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de Romanis | Marini | Pennacchi – Dalla terra alla luna
Un’occasione importante, più unica che rara, per vedere i tre artisti veliterni, insieme, vis a vis, in un confronto singolare quanto entusiasmante sul tema del ‘viaggio’.
Comunicato stampa
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Sabato 16 aprile alle ore 18 presso la Velart di Piazza Caduti sul lavoro a Velletri si inaugura la mostra “Dalla terra alla luna” a cura di Silvia Sfrecola Romani con opere di Agostino de Romanis, Claudio Marini e Vincenzo Pennacchi. Un’occasione importante, più unica che rara, per vedere i tre artisti veliterni, insieme, vis a vis, in un confronto singolare quanto entusiasmante sul tema del ‘viaggio’.
“Pare sia stato Luciano di Samosata tra i primi ad immaginare un viaggio sulla luna. Chi non ricorda il povero Astolfo spedito da Ariosto a caccia del senno perduto di Orlando? E poi Keplero, che, in uno straordinario rovesciamento di prospettiva con una terra vista dalla luna, ci manda Duracoto, un ragazzino figlio di una strega. Di una cintura di ampolle piene di rugiada si serve invece Cyrano (de Bergerac) che, sbarcato sulla luna, viene scambiato per uno struzzo e messo in gabbia. Storie di viaggi prima che di arrivi, di percorsi prima che di approdi, come quello fantastico di Nicholl, Barbicane e Michel Ardan novelli astronauti protagonisti del racconto di Verne, come quello – vero - di Agostino De Romanis, quello – beffardo - di Claudio Marini e quello – mentale - di Vincenzo Pennacchi. I tre artisti veliterni si sono messi in gioco per raccontare e raccontarsi attraverso il proprio personalissimo viaggio verso un sogno: De Romanis, con imperturbabile equilibrio e pittorica saggezza, narra storie di magia e mistero, costruite su enigmatiche relazioni tra terra e cielo, tra numeri e cosmo, tra matematica e cromatismo viscerale, sonoro, primigenio. Claudio Marini, con la ‘solita’ sottile, beffarda, intelligente quanto inossidabile ironia, parte dalla celeberrima prima impronta sulla luna di Armstrong per farla diventare una sorta di sigla, di logo, come i marchi a fuoco sui sederi dei cavalli e quindi, paradossalmente, svuotarla di significato. Vincenzo Pennacchi preferisce concentrarsi sulla spasmodica preparazione del viaggio e, come il più attento dei navigatori, predispone nei minimi dettagli ogni cosa, mettendo freneticamente a punto, prima di partire, una serie di dettagliatissime “mappe”. Poco importa che siano mentali o reali, visionarie o geographically correct. A lui servono così.”
“Pare sia stato Luciano di Samosata tra i primi ad immaginare un viaggio sulla luna. Chi non ricorda il povero Astolfo spedito da Ariosto a caccia del senno perduto di Orlando? E poi Keplero, che, in uno straordinario rovesciamento di prospettiva con una terra vista dalla luna, ci manda Duracoto, un ragazzino figlio di una strega. Di una cintura di ampolle piene di rugiada si serve invece Cyrano (de Bergerac) che, sbarcato sulla luna, viene scambiato per uno struzzo e messo in gabbia. Storie di viaggi prima che di arrivi, di percorsi prima che di approdi, come quello fantastico di Nicholl, Barbicane e Michel Ardan novelli astronauti protagonisti del racconto di Verne, come quello – vero - di Agostino De Romanis, quello – beffardo - di Claudio Marini e quello – mentale - di Vincenzo Pennacchi. I tre artisti veliterni si sono messi in gioco per raccontare e raccontarsi attraverso il proprio personalissimo viaggio verso un sogno: De Romanis, con imperturbabile equilibrio e pittorica saggezza, narra storie di magia e mistero, costruite su enigmatiche relazioni tra terra e cielo, tra numeri e cosmo, tra matematica e cromatismo viscerale, sonoro, primigenio. Claudio Marini, con la ‘solita’ sottile, beffarda, intelligente quanto inossidabile ironia, parte dalla celeberrima prima impronta sulla luna di Armstrong per farla diventare una sorta di sigla, di logo, come i marchi a fuoco sui sederi dei cavalli e quindi, paradossalmente, svuotarla di significato. Vincenzo Pennacchi preferisce concentrarsi sulla spasmodica preparazione del viaggio e, come il più attento dei navigatori, predispone nei minimi dettagli ogni cosa, mettendo freneticamente a punto, prima di partire, una serie di dettagliatissime “mappe”. Poco importa che siano mentali o reali, visionarie o geographically correct. A lui servono così.”
16
aprile 2011
de Romanis | Marini | Pennacchi – Dalla terra alla luna
Dal 16 aprile al 07 maggio 2011
arte contemporanea
Location
VELART
Velletri, Piazza Caduti Sul Lavoro, (Roma)
Velletri, Piazza Caduti Sul Lavoro, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni 9:00_13:00 e 16:30_20:00
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 18
Autore
Curatore