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Uomini e No
Valeria Priano e Riccardo Resta in mostra a Calice Ligure alla Galleria Punto Due
Comunicato stampa
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UOMINI e NO
Perchè titolare questo evento come il romanzo che Elio Vittorini scrisse, con lingua umilmente comprensibile anche da persone semplici, tra la primavera e l'autunno del 44'? Lo scrittore siracusano, in quest'opera, si distaccava dal realismo "proprio" in ricerca di nuovi moduli espressivi che, insieme al bisogno di verità, soddisfacessero anche la necessità di sollecitare gli animi e le passioni dei lettori tramite quelle dei protagonisti, in un'atmosfera "sovrareale"...sovrareale ma non concettuale.
Ecco, mi sembra che Valeria Priano (1988) e Riccardo Resta (1980), entrambi diplomati all'Accademia di Belle Arti, la prima alla Ligustica di Genova, il secondo a Bologna, ci trasportino proprio in questo tipo di atmosfera: superando con decisione le tentazioni del concettuale, che tanto ha esaltato e sta esaltando i procedimenti mentali a scapito di quelli manuali, fanno parte della schiera di giovani disposti a mettersi in gioco confrontandosi con l'arte attraverso la via maestra della vera pittura, recuperando tele e colori da quel ripostiglio ove erano stati ingiustamente relegati.
E ancora, considerato che nell’ambito del nuovamente attuale dibattito fra astratti e figurativi io parteggio, senza esitazioni, per i secondi, devo sottolineare come i due giovani a confronto alla Puntodue, indubbiamente dotati di tecnica, con le loro opere riescano a rinverdire il figurativo, certo con una buona dose di rispettosa modestia nei confronti dei grandi che li hanno preceduti, ma sicuramente con rigore progettuale ed attualità di stile, riconducibile ad una novella contemporaneità.
Soppesata poi la moltiplicità di offerte iconiche del mercato attuale, mi spingo, esaminando le figurazioni antropiche ed animali (di nuovo: uomini e no) talvolta filtrate da oggetti recuperati di Valeria ed i volti quasi monocromatici che emergono dal buio, ritratti dell'interiorità dei soggetti, di Riccardo, a rispolverare per i loro lavori la definizione che Enrico Crispolti, nel 1956, coniò per l'arte di Alberto Sughi: "realismo esistenziale".
Mihaela Anitoaie
Perchè titolare questo evento come il romanzo che Elio Vittorini scrisse, con lingua umilmente comprensibile anche da persone semplici, tra la primavera e l'autunno del 44'? Lo scrittore siracusano, in quest'opera, si distaccava dal realismo "proprio" in ricerca di nuovi moduli espressivi che, insieme al bisogno di verità, soddisfacessero anche la necessità di sollecitare gli animi e le passioni dei lettori tramite quelle dei protagonisti, in un'atmosfera "sovrareale"...sovrareale ma non concettuale.
Ecco, mi sembra che Valeria Priano (1988) e Riccardo Resta (1980), entrambi diplomati all'Accademia di Belle Arti, la prima alla Ligustica di Genova, il secondo a Bologna, ci trasportino proprio in questo tipo di atmosfera: superando con decisione le tentazioni del concettuale, che tanto ha esaltato e sta esaltando i procedimenti mentali a scapito di quelli manuali, fanno parte della schiera di giovani disposti a mettersi in gioco confrontandosi con l'arte attraverso la via maestra della vera pittura, recuperando tele e colori da quel ripostiglio ove erano stati ingiustamente relegati.
E ancora, considerato che nell’ambito del nuovamente attuale dibattito fra astratti e figurativi io parteggio, senza esitazioni, per i secondi, devo sottolineare come i due giovani a confronto alla Puntodue, indubbiamente dotati di tecnica, con le loro opere riescano a rinverdire il figurativo, certo con una buona dose di rispettosa modestia nei confronti dei grandi che li hanno preceduti, ma sicuramente con rigore progettuale ed attualità di stile, riconducibile ad una novella contemporaneità.
Soppesata poi la moltiplicità di offerte iconiche del mercato attuale, mi spingo, esaminando le figurazioni antropiche ed animali (di nuovo: uomini e no) talvolta filtrate da oggetti recuperati di Valeria ed i volti quasi monocromatici che emergono dal buio, ritratti dell'interiorità dei soggetti, di Riccardo, a rispolverare per i loro lavori la definizione che Enrico Crispolti, nel 1956, coniò per l'arte di Alberto Sughi: "realismo esistenziale".
Mihaela Anitoaie
23
luglio 2011
Uomini e No
Dal 23 luglio all'undici agosto 2011
arte contemporanea
Location
PUNTO DUE
Calice Ligure, IV novembre, 7, (Savona)
Calice Ligure, IV novembre, 7, (Savona)
Orario di apertura
dal Giovedì alla Domenica dalle 17.00 alle 20.00
il Sabato fino alle 23.00
tutti i giorni su appuntamento chiamando i numeri 3466292286 oppure 3496013724
Vernissage
23 Luglio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore