Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ibrahim Kodra – Antologica
Dopo il grande successo dell’esposizione di Aldo Mondino, la Galleria Arteincornice, da sempre affezionata al grande artista albanese, scomparso nel 2006, propone una mostra antologica di Ibrahim Kodra, presentando i disegni, gli oli e le ceramiche dai toni mediterranei caratteristici della sua arte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il grande successo dell'esposizione di Aldo Mondino, la Galleria Arteincornice, da sempre affezionata al grande artista albanese, scomparso nel 2006, propone una mostra antologica di Ibrahim Kodra, presentando i disegni, gli oli e le ceramiche dai toni mediterranei caratteristici della sua arte.
In genere, la pittura, quando non è mera imitazione della natura, si pone come esperienza velleitaria. In questo caso, essa riesce esteticamente sintetica, intendendo racchiudere, come hanno dimostrato le ricerche dell'Otto-Novecento, tutto un mondo di idee e sentimenti. C'è una produzione recente di Ibrahim Kodra dedicata alla città (opportunamente le è dato il titolo di città-ideale). Sono appunto opere ben lontane dall'imitazione della realtà; ma ciò non è cosa nuova in Kodra. Vi aleggia tutta un'atmosfera paesaggistico-urbanistica, rarefatta, cromaticamente ricca ed accesa. L'allusione a case e situazioni architettoniche è resa col filtro del sogno dell'incantamento. Niente onirismo surrealistico. Ancora una volta, Kodra, come ha fatto sempre con i suoi personaggi bidimensionali e attoniti - tra postcubismo e sapore orientale - si rivela un narratore calviniano; per lui, infatti, la fiaba è il risultato di un paradosso vuoi delle idee vuoi del comportamento umano vuoi - ed ecco l'aspetto più pertinente in questo caso - di una esperienza di cultura. Si immagini uno spaccato di città di piglio metafisico e offerto al fruitore come visione dal pianeta Marte, soprattutto per quanto riguarda l'effetto di assenza di forza gravitazionale: ed ecco - parafrasando un titolo di Lewis Mumford - la città nell'immaginazione. E' una logica ad un tempo strutturale e tematica. In breve, un'utopia riferita all'ideologia della visione e dell'inurbamento. (Carmelo Strano)
Ibrahim Kodra nasce a Tirana (Albania) nel 1918. Già il nome e cognome dell'artista hanno il senso della poesia e della monumentalità. La parola kodra significa in albanese "colle", ovvero il luogo dove il nostro è nato - Likmetaj - che è poi un villaggio appartenente al paese di Ishmi (conosciuto dagli antichi greci e dai romani)Ibrahim è il nome di appartenenza alla religione islamica; Shaban è il nome del nonno; Likmetaj Kodra lega il cognome ai luoghi natii, al paese che dall'alto, vero e proprio Olimpo, lascia vedere tutta l'Albania settentrionale, uno spettacolo unico che porta l'occhio fino a Tirana, Durazzo e il mare Adriatico. Lo stesso mare che Kodra da bambino ha sempre guardato e sognato, giocando fra le rovine degli Illiri, dei Greci, dei Romani. Nel 1938 vince una borsa di studio e raggiunge Milano, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera e segue i corsi prima di Carpi, poi le lezioni di Carrà, e per la scultura quelle di Messina. Nel dopoguerra partecipa ai movimenti artistici più significativi come I gruppi " Oltre Guernica " (1945) e " Linea " (1947). Quello stesso anno Paul Eluard visita il suo studio e lo definisce " le primitif d'une nouvelle civilitatio ". Nel 1948 partecipa a Roma alla Conferenza Internazionale della Pace e in quella occasione conosce Picasso alla cui arte resterà profondamente legato. Innumerevoli sono le mostre personali e collettive a cui egli partecipa, tra le personali ricordiamo: Galleria Bergamini di Milano (1957), Galleria Cèzanne di Cannes (1958), Galleria Senatore di Stoccarda (1959), Museo di Ulma (1961), Galleria Studio F22 di Palazzolo Sull'Olio (1974), Gemellaggio Milano-Francoforte a Francoforte (1984), e, curate dalla Galleria LaTela di Palermo: Palazzo Contini di Palermo (1988), Museo dello Stato di Tbilisi (1989), Maschio Angioino di Napoli (1992), Casinò Municipale di Sanremo (1996), Kodra e il Teatro Massimo (1996). Tra I numerosi premi e riconoscimenti ricevuti, ricordiamo la medaglia d'oro dell'Accademia Francese nel 1972 a Campione d'Italia e il Premio "Onore della Patria", dalla Presidenza della Repubblica d'Albania nel 1996 a Tirana. Le Opere di Ibraim Kodra sono conservate, oltre che in Vaticano e presso la Camera dei Deputati di Roma, nei musei, nelle Gallerie e nelle collezioni private di tutto il mondo. Il 7 febbraio 2006 si spegne a Milano, la sua città adottiva.
La mostra sarà visibile sulla nostra galleria on-line all’indirizzo: www.arteincornice.it/mostre.asp?id=147
In genere, la pittura, quando non è mera imitazione della natura, si pone come esperienza velleitaria. In questo caso, essa riesce esteticamente sintetica, intendendo racchiudere, come hanno dimostrato le ricerche dell'Otto-Novecento, tutto un mondo di idee e sentimenti. C'è una produzione recente di Ibrahim Kodra dedicata alla città (opportunamente le è dato il titolo di città-ideale). Sono appunto opere ben lontane dall'imitazione della realtà; ma ciò non è cosa nuova in Kodra. Vi aleggia tutta un'atmosfera paesaggistico-urbanistica, rarefatta, cromaticamente ricca ed accesa. L'allusione a case e situazioni architettoniche è resa col filtro del sogno dell'incantamento. Niente onirismo surrealistico. Ancora una volta, Kodra, come ha fatto sempre con i suoi personaggi bidimensionali e attoniti - tra postcubismo e sapore orientale - si rivela un narratore calviniano; per lui, infatti, la fiaba è il risultato di un paradosso vuoi delle idee vuoi del comportamento umano vuoi - ed ecco l'aspetto più pertinente in questo caso - di una esperienza di cultura. Si immagini uno spaccato di città di piglio metafisico e offerto al fruitore come visione dal pianeta Marte, soprattutto per quanto riguarda l'effetto di assenza di forza gravitazionale: ed ecco - parafrasando un titolo di Lewis Mumford - la città nell'immaginazione. E' una logica ad un tempo strutturale e tematica. In breve, un'utopia riferita all'ideologia della visione e dell'inurbamento. (Carmelo Strano)
Ibrahim Kodra nasce a Tirana (Albania) nel 1918. Già il nome e cognome dell'artista hanno il senso della poesia e della monumentalità. La parola kodra significa in albanese "colle", ovvero il luogo dove il nostro è nato - Likmetaj - che è poi un villaggio appartenente al paese di Ishmi (conosciuto dagli antichi greci e dai romani)Ibrahim è il nome di appartenenza alla religione islamica; Shaban è il nome del nonno; Likmetaj Kodra lega il cognome ai luoghi natii, al paese che dall'alto, vero e proprio Olimpo, lascia vedere tutta l'Albania settentrionale, uno spettacolo unico che porta l'occhio fino a Tirana, Durazzo e il mare Adriatico. Lo stesso mare che Kodra da bambino ha sempre guardato e sognato, giocando fra le rovine degli Illiri, dei Greci, dei Romani. Nel 1938 vince una borsa di studio e raggiunge Milano, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera e segue i corsi prima di Carpi, poi le lezioni di Carrà, e per la scultura quelle di Messina. Nel dopoguerra partecipa ai movimenti artistici più significativi come I gruppi " Oltre Guernica " (1945) e " Linea " (1947). Quello stesso anno Paul Eluard visita il suo studio e lo definisce " le primitif d'une nouvelle civilitatio ". Nel 1948 partecipa a Roma alla Conferenza Internazionale della Pace e in quella occasione conosce Picasso alla cui arte resterà profondamente legato. Innumerevoli sono le mostre personali e collettive a cui egli partecipa, tra le personali ricordiamo: Galleria Bergamini di Milano (1957), Galleria Cèzanne di Cannes (1958), Galleria Senatore di Stoccarda (1959), Museo di Ulma (1961), Galleria Studio F22 di Palazzolo Sull'Olio (1974), Gemellaggio Milano-Francoforte a Francoforte (1984), e, curate dalla Galleria LaTela di Palermo: Palazzo Contini di Palermo (1988), Museo dello Stato di Tbilisi (1989), Maschio Angioino di Napoli (1992), Casinò Municipale di Sanremo (1996), Kodra e il Teatro Massimo (1996). Tra I numerosi premi e riconoscimenti ricevuti, ricordiamo la medaglia d'oro dell'Accademia Francese nel 1972 a Campione d'Italia e il Premio "Onore della Patria", dalla Presidenza della Repubblica d'Albania nel 1996 a Tirana. Le Opere di Ibraim Kodra sono conservate, oltre che in Vaticano e presso la Camera dei Deputati di Roma, nei musei, nelle Gallerie e nelle collezioni private di tutto il mondo. Il 7 febbraio 2006 si spegne a Milano, la sua città adottiva.
La mostra sarà visibile sulla nostra galleria on-line all’indirizzo: www.arteincornice.it/mostre.asp?id=147
11
giugno 2011
Ibrahim Kodra – Antologica
Dall'undici giugno al 31 luglio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTEINCORNICE
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Torino, Corso Casale, 186, (Torino)
Orario di apertura
On-line: non stop
Galleria: su appuntamento
Vernissage
11 Giugno 2011, ore 16,00
Autore
Curatore