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Rong Guang Rong – Jump
In occasione di Caffeina Cultura 2011 la Kyo Art Gallery presenta la mostra JUMP del giovane artista cinese Rong Guang Rong (1984 Jilin, China) a cura di Antonella Pisilli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte contemporanea cinese negli ultimi anni è passata da fenomeno culturale emergente a realtà consolidata e affermata soprattutto come leadership nel mercato dell’arte mondiale.
Facendo un brevissimo excursus storico, l’arte contemporanea cinese faceva il suo ingresso nel panorama internazionale nel 1979 con il gruppo Le Stelle (Xingxing) ) guidato dagli artisti Huang Rui e Ma Desheng animati dal soffio di vento d’Occidente che cominciava a penetrare dalle porte aperte di Deng Xiaoping. Le Stelle esposero per la prima volta in un padiglione del parco Beihai, liberi dai dettami del regime e invitarono tra gli altri Ai Weiwei – (famosissimo artista e architetto oggi tristemente noto per essere stato arrestato dal governo cinese) nonché i celebrati poeti Bei Dao e Mang Ke; la mostra venne chiusa dalle autorità cinesi dopo due giorni, ma fu l’inizio di una grande epoca. Con il tempo la situazione è cambiata, con la prima Biennale di Shanghai nel 1996 e l’apertura della fabbrica 798 a Pechino, gli artisti hanno mostrato al mondo l’arte contemporanea cinese, oggi sono liberi di viaggiare e di esporre le loro opere in tutti i musei e le gallerie del pianeta, anche se la censura e le intromissioni del governo cinese sono sempre alle porte.
La mostra Jump dell’artista cinese Rong Guang Rong presenta opere create in parte a Pechino e istallazioni realizzate nel 2010 in Italia in occasione della nascita del figlio. In questo periodo di “attesa” vivendo in Italia ha visto ed ascoltato molto, e da questa calma fruizione della realtà circostante ha iniziato a realizzare i lavori: “Il Papa sulla strada verso casa” ,“ Salasso”, “The gift of 8._9._2010 bis”, “Blues dream of a dead tree “, opere dal titolo enigmatico, ma affascinanti che rilevano l’essenza dell’artista il quale afferma: “Le mie opere spesso rappresentano un atto istintivo di “riappropriazione” di tempo e materia. Parlando nello specifico delle mie installazioni, irrazionalmente preferisco usare oggetti usati…o meglio smarriti. Credo che la scelta di oggetti “smarriti” sia nata anche da un personale bisogno di non volermi sentire partecipe dello spreco continuo al quale la società contemporanea ci spinge”.
Rong Guang Rong ha cominciato a “sperimentare” nella famosa fabbrica 798 a Pechino dal 2003 e a trasformare i propri pensieri in materia, che sia fotografia, video, piuttosto che installazioni.
Gli oggetti trovati attraverso un sapiente lavoro di rimozione e trasformazione cominciano a raccontare nuove storie. Nelle fotografie e nei video invece è il tempo e lo spazio a fare da protagonista, qui infatti c’è un totale annullamento della durata dell’evento ma nello stesso momento con il rallentamento e la ripetizione del soggetto c’è la continua metafora del divenire, il continuum spazio-temporale che si manifesta con una rappresentazione univoca di passato e futuro, di qui e altrove, l’artista ci ripropone attraverso un linguaggio contemporaneo, rivisitato e rielaborato il ciclo continuo di vita e morte , di femminile e maschile, di giorno e notte di continui opposti che si separano per poi ricongiungersi che nella filosofia cinese è rappresentata dallo Yinyang.
Facendo un brevissimo excursus storico, l’arte contemporanea cinese faceva il suo ingresso nel panorama internazionale nel 1979 con il gruppo Le Stelle (Xingxing) ) guidato dagli artisti Huang Rui e Ma Desheng animati dal soffio di vento d’Occidente che cominciava a penetrare dalle porte aperte di Deng Xiaoping. Le Stelle esposero per la prima volta in un padiglione del parco Beihai, liberi dai dettami del regime e invitarono tra gli altri Ai Weiwei – (famosissimo artista e architetto oggi tristemente noto per essere stato arrestato dal governo cinese) nonché i celebrati poeti Bei Dao e Mang Ke; la mostra venne chiusa dalle autorità cinesi dopo due giorni, ma fu l’inizio di una grande epoca. Con il tempo la situazione è cambiata, con la prima Biennale di Shanghai nel 1996 e l’apertura della fabbrica 798 a Pechino, gli artisti hanno mostrato al mondo l’arte contemporanea cinese, oggi sono liberi di viaggiare e di esporre le loro opere in tutti i musei e le gallerie del pianeta, anche se la censura e le intromissioni del governo cinese sono sempre alle porte.
La mostra Jump dell’artista cinese Rong Guang Rong presenta opere create in parte a Pechino e istallazioni realizzate nel 2010 in Italia in occasione della nascita del figlio. In questo periodo di “attesa” vivendo in Italia ha visto ed ascoltato molto, e da questa calma fruizione della realtà circostante ha iniziato a realizzare i lavori: “Il Papa sulla strada verso casa” ,“ Salasso”, “The gift of 8._9._2010 bis”, “Blues dream of a dead tree “, opere dal titolo enigmatico, ma affascinanti che rilevano l’essenza dell’artista il quale afferma: “Le mie opere spesso rappresentano un atto istintivo di “riappropriazione” di tempo e materia. Parlando nello specifico delle mie installazioni, irrazionalmente preferisco usare oggetti usati…o meglio smarriti. Credo che la scelta di oggetti “smarriti” sia nata anche da un personale bisogno di non volermi sentire partecipe dello spreco continuo al quale la società contemporanea ci spinge”.
Rong Guang Rong ha cominciato a “sperimentare” nella famosa fabbrica 798 a Pechino dal 2003 e a trasformare i propri pensieri in materia, che sia fotografia, video, piuttosto che installazioni.
Gli oggetti trovati attraverso un sapiente lavoro di rimozione e trasformazione cominciano a raccontare nuove storie. Nelle fotografie e nei video invece è il tempo e lo spazio a fare da protagonista, qui infatti c’è un totale annullamento della durata dell’evento ma nello stesso momento con il rallentamento e la ripetizione del soggetto c’è la continua metafora del divenire, il continuum spazio-temporale che si manifesta con una rappresentazione univoca di passato e futuro, di qui e altrove, l’artista ci ripropone attraverso un linguaggio contemporaneo, rivisitato e rielaborato il ciclo continuo di vita e morte , di femminile e maschile, di giorno e notte di continui opposti che si separano per poi ricongiungersi che nella filosofia cinese è rappresentata dallo Yinyang.
30
giugno 2011
Rong Guang Rong – Jump
Dal 30 giugno al 16 luglio 2011
arte contemporanea
Location
KYO NOIR STUDIO
Viterbo, Via Maria Santissima Liberatrice, 14, (Viterbo)
Viterbo, Via Maria Santissima Liberatrice, 14, (Viterbo)
Orario di apertura
Tutti i giorni 18,30 - 23
Vernissage
30 Giugno 2011, ore 18,30
Autore
Curatore