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Giuseppe Olivieri – Venere & Vino
I cromatismi vibranti degli acrilici su tela del pittore ischitano Giuseppe Olivieri rendono omaggio alle Baccanti ed alle Veneri amanti del vino in una mostra dove sono esposti anche gli astratti e i paesaggi ischitani…
Comunicato stampa
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ART & WINE GALLERY
Palazzo Medici del Vascello,
piazza Roma, 13 - Asti
12 maggio 2011 – 5 giugno 2011
mostra personale di: GIUSEPPE OLIVIERI
VENERE & VINO
Dalle procaci Baccanti, ai paesaggi ischiani
Fino all’astrazione in omaggio a grandi compositori
Curatore mostra Fabio Carisio
Evento patrocinato dal Comune di Asti
Ingresso libero - Catalogo in nostra.
VERNISSAGE DOMENICA 15 MAGGIO ORE 18,30
CON DEGUSTAZIONE DI PREGIATI VINI TIPICI DEL MONFERRATO DELLA
TENUTA LA TENAGLIA DI SERRALUNGA DI CREA
(Sponsor della mostra)
FINISSAGE DOMENICA 5 GIUGNO ORE 20,30
CON DEGUSTAZIONE DI VINI IN NOTTURNA AL CASTELLO
ORARI ESPOSIZIONI:
Domenica, mercoledì e giovedì
Dalle 15,30 alle 19,30
Venerdì e sabato
Dalle 11 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30
Negli altri giorni ed orari visite su appuntamento: tel. 3661565872.
Una mostra in perfetto Art & Wine Style è quella che si terrà nel mese di maggio nel Palazzo Medici del Vascello organizzata da Art & Wine Gallery, la galleria di arte contemporanea aperta ad Asti dalla rivista di arte ed enogastronomia Art & Wine (diffusa in Piemonte, Lombardia e Svizzera Italiana).
Venere & Vino è il tema dell’esposizione che renderà visibili al pubblico una trentina di acrilici su tela realizzati dal pittore ischitano Giuseppe Olivieri (da qualche mese cittadino di Asti) in cui spiccano le sue procaci Baccanti e le muse ispiratrici ritratte senza veli e nella letizia di sorseggiare calici di vino. Opere che immortalano la sensualità di prorompenti bellezze africane e giunoniche valchirie ora colte in momenti di relax, di svago o di ebbrezza. Nei lavori di Olivieri si respira il clima caldo e festoso del vino che oltre ad emergere dai colori vibranti delle donne e dei paesaggi onirici che le circondano traspare dai loro sguardi e dalle suggestioni poetiche dei titoli dei quadri: dal Tramonto a Citara all’orginale Omaggio a Tinto Brass, dall’Anguria al Flamenco. Saranno ovviamente esposte in mostra anche alcune tele utilizzate dalla Tenuta La Tenaglia per le proprie etichette oltre alle celebri marine del pittore ischitano (Il faro di Ventotene, Cava dell’isola) ed ai suoi dipinti astratti in omaggio alle sinfonie di grandi compositori come Mahler e Mozart.
Giuseppe Olivieri è nato il 1-4-1941 a Napoli. Ha frequentato líIstituto d’Arte di Napoli. Vive e lavora tra Ischia e il Monferrato (Serralunga di Crea e Asti) dopo aver trascorso molti anni in Germania. Ha esposto in numerosi spazi espositivi e gallerie italiane e tedesche nelle località di Ischia, Anacapri, Napoli, Genova, Isole Lipari, Wangen, Fussen, Memmingen ed anche allíEnoteca Italiana di Siena. E tutt’ora espone frequentemente in molte città tedesche.
TESTO CRITICO
DI GIAN PIERO PRASSI
L’eros, che è una delle costanti dell’arte di Giuseppe Olivieri, incontra il vino, definendo una sorta di “Eden dionisiaco”, nel quale avvenenti “baccanti” ignude ora saltano nei tini (Le pigianti), ora si intrattengono in un brindisi ammiccante o ammirano, sdraiate sotto un pergolato, i tipici paesaggi astigiani. Loro, le baccanti, appunto, non sembrano, tuttavia, essere di quelle colline... sono bellezze mediterranee o africane, oppure “valchirie” del Nord. Si tratta di dipinti di grandi dimensioni che esprimono un’esplosione di vitalismo. La scelta cromatica presenta tonalità calde e fredde, comunque mutuate dai riflessi di robusti vini rossi. Con sviluppi persino cupi, quasi da “sabba”, l’insieme è un’anticipazione di ebbrezza. Legate a questa stagione creativa l’artista ci mostra Le amanti di Bacco, quanto mai procaci bellezze e ancora un altro nudo intenso dedicato niente meno che al regista Tinto Brass, ma sono davvero tante le situazioni “enologiche” cui il pittore ha dato vita prendendo ispirazione dalla passione messa da Sabine Ehrmann nella sua azienda vitivinicola, la quale ha utilizzato alcune opere per le etichette d’artista che “vestono” alcuni dei vini più pregiati della Tenuta La Tenaglia di Serralunga di Crea. In queste procaci e capziose “veneri di vino” si ritrovano tutti i temi sviluppati dall’artista di origini partenopee. Ritroviamo i Viaggi nel colore, ovvero lo stile più consono al modus operandi di Olivieri, che sa esaltare i rapporti cromatici, elevandoli a livello di scrittura poetica. C’è poi il paesaggio, un elemento importante per le “veneri”, la cui forza attinge pure ad un’altra serie del pittore partenopeo, Eros e pathos in cui l’artista non esalta solo la passionalità dei sensi ma anche la “passione” nel senso di sofferenza come la scultura di un esausto bimbo africano morente. Le “veneri di vino”, però, inglobano anche la componente astratta, molto forte in questo artista, che si avverte talora in alcuni sfondi o campiture. Per comprendere l’importanza dei cromatismi basti pensare che il motivo per cui troviamo tante africane in queste tele deriva dalla sua “scoperta” che «la pelle nera offre possibilità cromatiche molto più interessanti della pelle bianca e mi serve anche per esaltare i contrasti». Vale la pena di tornare sulla produzione paesaggistica che è una festa di luce e di orizzonti puliti, c’è molta libertà espressiva in questi scorci che vibrano come nel sole di un eterno pomeriggio d’estate e colgono tutto l’incanto del Mediterraneo. Paesaggi che rappresentano esemplarmente un mondo in cui il figurativo più apprezzato dal grande pubblico si fonde mirabilmente all’astrazione, nei cieli, nelle onde, negli sfondi. E la dimensione astratta è importante per Olivieri: «Ricorro all’astrazione quando voglio comunicare il calore di un’emozione. Tanto che ogni mio astratto ha un titolo perché mi ricorda una sensazione ben precisa, un’astrazione senza un senso preciso non mi interessa. Molti di questi quadri sono dedicati alla musica, cerco di riprodurre le note e la loro “temperatura” con i colori ho dipinto sinfonie di Mozart, Mahler. Anche la filosofia mi spinge a rendere l’emozione del sapere in forme e colori, ma ho dipinto anche Una sbronza perfetta, tanto per rimanere in tema vinicolo». Le sue “sinfonie” sollevano eruzioni di energia, vibrazioni cromatiche, andamenti che svelano recondite armonie. Si diceva del colore, un’altra caratteristica saliente è la matericità del segno: ha abbandonato i pennelli trent’anni fa e dipinge solamente con la spatola perchè gli permette «di trasferire sulla tela più energia e stabilità». Un artista completo, dunque, che sa non solo esprimersi bene in diversi ambiti visivi e nella scultura ma è stato capace di pervenire a un sincretismo pittorico in cui le diverse modalità espressive convivono e si armonizzano, con una cifra comune: la passionalità, l’eros e il pathos sottesi alla sfida della vita e alle meraviglie del creato, veneri di vino comprese.
Palazzo Medici del Vascello,
piazza Roma, 13 - Asti
12 maggio 2011 – 5 giugno 2011
mostra personale di: GIUSEPPE OLIVIERI
VENERE & VINO
Dalle procaci Baccanti, ai paesaggi ischiani
Fino all’astrazione in omaggio a grandi compositori
Curatore mostra Fabio Carisio
Evento patrocinato dal Comune di Asti
Ingresso libero - Catalogo in nostra.
VERNISSAGE DOMENICA 15 MAGGIO ORE 18,30
CON DEGUSTAZIONE DI PREGIATI VINI TIPICI DEL MONFERRATO DELLA
TENUTA LA TENAGLIA DI SERRALUNGA DI CREA
(Sponsor della mostra)
FINISSAGE DOMENICA 5 GIUGNO ORE 20,30
CON DEGUSTAZIONE DI VINI IN NOTTURNA AL CASTELLO
ORARI ESPOSIZIONI:
Domenica, mercoledì e giovedì
Dalle 15,30 alle 19,30
Venerdì e sabato
Dalle 11 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30
Negli altri giorni ed orari visite su appuntamento: tel. 3661565872.
Una mostra in perfetto Art & Wine Style è quella che si terrà nel mese di maggio nel Palazzo Medici del Vascello organizzata da Art & Wine Gallery, la galleria di arte contemporanea aperta ad Asti dalla rivista di arte ed enogastronomia Art & Wine (diffusa in Piemonte, Lombardia e Svizzera Italiana).
Venere & Vino è il tema dell’esposizione che renderà visibili al pubblico una trentina di acrilici su tela realizzati dal pittore ischitano Giuseppe Olivieri (da qualche mese cittadino di Asti) in cui spiccano le sue procaci Baccanti e le muse ispiratrici ritratte senza veli e nella letizia di sorseggiare calici di vino. Opere che immortalano la sensualità di prorompenti bellezze africane e giunoniche valchirie ora colte in momenti di relax, di svago o di ebbrezza. Nei lavori di Olivieri si respira il clima caldo e festoso del vino che oltre ad emergere dai colori vibranti delle donne e dei paesaggi onirici che le circondano traspare dai loro sguardi e dalle suggestioni poetiche dei titoli dei quadri: dal Tramonto a Citara all’orginale Omaggio a Tinto Brass, dall’Anguria al Flamenco. Saranno ovviamente esposte in mostra anche alcune tele utilizzate dalla Tenuta La Tenaglia per le proprie etichette oltre alle celebri marine del pittore ischitano (Il faro di Ventotene, Cava dell’isola) ed ai suoi dipinti astratti in omaggio alle sinfonie di grandi compositori come Mahler e Mozart.
Giuseppe Olivieri è nato il 1-4-1941 a Napoli. Ha frequentato líIstituto d’Arte di Napoli. Vive e lavora tra Ischia e il Monferrato (Serralunga di Crea e Asti) dopo aver trascorso molti anni in Germania. Ha esposto in numerosi spazi espositivi e gallerie italiane e tedesche nelle località di Ischia, Anacapri, Napoli, Genova, Isole Lipari, Wangen, Fussen, Memmingen ed anche allíEnoteca Italiana di Siena. E tutt’ora espone frequentemente in molte città tedesche.
TESTO CRITICO
DI GIAN PIERO PRASSI
L’eros, che è una delle costanti dell’arte di Giuseppe Olivieri, incontra il vino, definendo una sorta di “Eden dionisiaco”, nel quale avvenenti “baccanti” ignude ora saltano nei tini (Le pigianti), ora si intrattengono in un brindisi ammiccante o ammirano, sdraiate sotto un pergolato, i tipici paesaggi astigiani. Loro, le baccanti, appunto, non sembrano, tuttavia, essere di quelle colline... sono bellezze mediterranee o africane, oppure “valchirie” del Nord. Si tratta di dipinti di grandi dimensioni che esprimono un’esplosione di vitalismo. La scelta cromatica presenta tonalità calde e fredde, comunque mutuate dai riflessi di robusti vini rossi. Con sviluppi persino cupi, quasi da “sabba”, l’insieme è un’anticipazione di ebbrezza. Legate a questa stagione creativa l’artista ci mostra Le amanti di Bacco, quanto mai procaci bellezze e ancora un altro nudo intenso dedicato niente meno che al regista Tinto Brass, ma sono davvero tante le situazioni “enologiche” cui il pittore ha dato vita prendendo ispirazione dalla passione messa da Sabine Ehrmann nella sua azienda vitivinicola, la quale ha utilizzato alcune opere per le etichette d’artista che “vestono” alcuni dei vini più pregiati della Tenuta La Tenaglia di Serralunga di Crea. In queste procaci e capziose “veneri di vino” si ritrovano tutti i temi sviluppati dall’artista di origini partenopee. Ritroviamo i Viaggi nel colore, ovvero lo stile più consono al modus operandi di Olivieri, che sa esaltare i rapporti cromatici, elevandoli a livello di scrittura poetica. C’è poi il paesaggio, un elemento importante per le “veneri”, la cui forza attinge pure ad un’altra serie del pittore partenopeo, Eros e pathos in cui l’artista non esalta solo la passionalità dei sensi ma anche la “passione” nel senso di sofferenza come la scultura di un esausto bimbo africano morente. Le “veneri di vino”, però, inglobano anche la componente astratta, molto forte in questo artista, che si avverte talora in alcuni sfondi o campiture. Per comprendere l’importanza dei cromatismi basti pensare che il motivo per cui troviamo tante africane in queste tele deriva dalla sua “scoperta” che «la pelle nera offre possibilità cromatiche molto più interessanti della pelle bianca e mi serve anche per esaltare i contrasti». Vale la pena di tornare sulla produzione paesaggistica che è una festa di luce e di orizzonti puliti, c’è molta libertà espressiva in questi scorci che vibrano come nel sole di un eterno pomeriggio d’estate e colgono tutto l’incanto del Mediterraneo. Paesaggi che rappresentano esemplarmente un mondo in cui il figurativo più apprezzato dal grande pubblico si fonde mirabilmente all’astrazione, nei cieli, nelle onde, negli sfondi. E la dimensione astratta è importante per Olivieri: «Ricorro all’astrazione quando voglio comunicare il calore di un’emozione. Tanto che ogni mio astratto ha un titolo perché mi ricorda una sensazione ben precisa, un’astrazione senza un senso preciso non mi interessa. Molti di questi quadri sono dedicati alla musica, cerco di riprodurre le note e la loro “temperatura” con i colori ho dipinto sinfonie di Mozart, Mahler. Anche la filosofia mi spinge a rendere l’emozione del sapere in forme e colori, ma ho dipinto anche Una sbronza perfetta, tanto per rimanere in tema vinicolo». Le sue “sinfonie” sollevano eruzioni di energia, vibrazioni cromatiche, andamenti che svelano recondite armonie. Si diceva del colore, un’altra caratteristica saliente è la matericità del segno: ha abbandonato i pennelli trent’anni fa e dipinge solamente con la spatola perchè gli permette «di trasferire sulla tela più energia e stabilità». Un artista completo, dunque, che sa non solo esprimersi bene in diversi ambiti visivi e nella scultura ma è stato capace di pervenire a un sincretismo pittorico in cui le diverse modalità espressive convivono e si armonizzano, con una cifra comune: la passionalità, l’eros e il pathos sottesi alla sfida della vita e alle meraviglie del creato, veneri di vino comprese.
15
maggio 2011
Giuseppe Olivieri – Venere & Vino
Dal 15 maggio al 05 giugno 2011
arte contemporanea
Location
ART & WINE GALLERY – PALAZZO MEDICI DEL VASCELLO
Asti, Piazza Roma, 13, (Asti)
Asti, Piazza Roma, 13, (Asti)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì e domenica dalle 15,30 alle 19,30
venerdì e sabato dalle 11 alle 13 dalle 15,30 alle 19,30
Vernissage
15 Maggio 2011, ore 18,30
Autore
Curatore