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Women at work
Secondo appuntamento con questa rassegna d’arte contemporanea tutta al femminile, che presenta e mette a confronto ogni volta il lavoro di ricerca di quattro artiste. In mostra in quest’occasione, le opere di Camilla Bernardinetti, Daniela Caciagli, Valentina Crivelli, Eliana Frontini
Comunicato stampa
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Si apre sabato 21 maggio 2011 dalle ore 19.00 alla Tenuta Due Laghi, Loc.Campigliano 29, Rivodutri (Ri), nell’ambito della rassegna annuale di arte contemporanea ExArte #2, la mostra WOMEN AT WORK, promossa da Studio7.it e curata da Barbara Pavan.
Secondo appuntamento con questa rassegna d’arte contemporanea tutta al femminile, che presenta e mette a confronto ogni volta il lavoro di ricerca di quattro artiste. In mostra in quest’occasione, le opere di Camilla Bernardinetti, Daniela Caciagli, Valentina Crivelli, Eliana Frontini
Camilla Bernardinetti presenta una serie di scatti in cui i gesti sono immortalati nell’istante in cui si manifestano. Il movimento non è interrotto e le figure si perdono nel loro moto. Il colore si sporca e si mescola per ricreare le atmosfere e le emozioni proprie del mondo del teatro. Le foto rimangono sospese come a dover concludersi da un momento all’altro. La ricerca fotografica di questa giovane artista ternata pone al centro non l’azione ma il suo svolgersi, lasciando negli occhi di chi guarda libertà di interpretazione.
Daniela Caciagli espone una serie di opere dedicata al viaggio. Comunque lo si intenda, l’esperienza del viaggio, reale o virtuale, amplia gli orizzonti, arricchisce l’esistenza e concorre a formare quel bagaglio di ricordi, riflessioni, confronti che, sedimentato e rielaborato, costituisce il vissuto unico di ogni individuo.
C’è una poesia del quotidiano che, travolti dalle contingenze pragmatiche delle nostre vite, ci ostiniamo ad ignorare. Presi nel turbine vorticoso di un tempo che consideriamo infinito, o che non consideriamo affatto, dimentichiamo che ogni giorno è un miracolo che ci viene regalato. Sospesi, quasi in attesa di un’avventura o di un’occasione che tarda ad arrivare, non vediamo che ogni istante che trascorre è una tessera di quel puzzle complesso e entusiasmante che è la nostra vita, che comunque la si osservi è già, per sua stessa natura, la più grande delle avventure. Ci vuole, allora, l’acuta sensibilità di un’artista del calibro di Valentina Crivelli che, ritraendo un attimo qualunque, di un giorno ordinario della vita di chiunque, o un gesto comune, compiuto migliaia di volte, ci garantisce quella distanza emotiva e psicologica necessaria a restituirci, attraverso l’immortalità di un’opera d’arte, la capacità di scoprire la nobiltà della normalità, la verità del ‘qui e ora’ autentico, lontano dai filtri patinati, dalle vite videoregistrate, filmate, mediate.
Sono fotografie ritoccate con pennarello nero e cucite con filo da sutura le opere presentate da Eliana Frontini in questa mostra. Cucire, scarificare, far male per curare. Edifici che terminano la loro vita. La natura compie il suo corso. Edifici, case come contenitori di anime. Proseguimento naturale del lavoro della Frontini sugli angeli cuciti, in cui l’artista congelava l’urlo tacito del mondo, e proseguimento altrettanto naturale dell’opera, 25 aprile 2007, dove ha operato e cucito un suo ritratto eseguito con l’autoscatto, seguendo gli stessi segni degli sciamani del Mozambico, paese dove la Frontini ha vissuto in gioventù, che, appunto, scarificano per guarire.
Secondo appuntamento con questa rassegna d’arte contemporanea tutta al femminile, che presenta e mette a confronto ogni volta il lavoro di ricerca di quattro artiste. In mostra in quest’occasione, le opere di Camilla Bernardinetti, Daniela Caciagli, Valentina Crivelli, Eliana Frontini
Camilla Bernardinetti presenta una serie di scatti in cui i gesti sono immortalati nell’istante in cui si manifestano. Il movimento non è interrotto e le figure si perdono nel loro moto. Il colore si sporca e si mescola per ricreare le atmosfere e le emozioni proprie del mondo del teatro. Le foto rimangono sospese come a dover concludersi da un momento all’altro. La ricerca fotografica di questa giovane artista ternata pone al centro non l’azione ma il suo svolgersi, lasciando negli occhi di chi guarda libertà di interpretazione.
Daniela Caciagli espone una serie di opere dedicata al viaggio. Comunque lo si intenda, l’esperienza del viaggio, reale o virtuale, amplia gli orizzonti, arricchisce l’esistenza e concorre a formare quel bagaglio di ricordi, riflessioni, confronti che, sedimentato e rielaborato, costituisce il vissuto unico di ogni individuo.
C’è una poesia del quotidiano che, travolti dalle contingenze pragmatiche delle nostre vite, ci ostiniamo ad ignorare. Presi nel turbine vorticoso di un tempo che consideriamo infinito, o che non consideriamo affatto, dimentichiamo che ogni giorno è un miracolo che ci viene regalato. Sospesi, quasi in attesa di un’avventura o di un’occasione che tarda ad arrivare, non vediamo che ogni istante che trascorre è una tessera di quel puzzle complesso e entusiasmante che è la nostra vita, che comunque la si osservi è già, per sua stessa natura, la più grande delle avventure. Ci vuole, allora, l’acuta sensibilità di un’artista del calibro di Valentina Crivelli che, ritraendo un attimo qualunque, di un giorno ordinario della vita di chiunque, o un gesto comune, compiuto migliaia di volte, ci garantisce quella distanza emotiva e psicologica necessaria a restituirci, attraverso l’immortalità di un’opera d’arte, la capacità di scoprire la nobiltà della normalità, la verità del ‘qui e ora’ autentico, lontano dai filtri patinati, dalle vite videoregistrate, filmate, mediate.
Sono fotografie ritoccate con pennarello nero e cucite con filo da sutura le opere presentate da Eliana Frontini in questa mostra. Cucire, scarificare, far male per curare. Edifici che terminano la loro vita. La natura compie il suo corso. Edifici, case come contenitori di anime. Proseguimento naturale del lavoro della Frontini sugli angeli cuciti, in cui l’artista congelava l’urlo tacito del mondo, e proseguimento altrettanto naturale dell’opera, 25 aprile 2007, dove ha operato e cucito un suo ritratto eseguito con l’autoscatto, seguendo gli stessi segni degli sciamani del Mozambico, paese dove la Frontini ha vissuto in gioventù, che, appunto, scarificano per guarire.
21
maggio 2011
Women at work
Dal 21 maggio al 10 luglio 2011
arte contemporanea
Location
TENUTA DUE LAGHI
Rivodutri, Campigliano, 29, (Rieti)
Rivodutri, Campigliano, 29, (Rieti)
Orario di apertura
giov-sab ore 12-15 e 19-22; dom ore 11-15
Vernissage
21 Maggio 2011, ore 19
Autore
Curatore