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Salvatore Atzeni – Emozioni Cromatiche
Nuova mostra personale del notissimo artista sarda Salvatore Atzeni che in questa mostra porta per la prima vota in esposizione la sua produzione di opere astratte.
Comunicato stampa
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Salvatore Atzeni è nato a Monastir (Sardegna) nel 1944. Ha compiuto gli studi presso il Liceo Artistico privato di Cagliari. Suoi maestri sono stati: Antonio Mura, Sabino Iusco, Foiso Fois, Filippo Vado e Guido Vascellari. Ha insegnato in varie scuole disegno e storia dell'arte, contemporaneamente ha frequentato il conservatorio musicale Pierluigi da Palestrina di Cagliari, con il Maestro Massimo Gasbarroni studiando la chitarra classica.
Alla fine degli anni '60 ha iniziato la sua attività artistica dividendosi tra mostre e concerti in Italia, Spagna, Francia, Germania e America. Ha suonato con solisti di livello internazionale in formazione da camera e, lui stesso, ha fondato vari complessi musicali in formazione di duo, trio, quartetto e quintetto.
Dopo 50anni d'arte figurativa, in cui ha indagato e studiato varie tecniche pittoriche ed incisorie, ha voluto realizzare, con una tecnica personale, delle opere più vicine alle correnti di questi decenni. I quadri esposti sono quindi il risultato di una ricerca dedicata esclusivamente al colore. Gli accostamenti cromatici devono essere come una composizione musicale, dove le note, distribuite nel pentagramma, devono rispettare le regole dell'armonia, della composizione e del contrappunto. Se uno di questi elementi è carente, la composizione sarà mediocre nella sua stesura. Se questo è valido per la musica, perché - continua Atzeni - non deve esserlo per la pittura? Il problema, a mio parere, è riconducibile all'uso e all'abuso del termine"cenettuale", introdotto soprattutto in ambito pittorico.
La corrente artistica a cui questo termine appartiene, nasce neglia anni sessanta enunciando che l'arte è pura elaborazione mentale. Il concetto, in effetti, è tutto ciò che noi elaboriamo attraverso le esperienze quotidiane e che si riflette nel nostro operare. Partendo da questo teorema, saremmo tutti artisti. Non credo che l'arte - continua Atzeni - sia solo frutto di elaborazione mentale; purtroppo da quado non esistono più le botteghe dei grandi mestri, che trasmettevano il mestiere agli allievi, l'arte ha perso qualità e spessore. certi artisti del mio tempo - Conclude - si preoccupano di coniare etichette, di giustificare con la parola le loro"creazioni" usando spesso frasi ermetiche che in realtà manifestano l'incapacità nell'uso del colore e del disegno, tanto è stridente e stonato il risultato. L'Arte è sicuramente quella che ha valenza nei secoli, che ci parla attraverso la tela come le note di una sonata composta dai grandi maestri, Bach, Mozart, Puccini ....
Da molti anni Salvatore Atzeni conduce un' indagine e uno studio sulla pittura barocca. Sempre affascinato da Caravaggio, dai Caravaggeschi e dalla scuola dei Carracci, realizza tele di grandi dimensioni applicando la tecnica del quadraturismo. Le opere sono realizzate con tecnica mista, prima stesura a tempera, poi, finite a olio con la tecnica della velatura rinascimentale. Sue opere si trovano in varie chiese e basiliche tra cui sono da segnalare presso la Basilica di Bonaria in Cagliari due tele nel Presbiterio (Dimensioni 8.50 x 3.60 m e Dimensioni 5.50 x 3.10 m) e nei pennacchi quattro tele che rappresentano 4 padri della Chiesa del vecchio e nuovo testamento che hanno annunciato la venuta della Vergine Maria (Dimensioni : in alto 4.50 m, la parte inferiore chiude a 40 cm). A conclusione del ciclo delle pitture per la Basilica, il Maestro ha realizzato per la cupola, otto tele di 6.50 x 3.20 m. illustrando la vita di Maria. I soggetti illustrati sono nell' ordine L' Annunciazione, La Visitazione, Il Riposo in Egitto, Gesù nel tempio, La cena di Cana, La contemplazione di Gesù morto, La Pentecoste, La Vergine incoronata regina della Chiesa.
Inoltre una sua opera è presente nella chiesa romanica di San Pierino a Pisa - Crocifissione di San Pietro inserita in un altare del Settecento
Alla fine degli anni '60 ha iniziato la sua attività artistica dividendosi tra mostre e concerti in Italia, Spagna, Francia, Germania e America. Ha suonato con solisti di livello internazionale in formazione da camera e, lui stesso, ha fondato vari complessi musicali in formazione di duo, trio, quartetto e quintetto.
Dopo 50anni d'arte figurativa, in cui ha indagato e studiato varie tecniche pittoriche ed incisorie, ha voluto realizzare, con una tecnica personale, delle opere più vicine alle correnti di questi decenni. I quadri esposti sono quindi il risultato di una ricerca dedicata esclusivamente al colore. Gli accostamenti cromatici devono essere come una composizione musicale, dove le note, distribuite nel pentagramma, devono rispettare le regole dell'armonia, della composizione e del contrappunto. Se uno di questi elementi è carente, la composizione sarà mediocre nella sua stesura. Se questo è valido per la musica, perché - continua Atzeni - non deve esserlo per la pittura? Il problema, a mio parere, è riconducibile all'uso e all'abuso del termine"cenettuale", introdotto soprattutto in ambito pittorico.
La corrente artistica a cui questo termine appartiene, nasce neglia anni sessanta enunciando che l'arte è pura elaborazione mentale. Il concetto, in effetti, è tutto ciò che noi elaboriamo attraverso le esperienze quotidiane e che si riflette nel nostro operare. Partendo da questo teorema, saremmo tutti artisti. Non credo che l'arte - continua Atzeni - sia solo frutto di elaborazione mentale; purtroppo da quado non esistono più le botteghe dei grandi mestri, che trasmettevano il mestiere agli allievi, l'arte ha perso qualità e spessore. certi artisti del mio tempo - Conclude - si preoccupano di coniare etichette, di giustificare con la parola le loro"creazioni" usando spesso frasi ermetiche che in realtà manifestano l'incapacità nell'uso del colore e del disegno, tanto è stridente e stonato il risultato. L'Arte è sicuramente quella che ha valenza nei secoli, che ci parla attraverso la tela come le note di una sonata composta dai grandi maestri, Bach, Mozart, Puccini ....
Da molti anni Salvatore Atzeni conduce un' indagine e uno studio sulla pittura barocca. Sempre affascinato da Caravaggio, dai Caravaggeschi e dalla scuola dei Carracci, realizza tele di grandi dimensioni applicando la tecnica del quadraturismo. Le opere sono realizzate con tecnica mista, prima stesura a tempera, poi, finite a olio con la tecnica della velatura rinascimentale. Sue opere si trovano in varie chiese e basiliche tra cui sono da segnalare presso la Basilica di Bonaria in Cagliari due tele nel Presbiterio (Dimensioni 8.50 x 3.60 m e Dimensioni 5.50 x 3.10 m) e nei pennacchi quattro tele che rappresentano 4 padri della Chiesa del vecchio e nuovo testamento che hanno annunciato la venuta della Vergine Maria (Dimensioni : in alto 4.50 m, la parte inferiore chiude a 40 cm). A conclusione del ciclo delle pitture per la Basilica, il Maestro ha realizzato per la cupola, otto tele di 6.50 x 3.20 m. illustrando la vita di Maria. I soggetti illustrati sono nell' ordine L' Annunciazione, La Visitazione, Il Riposo in Egitto, Gesù nel tempio, La cena di Cana, La contemplazione di Gesù morto, La Pentecoste, La Vergine incoronata regina della Chiesa.
Inoltre una sua opera è presente nella chiesa romanica di San Pierino a Pisa - Crocifissione di San Pietro inserita in un altare del Settecento
18
giugno 2011
Salvatore Atzeni – Emozioni Cromatiche
Dal 18 al 29 giugno 2011
arte contemporanea
Location
GAMEC CENTROARTEMODERNA
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Orario di apertura
10,30-12,30 / 16,30-19,30 Domenica e festivi telefonare; Lun mat chiuso.
Vernissage
18 Giugno 2011, ore 18,30
Autore