In pieno centro di Milano (Via Saffi 7), a pochi passi dal Cenacolo Vinciano, Officine Saffi è l’unica galleria in Italia interamente dedicata alla ceramica. Inaugurata il 5 maggio 2011, si propone di colmare il vuoto di attenzione nei confronti di un’arte generalmente trascurata dal panorama espositivo nazionale, recuperando il duplice significato dell’oggetto ceramico: opera d’arte da collezionare e strumento del vivere quotidiano.

“Ho sempre ritenuto riduttivo definire la ceramica arte minore”, spiega Laura Borghi, proprietaria della galleria: “per questo ho voluto regalarle uno spazio esclusivo in una città che da sempre anticipa le tendenze in ogni campo.”

Nata con una vocazione internazionale, Officine Saffi si pone come traguardo di aumentare la visibilità degli artisti italiani all’estero e far conoscere i più valenti ceramisti internazionali nel nostro paese.

Centocinquanta metri quadrati, affacciati sul cortile di un elegante palazzo di inizio Novecento, dove una sapiente opera di recupero architettonico ha fatto rivivere gli ampi volumi di un’ex-officina meccanica, con un allestimento minimalista e un’ottima illuminazione naturale, offrono l’ambientazione ideale per le opere, manufatti di terra e fuoco che hanno radici profonde nelle culture di tutto il mondo.

Le Officine Saffi non è solo uno spazio espositivo. La sua unicità nel panorama italiano e internazionale consiste anche nel connubio tra la galleria, la redazione di una rivista – La Ceramica in Italia e nel Mondo, unica pubblicazione in Italia esclusivamente dedicata all’arte ceramica - e l’allestimento di un laboratorio di ceramica completo di torni e forni per le alte temperature, dove gli artisti ospitati durante le mostre saranno anche invitati a organizzare performance, workshop e seminari con il coinvolgimento di collezionisti, estimatori e appassionati.

OPEN TO ART
Dalle pentole di Riccardo Biavati, che sembrano uscire direttamente da una favola, alle oniriche installazioni scultoree di Martha Pachon Rodriguez. Dalle bianche porcellane traslucide di Arnold Annen alle personali interpretazioni del Naked Raku di David Roberts. Dalle superfici texturizzate di Guido De Zan alle figure in volo di Mariano Fuga, alle terrecotte che coniugano tradizioni antiche e moderne di Nicola Tripodi.

Sono solo alcune delle suggestioni di Open to Art, la collettiva di sette ceramisti inaugurata il 5 maggio 2011 alle Officine Saffi, prima e unica galleria in Italia interamente dedicata all’arte ceramica. Le quarantacinque opere in mostra, selezionate da Laura Borghi, proprietaria della galleria e curatrice della mostra, offrono un percorso variegato tra materiali di base - argille, terraglie, gres, porcellane – tecniche di modellazione – colombino, lastre, tornio - tipi di cottura – bassa e alta temperatura, raku, cottura in riduzione - smalti e coloranti, provenienti sia dal commercio sia dalla sperimentazione individuale, per raccontare al pubblico il meglio dell’arte ceramica di tutto il mondo.

La collettiva Open to Art, aperta fino al 31 luglio, si svolge con il contributo della Banca Euromobiliare di Milano, un Istituto di credito da sempre vicino all’arte e a coloro che la realizzano.

DICONO DI NOI
“Plasmare la terra è uno dei primi gesti dell’uomo. Lo ha imparato direttamente da Dio, che plasmando la terra fece lui. Poi di strada ne abbiamo fatta tanta, in mezzo ai fiumi – Mesopothamos – settemila anni fa abbiamo imparato a far girare la terra su una ruota, poi abbiamo applicato la ruota al carro, abbiamo ripreso la doppia ruota del carro e abbiamo inventato il tornio. Così è nato il vaso, e ancora oggi così lo si fa”. Philippe Daverio

“In questo momento storico, dominato dalla globalizzazione, fondamentale riportare in auge le unicità nella diversità: il saper fare è un importante volano culturale che genera economia e lavoro. La ceramica è un lavoro antico e moderno per i nostri giovani e per coloro che affidano a mente e mani il loro futuro”.” Salvatore Carrubba