Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Mario Giacomelli – Vita del pittore Bastari
ripercorre la mostra ideata da Achille Bonito Oliva e curata da Eduardo Cycelin, già allestita nel 2003 nel Museo di Capodimonte di Napoli. Il pubblico potrà dunque ammirare questo significativo ciclo di 105 fotografie (formato 30×40), comprese le 69 messe a disposizione dall’archivio Pambianchi che fino alla mostra di Capodimonte erano rimaste inedite.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata sabato 21maggio, la mostra fotografica “Vita del pittore Bastari”, primo evento di una intensa serie di iniziative che per tutta l'estate, la città di Senigallia (Marche – AN) dedica al grande fotografo suo illustre cittadino, in occasione del decennale della morte: “M’arcord Mario. I luoghi, i volti e le parole di Mario Giacomelli”. Si tratta di un ampio percorso promosso e curato dal Comune di Senigallia, in sintonia con il Musinf, che permetterà ai visitatori di immergersi nell'arte di Giacomelli, uno dei maestri indiscussi dell'arte fotografica del Novecento.
Le varie iniziative espositive e gli eventi programmati nell'ambito di questo cartellone troveranno casa nella Rocca Roveresca, al palazzo del Duca e al Museo di storia della Mezzadria. I luoghi che hanno segnato la sua esperienza artistica, i volti che l’hanno attraversata, i poeti che l’hanno ispirata, saranno raccontati attraverso un viaggio nel suo universo artistico, nella sua terra e nel suo mare. Una testimonianza carica di affetto da parte dei suoi concittadini che vedono nelle foto di Giacomelli un pezzo della loro stessa identità collettiva. I suoi “racconti”, esposti nei più importanti musei e collezioni private di tutto il mondo, sono parte fondamentale della storia della fotografia internazionale, ma hanno anche una specificità locale e una dimensione culturale fortemente legata al territorio, alla città e alla sua comunità. Come testimonia appunto il ciclo dedicato a Bastari.
Allestita nella bellissima Rocca Roveresca e aperta tutti i giorni fino al 10 luglio, dalle 8.30 alle 19.30, l’esposizione “Vita del pittore Bastari” ripercorre la mostra ideata da Achille Bonito Oliva e curata da Eduardo Cycelin, già allestita nel 2003 nel Museo di Capodimonte di Napoli. Il pubblico potrà dunque ammirare questo significativo ciclo di 105 fotografie (formato 30x40), comprese le 69 messe a disposizione dall'archivio Pambianchi che fino alla mostra di Capodimonte erano rimaste inedite.
Fu proprio la mostra di Napoli che, assieme anche allo scritto di Achille Bonito Oliva intitolato “La vita messa a fuoco (e l’arte ancora ci spettina)” - nel quale sostiene come Giacomelli sia uno degli emblemi dell'autonomia linguistica e estetica della fotografia nel Novecento come vera e propria forma d'arte- contribuì a diffondere in maniera decisiva la conoscenza e la comprensione di questo ciclo. L’allestimento a Senigallia è realizzato in collaborazione con la Galleria Arearte, dove per tutto il mese di luglio sarà inoltre possibile ammirare le tele e i disegni di Walter Bastari.
Le fotografie di questo singolare ciclo, di fatto un racconto per immagini, furono realizzate da Giacomelli nel biennio tra il 1991 e il 1992, nei fine settimana in cui si recava a far visita all'amico Bastari e a ritrarlo. Sono immagini tra le più significative di Giacomelli e testimoniano una svolta evidente rispetto alla precedente produzione: Vita d’ospizio (1955-57), il racconto collettivo Scanno (1957-59), Io non ho mani che mi accarezzino il viso (1961-63), Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1966-68), proseguendo con Omaggio a Spoon River (1971-74), Presa di coscienza sulla natura (1977-79), Il mare dei miei racconti (1984-94), Ritratto di un sogno (1991-94), solo per citarne alcune. In Vita del pittore B. esse, il fotografo senigalliese raggiunge picchi di sensibilità e poesia disarmanti, cogliendo quel limite sottile tra incertezza e vocazione, tra fragilità e coraggioso senso della propria diversità-unicità che pervadono lo sguardo e la vita di Bastari, pittore figurativo che guarda all'astrazione.
L'intensità emotiva di questi scatti in rigoroso bianco e nero, sembra amplificarsi a ogni sguardo. Da una parte per via del caratteristico chiaroscuro che quasi annulla ogni passaggio tonale dando un valore grafico alla rappresentazione e sospendendo lo scatto tra solitudine e teatrale drammaticità. Dall'altra, grazie al modo in cui il pittore ritratto viene immerso nella dimensione onirica dei paesaggi giacomelliani, a tal punto da diventarne parte e a tal punto da diventare metafora, simbolo dell'arte e della vita che si confondono. Scrive Achille Bonito Oliva: “Se la vita è l'incessante pulsare degli attimi, la morte è l'arresto traumatizzato di ogni pulsione. Il pittore Walter Bastari viene pedinato da uno sguardo intriso di "pietas" analitica ed assoluzione sintetica. La foto è il palcoscenico che tramuta il dramma in commedia della vita e Bastari in attor comico”.
Le varie iniziative espositive e gli eventi programmati nell'ambito di questo cartellone troveranno casa nella Rocca Roveresca, al palazzo del Duca e al Museo di storia della Mezzadria. I luoghi che hanno segnato la sua esperienza artistica, i volti che l’hanno attraversata, i poeti che l’hanno ispirata, saranno raccontati attraverso un viaggio nel suo universo artistico, nella sua terra e nel suo mare. Una testimonianza carica di affetto da parte dei suoi concittadini che vedono nelle foto di Giacomelli un pezzo della loro stessa identità collettiva. I suoi “racconti”, esposti nei più importanti musei e collezioni private di tutto il mondo, sono parte fondamentale della storia della fotografia internazionale, ma hanno anche una specificità locale e una dimensione culturale fortemente legata al territorio, alla città e alla sua comunità. Come testimonia appunto il ciclo dedicato a Bastari.
Allestita nella bellissima Rocca Roveresca e aperta tutti i giorni fino al 10 luglio, dalle 8.30 alle 19.30, l’esposizione “Vita del pittore Bastari” ripercorre la mostra ideata da Achille Bonito Oliva e curata da Eduardo Cycelin, già allestita nel 2003 nel Museo di Capodimonte di Napoli. Il pubblico potrà dunque ammirare questo significativo ciclo di 105 fotografie (formato 30x40), comprese le 69 messe a disposizione dall'archivio Pambianchi che fino alla mostra di Capodimonte erano rimaste inedite.
Fu proprio la mostra di Napoli che, assieme anche allo scritto di Achille Bonito Oliva intitolato “La vita messa a fuoco (e l’arte ancora ci spettina)” - nel quale sostiene come Giacomelli sia uno degli emblemi dell'autonomia linguistica e estetica della fotografia nel Novecento come vera e propria forma d'arte- contribuì a diffondere in maniera decisiva la conoscenza e la comprensione di questo ciclo. L’allestimento a Senigallia è realizzato in collaborazione con la Galleria Arearte, dove per tutto il mese di luglio sarà inoltre possibile ammirare le tele e i disegni di Walter Bastari.
Le fotografie di questo singolare ciclo, di fatto un racconto per immagini, furono realizzate da Giacomelli nel biennio tra il 1991 e il 1992, nei fine settimana in cui si recava a far visita all'amico Bastari e a ritrarlo. Sono immagini tra le più significative di Giacomelli e testimoniano una svolta evidente rispetto alla precedente produzione: Vita d’ospizio (1955-57), il racconto collettivo Scanno (1957-59), Io non ho mani che mi accarezzino il viso (1961-63), Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1966-68), proseguendo con Omaggio a Spoon River (1971-74), Presa di coscienza sulla natura (1977-79), Il mare dei miei racconti (1984-94), Ritratto di un sogno (1991-94), solo per citarne alcune. In Vita del pittore B. esse, il fotografo senigalliese raggiunge picchi di sensibilità e poesia disarmanti, cogliendo quel limite sottile tra incertezza e vocazione, tra fragilità e coraggioso senso della propria diversità-unicità che pervadono lo sguardo e la vita di Bastari, pittore figurativo che guarda all'astrazione.
L'intensità emotiva di questi scatti in rigoroso bianco e nero, sembra amplificarsi a ogni sguardo. Da una parte per via del caratteristico chiaroscuro che quasi annulla ogni passaggio tonale dando un valore grafico alla rappresentazione e sospendendo lo scatto tra solitudine e teatrale drammaticità. Dall'altra, grazie al modo in cui il pittore ritratto viene immerso nella dimensione onirica dei paesaggi giacomelliani, a tal punto da diventarne parte e a tal punto da diventare metafora, simbolo dell'arte e della vita che si confondono. Scrive Achille Bonito Oliva: “Se la vita è l'incessante pulsare degli attimi, la morte è l'arresto traumatizzato di ogni pulsione. Il pittore Walter Bastari viene pedinato da uno sguardo intriso di "pietas" analitica ed assoluzione sintetica. La foto è il palcoscenico che tramuta il dramma in commedia della vita e Bastari in attor comico”.
21
maggio 2011
Mario Giacomelli – Vita del pittore Bastari
Dal 21 maggio al 10 luglio 2011
fotografia
Location
ROCCA ROVERESCA
Senigallia, Viale Rossini, (Ancona)
Senigallia, Viale Rossini, (Ancona)
Biglietti
2 euro, ridotto a un euro in base all'età (18-25) e gratuito per minori di 18 e over 65
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30
Autore
Curatore