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Dialogo: Due progetti di Antoni Muntadas e Giulio Squillacciotti
La Real Academia de España en Roma e l’American Academy in Rome sono liete di presentare la mostra Dialogo: Due progetti di Antoni Muntadas e Giulio Squillacciotti, a cura di Maria Rosa Sossai e Avelino Sala che sarà inaugurata in entrambe le istituzioni il 7 giugno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
LA REAL ACADEMIA DE ESPAÑA EN ROMA E L’AMERICAN ACADEMY IN ROME PRESENTANO DIALOGO: DUE PROGETTI DI
ANTONI MUNTADAS E GIULIO SQUILLACCIOTTI
MARTEDI 7 GIUGNO 2011 E LA PREMIERE EUROPEA DI ABOUT ACADEMIA DI ANTONI MUNTADAS
Roma (27 maggio 2011) - La Real Academia de España en Roma e l’American Academy in Rome sono liete di presentare la mostra Dialogo: Due progetti di Antoni Muntadas e Giulio Squillacciotti, a cura di Maria Rosa Sossai e Avelino Sala che sarà inaugurata in entrambe le istituzioni il 7 giugno e avrà inizio alle 18 con la lecture di Antoni Muntadas presso l’American Academy in Rome. Seguirà la presentazione dell’ultimo lavoro video di Muntadas, dal titolo About Academia. Il pubblico sarà quindi invitato a spostarsi nella vicina Accademia Reale di Spagna per vedere Cassetti aperti, un intervento di Antoni Muntadas e Casi la mitad de la historia, film di Giulio Squillacciotti, proiettato all’interno degli spazi dell’Accademia. Le due mostre rimarranno aperte al pubblico sino al 28 giugno.
Enrique Panés, direttore, Real Academia de España en Roma ha commentato: «La RAER e l’AAR non avrebbero potuto avere miglior occasione per presentare insieme un progetto di alto livello culturale e artistico quale quello offertoci da Antoni Muntadas. Trattandosi di un artista di grande prestigio internazionale, con una lunga carriera come docente in una delle più famose università degli Stati Uniti e del mondo, di nazionalità spagnola e statunitense e, con solidi vincoli professionali anche in Italia, Antoni Muntadas rappresenta un paradigma di interrelazioni del quale le nostre due Accademie hanno efficacemente approfittato. Per la RAER accogliere, inoltre, il lavoro di Giulio Squillacciotti, fondato sulla sua personale esperienza di collaborazione con Muntadas è un buon modo per chiudere un programma di attività che era partito dall’idea dell’ospitalità, proposta dalla curatrice Maria Rosa Sossai e dal nostro ex borsista Avelino Sala. La partecipazione del pubblico romano farà in modo che la breve distanza che separa le nostre Accademie nel Gianicolo evidenzi il solido ponte culturale che abbiamo costruito con il progetto Muntadas-Squillacciotti».
Christopher S. Celenza, direttore dell’American Academy in Rome, ha commentato: «All’American Academy in Rome siamo lieti di collaborare con i nostri amici e vicini di casa qui sul Gianicolo della Real Academia de España en Roma. Ammiriamo il loro impegno in vari ambiti culturali che, come avviene anche per noi, aspira ad abbracciare discipline diverse e a riflettere differenti prospettive sul mondo nel quale viviamo. La visita a Roma di Muntadas apre un orizzonte culturale nel quale lo sforzo artistico si interseca con l’ambiente accademico. In questo senso, si tratta di un soggetto perfetto per un progetto congiunto, che ci auguriamo possa essere seguito in futuro da altre occasioni per lavorare insieme».
©Andrea Nacach
Concepita lungo l’asse dell’interazione esistente tra i due artisti legati da un rapporto professionale, Dialogo dichiara la volontà di creare un ponte tra generazioni diverse e il loro dialogo riguarda i temi del sapere accademico e della conoscenza mediata dalla storia, così come la possibilità di aprire dei canali di comunicazione tra ambiti dell’esperienza artistica apparentemente distanti tra loro.
About Academia di Antoni Muntadas affronta le complesse relazioni tra la produzione della conoscenza e il potere. Per tre anni, l’artista insieme al suo gruppo di collaboratori ha esplorato la storia dell’accademia come istituzione, dai suoi inizi sino alle ultime sfide e ha successivamente intervistato membri della facoltà di Harvard, del M.I.T. e di altre prestigiose università americane. Tra i partecipanti ricordiamo Ute Meta Bauer, Carol Becker, Noam Chomsky, John Coatsworth, Thomas Cummins, Bradley Epps, David Harvey, Doris Sommer, Mark Wigley e Howard Zinn.
Installata nel criptoportico dell’American Academy la proiezione video a tre canali permette allo spettatore di confrontarsi con alcune delle più urgenti questioni che riguardano una supposta obiettività del sapere accademico, sottolineando l’aziendalizzazione delle università e delle istituzioni di istruzione superiore negli Stati Uniti. About Academia è stata precedentemente installata al Carpenter Center for Visual Arts dell’Università di Harvard a cura di Jose Falconi. La presentazione all’American Academy in Rome è la prima in Europa.
Cassetti aperti, l’intervento di Antoni Muntadas nel Salone dei ritratti della Real Academia de España, si interroga su concetti come l'accesso, la chiusura, la curiosità, la segretezza, la trasparenza; mette in circolo un’informazione che porta alla trasformazione e alla definizione di uno spazio privato che grazie all’intervento dell’artista, diventa pubblico. Il gesto di aprire cassetti e sportelli è un esercizio di libertà, un allenamento ad accogliere un’esperienza nella sua semplicità ma anche una potente metafora del processo creativo.
Casi la mitad de la historia di Giulio Squillacciotti filma gli spazi della Real Academia de España, lungo un itinerario descritto da un visitatore attento. Dal racconto sotto traccia emerge un luogo senza tempo che serba la memoria del passato. La biblioteca, i libri, il sapere incarnano così la sintesi di un metodo che si custodisce e si trasmette, un luogo di preservazione tramandato di generazione in generazione. Il bibliotecario, così come l'artista, applica un criterio di analisi ai contesti e cerca di educare a questo metodo le generazioni più giovani. Il patto di preservazione del metodo/libro diventa il leitmotiv del film.
Dialogo è la parte finale del progetto L’arte dell’ospitalità, a cura di Maria Rosa Sossai e Avelino Sala, ispirato nel suo complesso al testo sull’ospitalità di Jacques Derrida il quale considera l’accoglienza come un dono offerto senza alcuna controparte o principio di reciprocità, mentre lo status di ospite nella doppia accezione di chi ospita e di chi è ospitato - ricorda il filosofo francese - pone tutti nella condizione di sperimentare l’alterità.
La mostra presso l’American Academy in Rome è sovvenzionata da
PROGRAMMA del 7 giugno 2011
AMERICAN ACADEMY IN ROME – via Angelo Masina, 5 (tel. 06 58461)
18.00 Lecture Room - conferenza di Antoni Muntadas
19.00 Criptoportico - installazione video About Academia (Muntadas)
ACCADEMIA REALE DI SPAGNA – Piazza S. Pietro in Montorio, 3 (tel. 06 5812806)
20.30 Salone dei ritratti - Cassetti aperti, intervento di Muntadas e proiezione del film Casi la mitad de la historia di Squillacciotti
21.30 ricevimento congiunto nei giardini dell’Accademia Reale di Spagna
Antoni Muntadas (Barcellona, 1942) vive a New York dal 1971. Ha insegnato e diretto seminari in diverse istituzioni in Europa e negli Stati Uniti. E’ stato artista residente e consulente presso diversi centri di ricerca e di educazione. E’ attualmente professor of the practice a ACT nella School of Architecture del MIT di Cambridge e allo IUAV di Venezia. Muntadas ha ricevuto diversi premi e borse di studio, uno dei più recenti riconoscimenti è il Premio Velázquez de las Artes Plásticas 2009 assegnato dal Ministero di cultura spagnolo. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei, incluso il Museum of Modern Art di New York, mentre altri eventi internazionali nei quali sono stati presentati i suoi lavori sono la VI e la X edizione di Documenta Kassel (1977, 1997), the Whitney Biennial of American Art (1991), la 51 Biennale di Venezia (2005) e quelle di São Paulo, Lyon, Taipei, Gwangju e Havana. Tra le sue ultime mostre personali Protokolle, Württembergischer Kunstverein Stuttgart, Muntadas. Proyectos Urbanos (2002/2005)… Hacia Sevilla 2008, Centro de las Artes de Sevilla e Muntadas. Histoires du couteau, Le Creux de l’enfer, Centre d’art contemporain, Thiers. Nel 2010 ha presentato il suo nuovo progetto On Translation: Açik Radyo, Myths and Stereotypes, sostenuto dal programma Lives And Works in Istanbul, in mostra al Turkish Istanbul Museum. Recentemente ha presentato la mostra Informazione>Spazio>Control a La Pinacoteca di Sao Paulo, Brasile e al Museo di Antioquia a Medellin, Colombia.
Giulio Squillacciotti (Roma, 1982). Dopo un percorso di studi in Storia dell'arte Medievale nelle università di Barcellona UB e Roma "La Sapienza”, dove si è laureato, ha conseguito la Laurea Specialistica in Arti Visive dello IUAV A Venezia e ha vinto la residenza di un anno presso gli Ateliers della Fondazione Bevilacqua La Masa. Ha esposto presso la Fondazione Re Rebaudengo di Torino, LA Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, il MAXXI di Roma, la Galleria di Arte Contemporanea di Monfalcone, la Fondazione Ratti di Como e all'estero presso il Neues Museum di Weimar, la Galleria Aaran di Teheran, i CNAC di Grenoble, a Istanbul per le celebrazioni di Istanbul European Capital of Culture, l'AKV di Den Bosch in Olanda, l'espace Cinko di Parigi. Il suo lavoro è stato presentato in forma di talk alla Manifesta del 2010. Al momento sta portando avanti una ricerca sulla tradizione musicale irlandese e la sua reinvenzione presso la comunità irlandese in America, a New York City.
L’American Academy in Rome, istituita nel 1894 e riconosciuta nel 1905 da un Atto del Congresso degli Stati Uniti, è un prestigioso centro per gli studi indipendenti e la ricerca avanzata nelle arti e nelle discipline umanistiche. Situata sul Gianicolo, il colle più alto a ridosso delle Mura Vaticane, l’Accademia è un’istituzione privata, sostenuta da donazioni da parte di singoli cittadini, fondazioni e aziende, da collaborazioni con istituti superiori, università e organizzazioni culturali ed artistiche, e da fondi provenienti dal National Endowment for the Arts e il National Endowment for the Humanities. L’American Academy in Rome assegna ogni anno, con un concorso nazionale negli Stati Uniti, circa trenta borse di studio individuali (Rome Prize) per le seguenti discipline: storia antica, medievale, rinascimentale e moderna; studi italiani di età moderna; architettura, architettura del paesaggio, arti visive, composizione musicale, design, letteratura e restauro e conservazione dei beni storico artistici. La scadenza annuale per la domanda d’ammissione è il primo novembre. L’American Academy in Rome, inoltre, ospita un programma di residenze d’artista rivolto a illustri artisti e studiosi, invitati direttamente dal direttore. Per ulteriori informazioni: www.aarome.org
La Real Academia de España en Roma è stata fondata nel 1873 per “promuovere il talento nazionale” offrendo “agli artisti uno spazio di studio e un luogo d’incontro ed esercizio presso la città di Roma, metropoli dell’arte per l’eternità”. Nel 1881 è stata inaugurata l’attuale sede di San Pietro in Montorio. Da allora l’Accademia ha accolto numerosi borsisti: pittori, scultori, architetti, incisori e musicisti. E dal secondo Dopoguerra alle cinque discipline tradizionali ne sono state aggiunte altre: letteratura, teoria e storia dell’arte, estetica, archeologia, museologia, restauro, arti sceniche, cinematografia, fotografia. Parallelamente, l’Accademia si è consolidata come strumento essenziale della politica culturale estera spagnola grazie a un programma annuale di mostre, concerti ed eventi. Dal 2001 l’Accademia ha anche aperto le porte anche ad artisti e studiosi dei paesi latinoamericani. Per ulteriori informazioni: www.raer.it
Ufficio Stampa:
American Academy in Rome, press@aarome.org, Tel. +39 06 5846470 or +1 212 751 7200 ext. 345
Real Academia de España en Roma, info@raer.it, Tel. +39 06 5812806
ANTONI MUNTADAS E GIULIO SQUILLACCIOTTI
MARTEDI 7 GIUGNO 2011 E LA PREMIERE EUROPEA DI ABOUT ACADEMIA DI ANTONI MUNTADAS
Roma (27 maggio 2011) - La Real Academia de España en Roma e l’American Academy in Rome sono liete di presentare la mostra Dialogo: Due progetti di Antoni Muntadas e Giulio Squillacciotti, a cura di Maria Rosa Sossai e Avelino Sala che sarà inaugurata in entrambe le istituzioni il 7 giugno e avrà inizio alle 18 con la lecture di Antoni Muntadas presso l’American Academy in Rome. Seguirà la presentazione dell’ultimo lavoro video di Muntadas, dal titolo About Academia. Il pubblico sarà quindi invitato a spostarsi nella vicina Accademia Reale di Spagna per vedere Cassetti aperti, un intervento di Antoni Muntadas e Casi la mitad de la historia, film di Giulio Squillacciotti, proiettato all’interno degli spazi dell’Accademia. Le due mostre rimarranno aperte al pubblico sino al 28 giugno.
Enrique Panés, direttore, Real Academia de España en Roma ha commentato: «La RAER e l’AAR non avrebbero potuto avere miglior occasione per presentare insieme un progetto di alto livello culturale e artistico quale quello offertoci da Antoni Muntadas. Trattandosi di un artista di grande prestigio internazionale, con una lunga carriera come docente in una delle più famose università degli Stati Uniti e del mondo, di nazionalità spagnola e statunitense e, con solidi vincoli professionali anche in Italia, Antoni Muntadas rappresenta un paradigma di interrelazioni del quale le nostre due Accademie hanno efficacemente approfittato. Per la RAER accogliere, inoltre, il lavoro di Giulio Squillacciotti, fondato sulla sua personale esperienza di collaborazione con Muntadas è un buon modo per chiudere un programma di attività che era partito dall’idea dell’ospitalità, proposta dalla curatrice Maria Rosa Sossai e dal nostro ex borsista Avelino Sala. La partecipazione del pubblico romano farà in modo che la breve distanza che separa le nostre Accademie nel Gianicolo evidenzi il solido ponte culturale che abbiamo costruito con il progetto Muntadas-Squillacciotti».
Christopher S. Celenza, direttore dell’American Academy in Rome, ha commentato: «All’American Academy in Rome siamo lieti di collaborare con i nostri amici e vicini di casa qui sul Gianicolo della Real Academia de España en Roma. Ammiriamo il loro impegno in vari ambiti culturali che, come avviene anche per noi, aspira ad abbracciare discipline diverse e a riflettere differenti prospettive sul mondo nel quale viviamo. La visita a Roma di Muntadas apre un orizzonte culturale nel quale lo sforzo artistico si interseca con l’ambiente accademico. In questo senso, si tratta di un soggetto perfetto per un progetto congiunto, che ci auguriamo possa essere seguito in futuro da altre occasioni per lavorare insieme».
©Andrea Nacach
Concepita lungo l’asse dell’interazione esistente tra i due artisti legati da un rapporto professionale, Dialogo dichiara la volontà di creare un ponte tra generazioni diverse e il loro dialogo riguarda i temi del sapere accademico e della conoscenza mediata dalla storia, così come la possibilità di aprire dei canali di comunicazione tra ambiti dell’esperienza artistica apparentemente distanti tra loro.
About Academia di Antoni Muntadas affronta le complesse relazioni tra la produzione della conoscenza e il potere. Per tre anni, l’artista insieme al suo gruppo di collaboratori ha esplorato la storia dell’accademia come istituzione, dai suoi inizi sino alle ultime sfide e ha successivamente intervistato membri della facoltà di Harvard, del M.I.T. e di altre prestigiose università americane. Tra i partecipanti ricordiamo Ute Meta Bauer, Carol Becker, Noam Chomsky, John Coatsworth, Thomas Cummins, Bradley Epps, David Harvey, Doris Sommer, Mark Wigley e Howard Zinn.
Installata nel criptoportico dell’American Academy la proiezione video a tre canali permette allo spettatore di confrontarsi con alcune delle più urgenti questioni che riguardano una supposta obiettività del sapere accademico, sottolineando l’aziendalizzazione delle università e delle istituzioni di istruzione superiore negli Stati Uniti. About Academia è stata precedentemente installata al Carpenter Center for Visual Arts dell’Università di Harvard a cura di Jose Falconi. La presentazione all’American Academy in Rome è la prima in Europa.
Cassetti aperti, l’intervento di Antoni Muntadas nel Salone dei ritratti della Real Academia de España, si interroga su concetti come l'accesso, la chiusura, la curiosità, la segretezza, la trasparenza; mette in circolo un’informazione che porta alla trasformazione e alla definizione di uno spazio privato che grazie all’intervento dell’artista, diventa pubblico. Il gesto di aprire cassetti e sportelli è un esercizio di libertà, un allenamento ad accogliere un’esperienza nella sua semplicità ma anche una potente metafora del processo creativo.
Casi la mitad de la historia di Giulio Squillacciotti filma gli spazi della Real Academia de España, lungo un itinerario descritto da un visitatore attento. Dal racconto sotto traccia emerge un luogo senza tempo che serba la memoria del passato. La biblioteca, i libri, il sapere incarnano così la sintesi di un metodo che si custodisce e si trasmette, un luogo di preservazione tramandato di generazione in generazione. Il bibliotecario, così come l'artista, applica un criterio di analisi ai contesti e cerca di educare a questo metodo le generazioni più giovani. Il patto di preservazione del metodo/libro diventa il leitmotiv del film.
Dialogo è la parte finale del progetto L’arte dell’ospitalità, a cura di Maria Rosa Sossai e Avelino Sala, ispirato nel suo complesso al testo sull’ospitalità di Jacques Derrida il quale considera l’accoglienza come un dono offerto senza alcuna controparte o principio di reciprocità, mentre lo status di ospite nella doppia accezione di chi ospita e di chi è ospitato - ricorda il filosofo francese - pone tutti nella condizione di sperimentare l’alterità.
La mostra presso l’American Academy in Rome è sovvenzionata da
PROGRAMMA del 7 giugno 2011
AMERICAN ACADEMY IN ROME – via Angelo Masina, 5 (tel. 06 58461)
18.00 Lecture Room - conferenza di Antoni Muntadas
19.00 Criptoportico - installazione video About Academia (Muntadas)
ACCADEMIA REALE DI SPAGNA – Piazza S. Pietro in Montorio, 3 (tel. 06 5812806)
20.30 Salone dei ritratti - Cassetti aperti, intervento di Muntadas e proiezione del film Casi la mitad de la historia di Squillacciotti
21.30 ricevimento congiunto nei giardini dell’Accademia Reale di Spagna
Antoni Muntadas (Barcellona, 1942) vive a New York dal 1971. Ha insegnato e diretto seminari in diverse istituzioni in Europa e negli Stati Uniti. E’ stato artista residente e consulente presso diversi centri di ricerca e di educazione. E’ attualmente professor of the practice a ACT nella School of Architecture del MIT di Cambridge e allo IUAV di Venezia. Muntadas ha ricevuto diversi premi e borse di studio, uno dei più recenti riconoscimenti è il Premio Velázquez de las Artes Plásticas 2009 assegnato dal Ministero di cultura spagnolo. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei, incluso il Museum of Modern Art di New York, mentre altri eventi internazionali nei quali sono stati presentati i suoi lavori sono la VI e la X edizione di Documenta Kassel (1977, 1997), the Whitney Biennial of American Art (1991), la 51 Biennale di Venezia (2005) e quelle di São Paulo, Lyon, Taipei, Gwangju e Havana. Tra le sue ultime mostre personali Protokolle, Württembergischer Kunstverein Stuttgart, Muntadas. Proyectos Urbanos (2002/2005)… Hacia Sevilla 2008, Centro de las Artes de Sevilla e Muntadas. Histoires du couteau, Le Creux de l’enfer, Centre d’art contemporain, Thiers. Nel 2010 ha presentato il suo nuovo progetto On Translation: Açik Radyo, Myths and Stereotypes, sostenuto dal programma Lives And Works in Istanbul, in mostra al Turkish Istanbul Museum. Recentemente ha presentato la mostra Informazione>Spazio>Control a La Pinacoteca di Sao Paulo, Brasile e al Museo di Antioquia a Medellin, Colombia.
Giulio Squillacciotti (Roma, 1982). Dopo un percorso di studi in Storia dell'arte Medievale nelle università di Barcellona UB e Roma "La Sapienza”, dove si è laureato, ha conseguito la Laurea Specialistica in Arti Visive dello IUAV A Venezia e ha vinto la residenza di un anno presso gli Ateliers della Fondazione Bevilacqua La Masa. Ha esposto presso la Fondazione Re Rebaudengo di Torino, LA Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, il MAXXI di Roma, la Galleria di Arte Contemporanea di Monfalcone, la Fondazione Ratti di Como e all'estero presso il Neues Museum di Weimar, la Galleria Aaran di Teheran, i CNAC di Grenoble, a Istanbul per le celebrazioni di Istanbul European Capital of Culture, l'AKV di Den Bosch in Olanda, l'espace Cinko di Parigi. Il suo lavoro è stato presentato in forma di talk alla Manifesta del 2010. Al momento sta portando avanti una ricerca sulla tradizione musicale irlandese e la sua reinvenzione presso la comunità irlandese in America, a New York City.
L’American Academy in Rome, istituita nel 1894 e riconosciuta nel 1905 da un Atto del Congresso degli Stati Uniti, è un prestigioso centro per gli studi indipendenti e la ricerca avanzata nelle arti e nelle discipline umanistiche. Situata sul Gianicolo, il colle più alto a ridosso delle Mura Vaticane, l’Accademia è un’istituzione privata, sostenuta da donazioni da parte di singoli cittadini, fondazioni e aziende, da collaborazioni con istituti superiori, università e organizzazioni culturali ed artistiche, e da fondi provenienti dal National Endowment for the Arts e il National Endowment for the Humanities. L’American Academy in Rome assegna ogni anno, con un concorso nazionale negli Stati Uniti, circa trenta borse di studio individuali (Rome Prize) per le seguenti discipline: storia antica, medievale, rinascimentale e moderna; studi italiani di età moderna; architettura, architettura del paesaggio, arti visive, composizione musicale, design, letteratura e restauro e conservazione dei beni storico artistici. La scadenza annuale per la domanda d’ammissione è il primo novembre. L’American Academy in Rome, inoltre, ospita un programma di residenze d’artista rivolto a illustri artisti e studiosi, invitati direttamente dal direttore. Per ulteriori informazioni: www.aarome.org
La Real Academia de España en Roma è stata fondata nel 1873 per “promuovere il talento nazionale” offrendo “agli artisti uno spazio di studio e un luogo d’incontro ed esercizio presso la città di Roma, metropoli dell’arte per l’eternità”. Nel 1881 è stata inaugurata l’attuale sede di San Pietro in Montorio. Da allora l’Accademia ha accolto numerosi borsisti: pittori, scultori, architetti, incisori e musicisti. E dal secondo Dopoguerra alle cinque discipline tradizionali ne sono state aggiunte altre: letteratura, teoria e storia dell’arte, estetica, archeologia, museologia, restauro, arti sceniche, cinematografia, fotografia. Parallelamente, l’Accademia si è consolidata come strumento essenziale della politica culturale estera spagnola grazie a un programma annuale di mostre, concerti ed eventi. Dal 2001 l’Accademia ha anche aperto le porte anche ad artisti e studiosi dei paesi latinoamericani. Per ulteriori informazioni: www.raer.it
Ufficio Stampa:
American Academy in Rome, press@aarome.org, Tel. +39 06 5846470 or +1 212 751 7200 ext. 345
Real Academia de España en Roma, info@raer.it, Tel. +39 06 5812806
07
giugno 2011
Dialogo: Due progetti di Antoni Muntadas e Giulio Squillacciotti
Dal 07 al 28 giugno 2011
arte contemporanea
Location
AMERICAN ACADEMY IN ROME
Roma, Via Angelo Masina, 5, (Roma)
Roma, Via Angelo Masina, 5, (Roma)
Vernissage
7 Giugno 2011, ore 18
Autore
Curatore