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The time troubadour II. Screening The Maps
Una sperimentazione di TBS sulle possibili letture di una mappa, intesa come territorio su cui proiettare interpretazioni personali di visioni universali.
Comunicato stampa
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La seconda edizione di The Time Troubadour, l’ultimo progetto di Temporary Black Space, crea relazioni tra epoche diverse focalizzandosi sulla cartografia.
Il risultato si propone come una sperimentazione sulle possibili letture di una mappa, intesa come territorio su cui proiettare interpretazioni personali di visioni universali.
Nella prima tappa di The Time Troubadour (1-10 aprile, Sala Viscontea Bg) TBS ha lavorato sui parallelismi formali esistenti tra le fotografie di alcuni modellini botanici e le stampe di Le Rire di Toulouse Lautrec, il tutto “commentato” attraverso un tableau vivant.
Gli oggetti coinvolti per questa occasione appartengono ad epoche ancora più disparate, sempre con l’obiettivo di far convivere nello stesso luogo materiali e linguaggi diversi, quasi costringendoli a partecipare ad intenzioni a loro estranee.
Ritorna la presenza di opere a stampa attraverso l’utilizzo di mappe geografiche, che servono sia da filo conduttore che da espediente espressivo; ogni cartina presente in mostra possiede caratteristiche grafiche, fattura e ambito di provenienza differenti.
La tematica viene introdotta da un planisfero del 1750 posizionato all’ingresso dello spazio, prosegue poi nel piano ammezzato grazie alla presenza di una una carta nautica e di una mappa militare degli anni ’50 dalla forte connotazione grafica. Queste due ultime cartine vengono intese come superfici su cui proiettare dei video, appositamente realizzati dal team di TBS all’interno del proprio spazio. Si tratta di semplici riprese di azioni, che interpretano divertissements con accenni esistenzialisti, i cui riferimenti sono metafore dell’intenzionalità e della casualità.
Accanto alle proiezioni si trova SS 342 un’installazione di Pamela Del Curto sul concetto di cosa comporta attraversare un territorio in termini di segni tangibili.
Nella sala sottostante si può ammirare una mappa ottocentesca proveniente dalla Biblioteca del Palamonti (Cai sezione di Bergamo) la cui fragilità si scontra con la rigidità di una mappa-plastico percorsa da esploratori proporzionati alla sua scala. Tra queste opere trova collocazione il Dymaxion di Buckminster Fuller, una proiezione del globo su un cuboottaedro, che l’architetto fece nel 1946, qui proposto da Scande sotto forma di feticcio grafico per il pubblico.
All’interno del caveau un’installazione di Caterina Nolfo, Karaoke, crea un parallelismo tra la funzione di guida svolta sia dalla lettura di una mappa sia dalla lettura dei testi richiesta in questo gioco canoro. Una nota contrastante che sdrammatizza tutta la situazione.
L'inaugurazione della mostra si trova inserita nel programma di Bergamo Artdate, giornata di eventi d’arte contemporanea, organizzata da The Blank.
Temporary Black Space organizza anche Satellite, un display di opere d'archivio degli artisti del collettivo, presso Edoné (via Gemelli, Redona, BG), dove si terrà Festa Artdate in data 14 maggio dalle h 22:00 alle h 02:00. Durante la festa ci saranno anche le performance di Christian Frosi e Diego Perrone e del sound designer Gabriele Cella.
Il risultato si propone come una sperimentazione sulle possibili letture di una mappa, intesa come territorio su cui proiettare interpretazioni personali di visioni universali.
Nella prima tappa di The Time Troubadour (1-10 aprile, Sala Viscontea Bg) TBS ha lavorato sui parallelismi formali esistenti tra le fotografie di alcuni modellini botanici e le stampe di Le Rire di Toulouse Lautrec, il tutto “commentato” attraverso un tableau vivant.
Gli oggetti coinvolti per questa occasione appartengono ad epoche ancora più disparate, sempre con l’obiettivo di far convivere nello stesso luogo materiali e linguaggi diversi, quasi costringendoli a partecipare ad intenzioni a loro estranee.
Ritorna la presenza di opere a stampa attraverso l’utilizzo di mappe geografiche, che servono sia da filo conduttore che da espediente espressivo; ogni cartina presente in mostra possiede caratteristiche grafiche, fattura e ambito di provenienza differenti.
La tematica viene introdotta da un planisfero del 1750 posizionato all’ingresso dello spazio, prosegue poi nel piano ammezzato grazie alla presenza di una una carta nautica e di una mappa militare degli anni ’50 dalla forte connotazione grafica. Queste due ultime cartine vengono intese come superfici su cui proiettare dei video, appositamente realizzati dal team di TBS all’interno del proprio spazio. Si tratta di semplici riprese di azioni, che interpretano divertissements con accenni esistenzialisti, i cui riferimenti sono metafore dell’intenzionalità e della casualità.
Accanto alle proiezioni si trova SS 342 un’installazione di Pamela Del Curto sul concetto di cosa comporta attraversare un territorio in termini di segni tangibili.
Nella sala sottostante si può ammirare una mappa ottocentesca proveniente dalla Biblioteca del Palamonti (Cai sezione di Bergamo) la cui fragilità si scontra con la rigidità di una mappa-plastico percorsa da esploratori proporzionati alla sua scala. Tra queste opere trova collocazione il Dymaxion di Buckminster Fuller, una proiezione del globo su un cuboottaedro, che l’architetto fece nel 1946, qui proposto da Scande sotto forma di feticcio grafico per il pubblico.
All’interno del caveau un’installazione di Caterina Nolfo, Karaoke, crea un parallelismo tra la funzione di guida svolta sia dalla lettura di una mappa sia dalla lettura dei testi richiesta in questo gioco canoro. Una nota contrastante che sdrammatizza tutta la situazione.
L'inaugurazione della mostra si trova inserita nel programma di Bergamo Artdate, giornata di eventi d’arte contemporanea, organizzata da The Blank.
Temporary Black Space organizza anche Satellite, un display di opere d'archivio degli artisti del collettivo, presso Edoné (via Gemelli, Redona, BG), dove si terrà Festa Artdate in data 14 maggio dalle h 22:00 alle h 02:00. Durante la festa ci saranno anche le performance di Christian Frosi e Diego Perrone e del sound designer Gabriele Cella.
14
maggio 2011
The time troubadour II. Screening The Maps
Dal 14 al 21 maggio 2011
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
arte contemporanea
serata - evento
Location
TEMPORARY BLACK SPACE
Bergamo, Via Simone Majr, (Bergamo)
Bergamo, Via Simone Majr, (Bergamo)
Orario di apertura
15 maggio h 15:00-19:00
dal 16 al 21 maggio 2011 su appuntamento.
Vernissage
14 Maggio 2011, h 17:00-22:00
Autore
Curatore