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Cristina Làstrego Testa – La gioia della Creazione
Oltre 150 pezzi, realizzati dal 2006 a oggi, che costituiscono l’approdo creativo di un’autrice e illustratrice che con Francesco Testa ha firmato decine di libri per bambini e ragazzi tradotti in tutto il mondo, prima di dedicarsi ai cartoni animati come art director
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si intitola La gioia della Creazione la mostra personale di Cristina
Làstrego Testa ospitata alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte
d’Alba (Cn) dal 28 maggio al 16 luglio 2011. Oltre 150 pezzi, realizzati
dal 2006 a oggi, che costituiscono l’approdo creativo di un’autrice e
illustratrice che con Francesco Testa ha firmato decine di libri per
bambini e ragazzi tradotti in tutto il mondo, prima di dedicarsi ai
cartoni animati come art director. Fino alla recente produzione della
serie animata Marco Polo, una coproduzione di Rai Fiction, China Central
Television e gli studi di animazione Phoenix di Nanchino (Cina), di cui
sono esposti alcuni studi.
La mostra inaugura sabato 28 maggio alle ore 18 presso la Fondazione,
alla presenza dell’artista. A ingresso gratuito, proseguirà secondo il
seguente orario: da lunedì a giovedì ore 14,30-17; venerdì, sabato e
domenica ore 10-12 e 15-18.
La tecnica utilizzata da Cristina Lastrego è quella del collage: velluti,
ricami, trine, merletti, passamanerie, fettucce, bottoni, nastri, fili,
ciabatte recuperati da vecchi bauli di casa trovano nuova vita in una
coloratissima creazione pullulante di esseri fiabeschi: dinosauri,
coccodrilli, elefanti, pesci di profondità, gatti stralunati, uccelli
dai grandi occhi, che già avevano fatto una prima comparsa nelle
illustrazioni della filastrocca con cui Carlo Fruttero ha raccontato a
suo modo la Genesi (La Creazione, Gallucci 2010).
A questa fauna rutilante e portentosa, in cui sono frequenti gli scambi
tra natura vegetale e animale, si accompagna una serie di ritratti di
ipotetici antenati: condottieri, dame frivole, ballerine, filosofi,
giudici, ognuno portatore di stupefacenti biografie. Da ultimo Cristina
Làstrego si è cimentata con la tridimensionalità, utilizzando materiali
tecnologici che già sembravano destinati alle discariche: vecchi cd,
mouse, floppy, prese SCART, cuffie, orologi, circuiti stampati,
telecomandi, tastiere e gusci di telefoni cellulari.
«Un bric-à-brac di metallo e plastica – scrive Ernesto Ferrero, direttore
del Salone Internazionale del Libro di Torino, nella sua presentazione –
che si sposa mirabilmente con il vecchio repertorio di pizzi e ricami:
come nel fantasy, dove Medioevo e fantascienza sembrano fatti l’uno per
l’altro. Una tecnologia condannata a rapida obsolescenza viene riciclata
in composizioni complesse, nel segno di Enrico Baj ed Emanuele Luzzati:
così la serie del circo, virata sul rosso, fastosa nel suo
decorativismo, in cui il meraviglioso si frammenta in una serie di
dettagli rifiniti con cura. Né potevano mancare veri totem tecnologici,
insieme ieratici e autoironici, minacciosi e domestici, come altrettanti
personaggi di “Guerre stellari”.
Quel che mi sembra ammirevole ed esemplare – scrive ancora Ferrero – è
proprio questa ricerca quasi baldanzosa di nuovi linguaggi partendo dal
quotidiano più dimesso, quello che abbiamo sotto le mani e sotto gli
occhi. Come a dire: il fantastico, il meraviglioso non abitano mondi
lontani e preziosi. Il problema, come sempre, sta nell’occhio
dell’artista, nella sua capacità di scorgere quello che agli altri
sfugge, nella sua capacità di liberare la materia¬ -quale che sia- dalle
convenzioni e dagli usi che la mortificano. La freschezza poetica dello
sguardo di Cristina, l’inesauribile inventiva delle sue magie
combinatorie sono un dono che parla ai bambini di ogni età».
Il catalogo della mostra (10,00 euro), con interventi di Ernesto Ferrero
e Alfio Bastiancich (Presidente dell’Asifa – Associazione Italiana Film
d’Animazione), è edito da Gallucci ed è reperibile alla sede della
Fondazione Bottari Lattes (via Marconi, 16 – Monforte d’Alba).
Làstrego Testa ospitata alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte
d’Alba (Cn) dal 28 maggio al 16 luglio 2011. Oltre 150 pezzi, realizzati
dal 2006 a oggi, che costituiscono l’approdo creativo di un’autrice e
illustratrice che con Francesco Testa ha firmato decine di libri per
bambini e ragazzi tradotti in tutto il mondo, prima di dedicarsi ai
cartoni animati come art director. Fino alla recente produzione della
serie animata Marco Polo, una coproduzione di Rai Fiction, China Central
Television e gli studi di animazione Phoenix di Nanchino (Cina), di cui
sono esposti alcuni studi.
La mostra inaugura sabato 28 maggio alle ore 18 presso la Fondazione,
alla presenza dell’artista. A ingresso gratuito, proseguirà secondo il
seguente orario: da lunedì a giovedì ore 14,30-17; venerdì, sabato e
domenica ore 10-12 e 15-18.
La tecnica utilizzata da Cristina Lastrego è quella del collage: velluti,
ricami, trine, merletti, passamanerie, fettucce, bottoni, nastri, fili,
ciabatte recuperati da vecchi bauli di casa trovano nuova vita in una
coloratissima creazione pullulante di esseri fiabeschi: dinosauri,
coccodrilli, elefanti, pesci di profondità, gatti stralunati, uccelli
dai grandi occhi, che già avevano fatto una prima comparsa nelle
illustrazioni della filastrocca con cui Carlo Fruttero ha raccontato a
suo modo la Genesi (La Creazione, Gallucci 2010).
A questa fauna rutilante e portentosa, in cui sono frequenti gli scambi
tra natura vegetale e animale, si accompagna una serie di ritratti di
ipotetici antenati: condottieri, dame frivole, ballerine, filosofi,
giudici, ognuno portatore di stupefacenti biografie. Da ultimo Cristina
Làstrego si è cimentata con la tridimensionalità, utilizzando materiali
tecnologici che già sembravano destinati alle discariche: vecchi cd,
mouse, floppy, prese SCART, cuffie, orologi, circuiti stampati,
telecomandi, tastiere e gusci di telefoni cellulari.
«Un bric-à-brac di metallo e plastica – scrive Ernesto Ferrero, direttore
del Salone Internazionale del Libro di Torino, nella sua presentazione –
che si sposa mirabilmente con il vecchio repertorio di pizzi e ricami:
come nel fantasy, dove Medioevo e fantascienza sembrano fatti l’uno per
l’altro. Una tecnologia condannata a rapida obsolescenza viene riciclata
in composizioni complesse, nel segno di Enrico Baj ed Emanuele Luzzati:
così la serie del circo, virata sul rosso, fastosa nel suo
decorativismo, in cui il meraviglioso si frammenta in una serie di
dettagli rifiniti con cura. Né potevano mancare veri totem tecnologici,
insieme ieratici e autoironici, minacciosi e domestici, come altrettanti
personaggi di “Guerre stellari”.
Quel che mi sembra ammirevole ed esemplare – scrive ancora Ferrero – è
proprio questa ricerca quasi baldanzosa di nuovi linguaggi partendo dal
quotidiano più dimesso, quello che abbiamo sotto le mani e sotto gli
occhi. Come a dire: il fantastico, il meraviglioso non abitano mondi
lontani e preziosi. Il problema, come sempre, sta nell’occhio
dell’artista, nella sua capacità di scorgere quello che agli altri
sfugge, nella sua capacità di liberare la materia¬ -quale che sia- dalle
convenzioni e dagli usi che la mortificano. La freschezza poetica dello
sguardo di Cristina, l’inesauribile inventiva delle sue magie
combinatorie sono un dono che parla ai bambini di ogni età».
Il catalogo della mostra (10,00 euro), con interventi di Ernesto Ferrero
e Alfio Bastiancich (Presidente dell’Asifa – Associazione Italiana Film
d’Animazione), è edito da Gallucci ed è reperibile alla sede della
Fondazione Bottari Lattes (via Marconi, 16 – Monforte d’Alba).
28
maggio 2011
Cristina Làstrego Testa – La gioia della Creazione
Dal 28 maggio al 16 luglio 2011
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BOTTARI LATTES
Monforte D'alba, Via Guglielmo Marconi, 16, (Cuneo)
Monforte D'alba, Via Guglielmo Marconi, 16, (Cuneo)
Orario di apertura
dal lunedì al venerd' dalle 14.30 alle 17, sabato e domenica dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
28 Maggio 2011, ore 18
Autore