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Vittorio Valente – Un mare di cellule
La mostra di Vittorio Valente che si terrà dal 6 al 22 Maggio all’interno dei nuovi spazi del Monte Rosa, storico albergo di Chiavari, vuole contestualizzare l’intervento dell’artista all’interno della riprogettazione della hall.
Comunicato stampa
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La mostra di Vittorio Valente che si terrà dal 6 al 22 Maggio all’interno dei nuovi spazi del Monte Rosa, storico albergo di Chiavari, vuole contestualizzare l’intervento dell’artista all’interno della riprogettazione della hall. La collaborazione con Valente, artista contemporaneo, è stata pensata e proposta dall’ arch. Nicola Chiari, responsabile della nuova concezione spaziale, ed accolta dalla committenza che ha immediatamente riconosciuto nel progetto proposto la possibilità di raggiungere un perfetto equilibrio tra contemporaneità e tradizione, permettendo lo sviluppo di un dialogo reciprocamente fruttifero tra arte e architettura.
Il progetto viene esposto in modo preciso nelle parole dell’arch. Nicola Chiari:
“L’obiettivo del progetto decorativo per gli spazi di ingresso e soggiorno dell’Hotel Monte Rosa di Chiavari era quello di coniugare l’immagine classica e storica dell’albergo con aspetti figurativi che, pur richiamando la tradizione, potessero trasformare completamente la percezione dello spazio interno, prima troppo chiuso e suddiviso.
La grande reception, di forma concava per accogliere i clienti e vero punto focale della composizione, aveva necessità di essere rafforzata da un elemento unico e caratterizzante, un’opera d’arte che fosse materia attrattiva per l’occhio e immagine peculiare per tutto il concept.
Ho pensato quindi all’arte di Vittorio Valente (artista creativo le cui opere avevo conosciuto e apprezzato per qualità cromatiche e plastiche) proponendola alla Proprietà; si può dire che quando la Committenza è ispirata si aprono larghe strade nel campo dell’espressivo e così grazie all’entusiasmo dei cinque Proprietari ed attraverso uno stretto rapporto con l’artista, è nato un lavoro di proposte reciproche che hanno condotto all’elaborazione finale dell’opera che caratterizza la zona ricettiva dell’hotel.
L’elemento decorativo accompagna tridimensionalmente tutta l’estensione del banco reception e attraverso un’illuminazione laterale studiata per mettere ancor più in evidenza la plasticità della pelle policroma dell’opera d’arte, dona dinamicità all’insieme.
L’opera ha avuto notevole riscontro presso la clientela, che è apparsa dapprima incuriosita dall’originalità del tema, per esserne poi conquistata per le sue caratteristiche cromatiche e tattili.
Personalmente sono appagato dalla condivisione del lavoro con un artista intelligente ed illuminato che, pur non discostandosi dal suo genio creativo, ha saputo comprendere le esigenze dell’intero concept progettuale ed adattare la sua arte al progetto, inserendo quindi un’opera che risulta non elemento autonomo ed estraneo, ma corpo perfettamente inserito nel concerto di tutti gli elementi decorativi.”
In mostra verranno esposti alcuni “studi”, lavori strettamente legati all’opera realizzata per il bancone del Monte Rosa e che ricostruiscono parte del processo creativo, e alcune recenti lavori dell’artista, per dare una visione allargata del suo percorso artistico.
Vittorio Valente è nato nel 1954 ad Asti. Vive e lavora a Genova.
Vittorio Valente ha unito la sua formazione scientifica con la passione per l’arte; fin da ragazzo si è esercitato con la pittura e l’intaglio ma doveva trovare il mezzo che gli permettesse di esprimersi con un linguaggio personale ed originale. La ricerca di Valente non vuole rinunciare ai valori formali e cromatici tradizionali, ma esige di rielaborarli attraverso una nuova sostanza.
Nel 1989 incomincia ad utilizzare il silicone dapprima come pittura materica, con la spatola, in seguito utilizza quel modulo a goccia che caratterizza tutto il suo percorso artistico. Nel 1993 è uno dei fondatori del movimento Cracking Art, movimento che cerca di superare le apparenti antinomie tra artificiale/ naturale, bello/brutto. Il silicone è un materiale che permette un linguaggio nuovo ma con dei limiti espressivi, superati da Valente attraverso una continua e instancabile ricerca che lo ha condotto verso una maggiore sintesi, astrazione e ritmo. [Tratto da Maura Iob, Vittorio Valente – Dialogo nella materia, ed. De Ferrari, 2010]
Il progetto viene esposto in modo preciso nelle parole dell’arch. Nicola Chiari:
“L’obiettivo del progetto decorativo per gli spazi di ingresso e soggiorno dell’Hotel Monte Rosa di Chiavari era quello di coniugare l’immagine classica e storica dell’albergo con aspetti figurativi che, pur richiamando la tradizione, potessero trasformare completamente la percezione dello spazio interno, prima troppo chiuso e suddiviso.
La grande reception, di forma concava per accogliere i clienti e vero punto focale della composizione, aveva necessità di essere rafforzata da un elemento unico e caratterizzante, un’opera d’arte che fosse materia attrattiva per l’occhio e immagine peculiare per tutto il concept.
Ho pensato quindi all’arte di Vittorio Valente (artista creativo le cui opere avevo conosciuto e apprezzato per qualità cromatiche e plastiche) proponendola alla Proprietà; si può dire che quando la Committenza è ispirata si aprono larghe strade nel campo dell’espressivo e così grazie all’entusiasmo dei cinque Proprietari ed attraverso uno stretto rapporto con l’artista, è nato un lavoro di proposte reciproche che hanno condotto all’elaborazione finale dell’opera che caratterizza la zona ricettiva dell’hotel.
L’elemento decorativo accompagna tridimensionalmente tutta l’estensione del banco reception e attraverso un’illuminazione laterale studiata per mettere ancor più in evidenza la plasticità della pelle policroma dell’opera d’arte, dona dinamicità all’insieme.
L’opera ha avuto notevole riscontro presso la clientela, che è apparsa dapprima incuriosita dall’originalità del tema, per esserne poi conquistata per le sue caratteristiche cromatiche e tattili.
Personalmente sono appagato dalla condivisione del lavoro con un artista intelligente ed illuminato che, pur non discostandosi dal suo genio creativo, ha saputo comprendere le esigenze dell’intero concept progettuale ed adattare la sua arte al progetto, inserendo quindi un’opera che risulta non elemento autonomo ed estraneo, ma corpo perfettamente inserito nel concerto di tutti gli elementi decorativi.”
In mostra verranno esposti alcuni “studi”, lavori strettamente legati all’opera realizzata per il bancone del Monte Rosa e che ricostruiscono parte del processo creativo, e alcune recenti lavori dell’artista, per dare una visione allargata del suo percorso artistico.
Vittorio Valente è nato nel 1954 ad Asti. Vive e lavora a Genova.
Vittorio Valente ha unito la sua formazione scientifica con la passione per l’arte; fin da ragazzo si è esercitato con la pittura e l’intaglio ma doveva trovare il mezzo che gli permettesse di esprimersi con un linguaggio personale ed originale. La ricerca di Valente non vuole rinunciare ai valori formali e cromatici tradizionali, ma esige di rielaborarli attraverso una nuova sostanza.
Nel 1989 incomincia ad utilizzare il silicone dapprima come pittura materica, con la spatola, in seguito utilizza quel modulo a goccia che caratterizza tutto il suo percorso artistico. Nel 1993 è uno dei fondatori del movimento Cracking Art, movimento che cerca di superare le apparenti antinomie tra artificiale/ naturale, bello/brutto. Il silicone è un materiale che permette un linguaggio nuovo ma con dei limiti espressivi, superati da Valente attraverso una continua e instancabile ricerca che lo ha condotto verso una maggiore sintesi, astrazione e ritmo. [Tratto da Maura Iob, Vittorio Valente – Dialogo nella materia, ed. De Ferrari, 2010]
06
maggio 2011
Vittorio Valente – Un mare di cellule
Dal 06 al 22 maggio 2011
architettura
design
arte contemporanea
design
arte contemporanea
Location
ALBERGO MONTE ROSA
Chiavari, Via Monsignor Luigi Marinetti, 6, (Genova)
Chiavari, Via Monsignor Luigi Marinetti, 6, (Genova)
Vernissage
6 Maggio 2011, ore 17
Autore
Curatore