Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Domitilla Asquer – Turkana
“Questo è il mio viaggio, il racconto della terra dove si dice nasca il vento. Una distesa vulcanica con una perla di giada. Il lago Turkana.” Inizia così Domitilla Asquer, un architetto prestato alla fotografia, a descrivere il suo lavoro. Una serie di immagini scattate in un non luogo, la cui storia è cadenzata dal ciclo delle stagioni, dalle orme degli animali selvaggi, dalla forza della gente che lo popola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
press
contact:
GWEP
public&media
relations
|
Guendalina
Perelli
|
023491782
-‐
329/9388286
|
guendalina@gwep.it
/A (slash a) - Via Friuli, 26/a – 20135 Milano, un progetto di
Statuaria Arte srl | via ilice 15 | 54033 nazzano – carrara (ms) | tel +39 0585 846300
11-22 maggio 2011
TURKANA
il mare di giada
di DOMITILLA ASQUER
“Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima,
come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per
l'uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l'uomo
deve poter viaggiare.”
Andrej Arsen'evič Tarkovskij, Tempo di viaggio, 1983
“Questo è il mio viaggio, il racconto della terra dove si dice nasca il vento. Una distesa vulcanica con una
perla di giada. Il lago Turkana.” Inizia così Domitilla Asquer, un architetto prestato alla fotografia, a
descrivere il suo lavoro. Una serie di immagini scattate in un non luogo, la cui storia è cadenzata dal ciclo
delle stagioni, dalle orme degli animali selvaggi, dalla forza della gente che lo popola.
Secondo Alessandro Turci, che insieme a Davide Campi ha curato la mostra, le sue fotografie sono la
dichiarazione di un forte sentimento. Volti e paesaggi, due impressioni della stessa emozione. Vertigine,
straniamento. Il confronto è con se stessi, un viaggio infinito che muta le prospettive. Che misura in noi la
compassione. La nostra capacità di contenere tutta quella insostenibile bellezza. E mostrare tutta la dignità
di un altro mondo.
Sono immagini di rara intensità, tanto nella rappresentazione quasi sempre drammatica dei paesaggi,
quanto negli incisivi ritratti di alcuni membri della tribù dei Masai Turkana, dalle condizioni di vita e
tradizione culturale molto lontane dalle nostre. Come sostiene Franco Crespi, Professore Emerito di
Sociologia all’Università degli Studi di Perugia: “Guardando le fotografie scattate da Domitilla Asquer non
possiamo sfuggire alla sensazione della minaccia che incombe sullo stile di vita e gli ancestrali modelli
culturali dei Masai Turkana, a causa dell’inarrestabile processo di globalizzazione che ha investito l’epoca
attuale. Dalle immagini emerge cosí l’essenziale fragilità di un mondo e di una cultura che trovano
espressione nelle abitazioni, nelle vesti, negli ornamenti, negli atteggiamenti degli individui. Mentre tali
immagini ci affascinano per la densità del loro significato, percepiamo anche la loro fatale provvisorietà. Va
riconosciuta ad Asquer la capacità di comunicare emozioni in maniera diretta, senza commenti impliciti,
lasciando che ciascuno possa reagire, secondo la sua natura e la sua sensibilità, agli stimoli complessi che
nascono da uno sguardo intelligente e attento: nella loro apparente semplicità, le sue foto costituiscono una
testimonianza di indubbio rigore”.
Con TURKANA, inaugurata in contemporanea con MIA Milan Image Art Fair, si apre un nuovo spazio
dedicato all’arte e al design, l’atelier milanese /A (slash a) di Fiammetta Vanelli, giovane e dinamica
imprenditrice toscana legata al mondo dell’arte per tradizione di famiglia: “Per storia e formazione sono
stata da sempre vicina al mondo dell’arte. La mia famiglia lavora il marmo fin dai primi dell’800 in una città,
Carrara, che vanta una tradizione millenaria nell’estrazione del marmo e una cultura importante di
lavorazione artistica e artigiana. Io stessa seguo nel mio laboratorio giovani scultori che esprimono la propria
arte con questo nobile materiale e nella galleria di Statuaria Arte espongo le loro opere. Ma è grazie a
Domitilla, una cara amica d’infanzia recentemente ritrovata che mi ha fatto conoscere un mondo nuovo, la
fotografia, che con grande piacere inizio un nuovo percorso artistico”.
Parte del ricavato dalla vendita dei cataloghi sarà devoluto a Ecpat - End Child Prostitution Pornografhy and
Trafficking (www.ecpat.it)
press
contact:
GWEP
public&media
relations
|
Guendalina
Perelli
|
023491782
-‐
329/9388286
|
guendalina@gwep.it
/A (slash a) - Via Friuli, 26/a – 20135 Milano, un progetto di
Statuaria Arte srl | via ilice 15 | 54033 nazzano – carrara (ms) | tel +39 0585 846300
DOMITILLA ASQUER
Architetto e autore indipendente, nata a Milano nel 1969 dove frequenta i corsi di Architettura al Politecnico
con indirizzo Disegno Industriale. Nel 1995 vince una borsa di studi Erasmus che le permette di trascorrere
un anno a Parigi all’Ecole Nazionale de Creation Industrielle “Les Ateliers”. Tornata a Milano, nel giugno del
1996, le sue foto figurano nell’esposizione “Le regole del gioco”, all’interno della facoltà. Viaggia soprattutto
in Oriente e la fotografia diviene la ragione principale dei suoi spostamenti. Nell’ottobre del 1996 si
trasferisce a Roma. Nel marzo 2000, le viene proposto un viaggio in Kenia come fotografa ufficiale per
l’organizzazione non governativa Aicos, alla quale segue la sua prima personale, a Milano. Consegue la
laurea in Progettazione alla Sapienza di Roma e diventa membro dell’ordine degli Architetti. Continua a
viaggiare in Sud America (Colombia, Venezuela, Cuba, Messico, Guatemala), Asia (Cina, Indonesia,
Birmania, Nepal, Thailandia, Sri Lanka, India, Filippine) e Africa (Marocco, Tunisia, Eritrea, Tanzania, Sud
Africa, Zambia, Malawi, e di nuovo Kenia) praticando parallelamente l’attività di fotografa e di architetto e
collaborando con studi di progettazione d’interni. Dal 2009, si occupa prevalentemente di fotografia e di
design.
Tra i suoi estimatori, David Furnish e sir Elton John.
ESPOSIZIONI
- 2010 “100 immagini 100 viaggi”, Associazione giapponese TOKAGHE, Firenze
- 2005 “Zoo”, Galleria AKA Via del Pellegrino, Roma
- 2005 “Key West”, TAD concept store Via del Babuino, Roma
- 2004 “Oriented”, TAD concept store Via del Babuino, Roma
- 2004 “Jam Session” collettiva, Spazioinmostra Via Cagnola, Milano
- 2003 “Immagini in Oriente”, spazio espositivo “secondopiano” Hoepli, Milano
- 2001 “Immagini di vita tra Asia e Africa”, Spazio MG Via Galvani, Roma
- 2000 “Kiwuli Project”, ONG “Aicos” Casa degli Atellani, Milano
- 2000 ”Myanmar view”, Spazio Lebowsky Corso Vittorio Emanuele, Roma
- 1995 “Le regole del gioco”, Politecnico di Milano con Piero Pozzi, Milano
www.domitillaasquer.com
contact:
GWEP
public&media
relations
|
Guendalina
Perelli
|
023491782
-‐
329/9388286
|
guendalina@gwep.it
/A (slash a) - Via Friuli, 26/a – 20135 Milano, un progetto di
Statuaria Arte srl | via ilice 15 | 54033 nazzano – carrara (ms) | tel +39 0585 846300
11-22 maggio 2011
TURKANA
il mare di giada
di DOMITILLA ASQUER
“Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima,
come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per
l'uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l'uomo
deve poter viaggiare.”
Andrej Arsen'evič Tarkovskij, Tempo di viaggio, 1983
“Questo è il mio viaggio, il racconto della terra dove si dice nasca il vento. Una distesa vulcanica con una
perla di giada. Il lago Turkana.” Inizia così Domitilla Asquer, un architetto prestato alla fotografia, a
descrivere il suo lavoro. Una serie di immagini scattate in un non luogo, la cui storia è cadenzata dal ciclo
delle stagioni, dalle orme degli animali selvaggi, dalla forza della gente che lo popola.
Secondo Alessandro Turci, che insieme a Davide Campi ha curato la mostra, le sue fotografie sono la
dichiarazione di un forte sentimento. Volti e paesaggi, due impressioni della stessa emozione. Vertigine,
straniamento. Il confronto è con se stessi, un viaggio infinito che muta le prospettive. Che misura in noi la
compassione. La nostra capacità di contenere tutta quella insostenibile bellezza. E mostrare tutta la dignità
di un altro mondo.
Sono immagini di rara intensità, tanto nella rappresentazione quasi sempre drammatica dei paesaggi,
quanto negli incisivi ritratti di alcuni membri della tribù dei Masai Turkana, dalle condizioni di vita e
tradizione culturale molto lontane dalle nostre. Come sostiene Franco Crespi, Professore Emerito di
Sociologia all’Università degli Studi di Perugia: “Guardando le fotografie scattate da Domitilla Asquer non
possiamo sfuggire alla sensazione della minaccia che incombe sullo stile di vita e gli ancestrali modelli
culturali dei Masai Turkana, a causa dell’inarrestabile processo di globalizzazione che ha investito l’epoca
attuale. Dalle immagini emerge cosí l’essenziale fragilità di un mondo e di una cultura che trovano
espressione nelle abitazioni, nelle vesti, negli ornamenti, negli atteggiamenti degli individui. Mentre tali
immagini ci affascinano per la densità del loro significato, percepiamo anche la loro fatale provvisorietà. Va
riconosciuta ad Asquer la capacità di comunicare emozioni in maniera diretta, senza commenti impliciti,
lasciando che ciascuno possa reagire, secondo la sua natura e la sua sensibilità, agli stimoli complessi che
nascono da uno sguardo intelligente e attento: nella loro apparente semplicità, le sue foto costituiscono una
testimonianza di indubbio rigore”.
Con TURKANA, inaugurata in contemporanea con MIA Milan Image Art Fair, si apre un nuovo spazio
dedicato all’arte e al design, l’atelier milanese /A (slash a) di Fiammetta Vanelli, giovane e dinamica
imprenditrice toscana legata al mondo dell’arte per tradizione di famiglia: “Per storia e formazione sono
stata da sempre vicina al mondo dell’arte. La mia famiglia lavora il marmo fin dai primi dell’800 in una città,
Carrara, che vanta una tradizione millenaria nell’estrazione del marmo e una cultura importante di
lavorazione artistica e artigiana. Io stessa seguo nel mio laboratorio giovani scultori che esprimono la propria
arte con questo nobile materiale e nella galleria di Statuaria Arte espongo le loro opere. Ma è grazie a
Domitilla, una cara amica d’infanzia recentemente ritrovata che mi ha fatto conoscere un mondo nuovo, la
fotografia, che con grande piacere inizio un nuovo percorso artistico”.
Parte del ricavato dalla vendita dei cataloghi sarà devoluto a Ecpat - End Child Prostitution Pornografhy and
Trafficking (www.ecpat.it)
press
contact:
GWEP
public&media
relations
|
Guendalina
Perelli
|
023491782
-‐
329/9388286
|
guendalina@gwep.it
/A (slash a) - Via Friuli, 26/a – 20135 Milano, un progetto di
Statuaria Arte srl | via ilice 15 | 54033 nazzano – carrara (ms) | tel +39 0585 846300
DOMITILLA ASQUER
Architetto e autore indipendente, nata a Milano nel 1969 dove frequenta i corsi di Architettura al Politecnico
con indirizzo Disegno Industriale. Nel 1995 vince una borsa di studi Erasmus che le permette di trascorrere
un anno a Parigi all’Ecole Nazionale de Creation Industrielle “Les Ateliers”. Tornata a Milano, nel giugno del
1996, le sue foto figurano nell’esposizione “Le regole del gioco”, all’interno della facoltà. Viaggia soprattutto
in Oriente e la fotografia diviene la ragione principale dei suoi spostamenti. Nell’ottobre del 1996 si
trasferisce a Roma. Nel marzo 2000, le viene proposto un viaggio in Kenia come fotografa ufficiale per
l’organizzazione non governativa Aicos, alla quale segue la sua prima personale, a Milano. Consegue la
laurea in Progettazione alla Sapienza di Roma e diventa membro dell’ordine degli Architetti. Continua a
viaggiare in Sud America (Colombia, Venezuela, Cuba, Messico, Guatemala), Asia (Cina, Indonesia,
Birmania, Nepal, Thailandia, Sri Lanka, India, Filippine) e Africa (Marocco, Tunisia, Eritrea, Tanzania, Sud
Africa, Zambia, Malawi, e di nuovo Kenia) praticando parallelamente l’attività di fotografa e di architetto e
collaborando con studi di progettazione d’interni. Dal 2009, si occupa prevalentemente di fotografia e di
design.
Tra i suoi estimatori, David Furnish e sir Elton John.
ESPOSIZIONI
- 2010 “100 immagini 100 viaggi”, Associazione giapponese TOKAGHE, Firenze
- 2005 “Zoo”, Galleria AKA Via del Pellegrino, Roma
- 2005 “Key West”, TAD concept store Via del Babuino, Roma
- 2004 “Oriented”, TAD concept store Via del Babuino, Roma
- 2004 “Jam Session” collettiva, Spazioinmostra Via Cagnola, Milano
- 2003 “Immagini in Oriente”, spazio espositivo “secondopiano” Hoepli, Milano
- 2001 “Immagini di vita tra Asia e Africa”, Spazio MG Via Galvani, Roma
- 2000 “Kiwuli Project”, ONG “Aicos” Casa degli Atellani, Milano
- 2000 ”Myanmar view”, Spazio Lebowsky Corso Vittorio Emanuele, Roma
- 1995 “Le regole del gioco”, Politecnico di Milano con Piero Pozzi, Milano
www.domitillaasquer.com
10
maggio 2011
Domitilla Asquer – Turkana
Dal 10 al 22 maggio 2011
fotografia
Location
/ A (SLASH A)
Milano, Via Friuli, 26a, (Milano)
Milano, Via Friuli, 26a, (Milano)
Vernissage
10 Maggio 2011, ore 18
Autore