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Guido Marchesi – E i suoi rinoceronti
Presentare Guido non è facile. Un profilo biografico – critico, corredato da luogo e data di nascita, studi, curriculum, ecc., verrebbe bocciato da lui senza pietà.
Sarà perché alle parole predilige i fatti, …..
Maria Francesca Febo
Comunicato stampa
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GUIDO MARCHESI E I SUOI “RINOCERONTI”
Nell’esposizione alla Galleria Spazio 6 di Verona, della produzione di Guido Marchesi è presente la serie “Rinoceronti” , costituita da dipinti tutti olio su tela, molti dei quali di grandi dimensioni (120x100)
PERCHÈ I RINOCERONTI? E PERCHÈ NO?
Questa domanda, seguita dalla relativa, tranchant (aggettivo che a Guido non piace…), risposta, viene rivolta spesso all’autore ed è anche il titolo dell’esposizione.
Partendo dalla considerazione che tutti i quadri, di qualunque serie si parli, sono autoritratti, i Rinoceronti in qualche modo sono i più somiglianti: corazza impenetrabile, sguardo imperscrutabile, una apparente mitezza che può trasformarsi in una forza devastante, pronta alla difesa come all’offesa, se c’è bisogno. Questi Rinoceronti hanno “facce”, non “musi”.
Presentare Guido non è facile. Un profilo biografico - critico, corredato da luogo e data di nascita, studi, curriculum, ecc., verrebbe bocciato da lui senza pietà.
Sarà perché alle parole predilige i fatti, con il passare del tempo ha finito col sentirsi molto più pittore che “Artista”, termine che suscita in lui come minimo una certa diffidenza.
Di sé dice:” Io non faccio arte. Se mi capita, è del tutto involontario” e in questa frase riassume il suo atteggiamento distaccato nei confronti di un mondo di cui non ha subito né le regole né i condizionamenti.
Dice anche:” Che importanza ha quante mostre ho fatto in passato e quali critici hanno scritto qualcosa su di me. Ogni mia nuova mostra è importante e i miei quadri… piacciono o non piacciono, per le emozioni che possono suscitare, non perché il critico ne ha parlato bene o perché c’è la mia firma, tant’è vero che li firmo solo su richiesta. I quadri che dipingo nascono esclusivamente per mio puro piacere, o per bisogno… non so. Quando “scendono” dal cavalletto per essere appesi a un muro, a me non servono più. Hanno terminato la loro funzione ludica o terapeutica per diventare oggetti d’arredamento ed avere così una funzione puramente estetica.”.
Un personaggio, insomma, ruvido proprio come la pelle del Rinoceronte
A cura di Maria Francesca Febo, curatrice della Galleria d’Arte Marchesi, via Vignatagliata 41 a Ferrara.
Nell’esposizione alla Galleria Spazio 6 di Verona, della produzione di Guido Marchesi è presente la serie “Rinoceronti” , costituita da dipinti tutti olio su tela, molti dei quali di grandi dimensioni (120x100)
PERCHÈ I RINOCERONTI? E PERCHÈ NO?
Questa domanda, seguita dalla relativa, tranchant (aggettivo che a Guido non piace…), risposta, viene rivolta spesso all’autore ed è anche il titolo dell’esposizione.
Partendo dalla considerazione che tutti i quadri, di qualunque serie si parli, sono autoritratti, i Rinoceronti in qualche modo sono i più somiglianti: corazza impenetrabile, sguardo imperscrutabile, una apparente mitezza che può trasformarsi in una forza devastante, pronta alla difesa come all’offesa, se c’è bisogno. Questi Rinoceronti hanno “facce”, non “musi”.
Presentare Guido non è facile. Un profilo biografico - critico, corredato da luogo e data di nascita, studi, curriculum, ecc., verrebbe bocciato da lui senza pietà.
Sarà perché alle parole predilige i fatti, con il passare del tempo ha finito col sentirsi molto più pittore che “Artista”, termine che suscita in lui come minimo una certa diffidenza.
Di sé dice:” Io non faccio arte. Se mi capita, è del tutto involontario” e in questa frase riassume il suo atteggiamento distaccato nei confronti di un mondo di cui non ha subito né le regole né i condizionamenti.
Dice anche:” Che importanza ha quante mostre ho fatto in passato e quali critici hanno scritto qualcosa su di me. Ogni mia nuova mostra è importante e i miei quadri… piacciono o non piacciono, per le emozioni che possono suscitare, non perché il critico ne ha parlato bene o perché c’è la mia firma, tant’è vero che li firmo solo su richiesta. I quadri che dipingo nascono esclusivamente per mio puro piacere, o per bisogno… non so. Quando “scendono” dal cavalletto per essere appesi a un muro, a me non servono più. Hanno terminato la loro funzione ludica o terapeutica per diventare oggetti d’arredamento ed avere così una funzione puramente estetica.”.
Un personaggio, insomma, ruvido proprio come la pelle del Rinoceronte
A cura di Maria Francesca Febo, curatrice della Galleria d’Arte Marchesi, via Vignatagliata 41 a Ferrara.
28
aprile 2011
Guido Marchesi – E i suoi rinoceronti
Dal 28 aprile al 15 maggio 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO 6
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Verona, Via Santa Maria In Organo, 6, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 17,00-20,00
Vernissage
28 Aprile 2011, ore 18,00
Autore
Curatore