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Architettura per pochi architettura per tutti
conferenza di Mario Cucinella, Reena Tiwari, Riccardo Vannucci. Modera Riccardo Balbo
Comunicato stampa
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PER UN VIVERE ECO-DEMOCRATICO
Gli appuntamenti della Fondazione OAT a Biennale Democrazia 2011
Architettura per pochi, architettura per tutti
sabato 16 aprile ore 14.30, Sala Intesa Sanpaolo, via Santa Teresa 3
conferenza di Mario Cucinella, Reena Tiwari, Riccardo Vannucci. Modera Riccardo Balbo
Il processo democratico si può esercitare attraverso la partecipazione alla progettazione e alla costruzione dell’edificio, in modo che l’architettura, da prodotto del singolo, possa tradursi in un oggetto collettivo.
Che cosa può fare l’architettura per promuovere la democrazia?
Il coinvolgimento della cittadinanza è una prima risposta. Secondo Reena Tiwari, l’architetto ha responsabilità nella separazione tra gli abitanti e l’ambiente costruito che essi vivono quotidianamente e nel processo d’indebolimento del senso di appartenenza di chi abita una casa, un quartiere, una città. L’architetto ha il dovere di coinvolgere nel processo decisionale tutti i cittadini, incluse le comunità più marginalizzate, per dar vita a uno spazio urbano negoziato, invece che territorio di conflitto tra gruppi diversi. È compito del progettista identificare le opportunità specifiche dei contesti utilizzando e valorizzando le risorse e le abilità locali, sviluppando una forma di “artigianato urbano”; ciò incoraggia la creatività dei fruitori che sono portati così a reclamare il proprio spazio nella città ed è un ingrediente fondamentale per creare città di successo.
Mario Cucinella mette in luce come il tema del rapporto tra architettura e democrazia passi inoltre attraverso il sistema delle regole, nelle modalità con cui si costruiscono gli edifici, in quelle di affidamento dei progetti, nelle gare dove troppo spesso manca la trasparenza che una democrazia richiede. La democrazia si esercita attraverso azioni microscopiche, attraverso regole politiche attente e corrispondenti alla visione del tempo, dove al centro ci sono i cittadini e la qualità della loro vita. I grandi temi ambientali legati profondamente all’architettura, sono la nuova frontiera di una vera democrazia per una altrettanto vera architettura per tutti, in cui non solo l’edificio o il quartiere, ma la qualità nascosta produce un beneficio collettivo.
Riccardo Vannucci tuttavia sottolinea le difficoltà che incontra l’architettura nel veicolare valori democratici, a causa di un processo di progressiva marginalizzazione dell’architetto quale soggetto economico e quindi culturale, sociale e politico in atto nella società contemporanea. L’architettura può svolgere un ruolo importante nel promuovere la democrazia, ma non da sola. Attraverso la progettazione del Centre pour le Bien etre des Femmes a Ouagadougou in Burkina Faso (CBF), ad esempio, si è cercato di portare un segno di rottura, costruendo uno spazio pubblico e condiviso. Ma gli effetti positivi in termini di acquisizione di nuovi diritti da parte della cittadinanza sono stati determinati soprattutto dalla funzione sociale assolta dall’edificio.
Biografie
Mario Cucinella fondatore dello studio Mario Cucinella Architects a Parigi nel 1992 e a
Bologna nel 1999, si interessa in particolare dei temi dell’energia e dell’impatto ambientale degli edifici, oltre che di design industriale e ricerca tecnologica. Tra i progetti realizzati più significativi: il Sino-Italian Ecological and Energy efficient Building, Pechino-Cina e la nuova Sede del Comune di Bologna.
Reena Tiwari, urbanista di origini indiane, ha portato avanti progetti abitativi di edilizia a basso costo; nelle sue ricerche si occupa di sostenibilità sociale con particolare attenzione alla situazione dei senzatetto. Attualmente opera in Australia, dove insegna al Curtin University of Tecnology Perth; ha sviluppato un’indagine comparata tra India e Australia per mettere in luce necessità, stili di vita, bisogni di identità e di cambiamento diffusi nelle comunità marginalizzate.
Riccardo Vannucci, architetto, vive e lavora a Roma. Dopo una lunga esperienza di free-lance a cavallo tra design, ingegneria e management in Italia, Medio Oriente e Africa, ha costituito nel 2006 FAREstudio, il cui primo prodotto concreto è stato il CBF, Centre pour le Bien-être des Femmes et la prévention des mutilations génitales féminines, a Ouagadougou nel 2008, selezionato tra i diciannove finalisti dell’Aga Khan Award 2010.
Gli appuntamenti della Fondazione OAT a Biennale Democrazia 2011
Architettura per pochi, architettura per tutti
sabato 16 aprile ore 14.30, Sala Intesa Sanpaolo, via Santa Teresa 3
conferenza di Mario Cucinella, Reena Tiwari, Riccardo Vannucci. Modera Riccardo Balbo
Il processo democratico si può esercitare attraverso la partecipazione alla progettazione e alla costruzione dell’edificio, in modo che l’architettura, da prodotto del singolo, possa tradursi in un oggetto collettivo.
Che cosa può fare l’architettura per promuovere la democrazia?
Il coinvolgimento della cittadinanza è una prima risposta. Secondo Reena Tiwari, l’architetto ha responsabilità nella separazione tra gli abitanti e l’ambiente costruito che essi vivono quotidianamente e nel processo d’indebolimento del senso di appartenenza di chi abita una casa, un quartiere, una città. L’architetto ha il dovere di coinvolgere nel processo decisionale tutti i cittadini, incluse le comunità più marginalizzate, per dar vita a uno spazio urbano negoziato, invece che territorio di conflitto tra gruppi diversi. È compito del progettista identificare le opportunità specifiche dei contesti utilizzando e valorizzando le risorse e le abilità locali, sviluppando una forma di “artigianato urbano”; ciò incoraggia la creatività dei fruitori che sono portati così a reclamare il proprio spazio nella città ed è un ingrediente fondamentale per creare città di successo.
Mario Cucinella mette in luce come il tema del rapporto tra architettura e democrazia passi inoltre attraverso il sistema delle regole, nelle modalità con cui si costruiscono gli edifici, in quelle di affidamento dei progetti, nelle gare dove troppo spesso manca la trasparenza che una democrazia richiede. La democrazia si esercita attraverso azioni microscopiche, attraverso regole politiche attente e corrispondenti alla visione del tempo, dove al centro ci sono i cittadini e la qualità della loro vita. I grandi temi ambientali legati profondamente all’architettura, sono la nuova frontiera di una vera democrazia per una altrettanto vera architettura per tutti, in cui non solo l’edificio o il quartiere, ma la qualità nascosta produce un beneficio collettivo.
Riccardo Vannucci tuttavia sottolinea le difficoltà che incontra l’architettura nel veicolare valori democratici, a causa di un processo di progressiva marginalizzazione dell’architetto quale soggetto economico e quindi culturale, sociale e politico in atto nella società contemporanea. L’architettura può svolgere un ruolo importante nel promuovere la democrazia, ma non da sola. Attraverso la progettazione del Centre pour le Bien etre des Femmes a Ouagadougou in Burkina Faso (CBF), ad esempio, si è cercato di portare un segno di rottura, costruendo uno spazio pubblico e condiviso. Ma gli effetti positivi in termini di acquisizione di nuovi diritti da parte della cittadinanza sono stati determinati soprattutto dalla funzione sociale assolta dall’edificio.
Biografie
Mario Cucinella fondatore dello studio Mario Cucinella Architects a Parigi nel 1992 e a
Bologna nel 1999, si interessa in particolare dei temi dell’energia e dell’impatto ambientale degli edifici, oltre che di design industriale e ricerca tecnologica. Tra i progetti realizzati più significativi: il Sino-Italian Ecological and Energy efficient Building, Pechino-Cina e la nuova Sede del Comune di Bologna.
Reena Tiwari, urbanista di origini indiane, ha portato avanti progetti abitativi di edilizia a basso costo; nelle sue ricerche si occupa di sostenibilità sociale con particolare attenzione alla situazione dei senzatetto. Attualmente opera in Australia, dove insegna al Curtin University of Tecnology Perth; ha sviluppato un’indagine comparata tra India e Australia per mettere in luce necessità, stili di vita, bisogni di identità e di cambiamento diffusi nelle comunità marginalizzate.
Riccardo Vannucci, architetto, vive e lavora a Roma. Dopo una lunga esperienza di free-lance a cavallo tra design, ingegneria e management in Italia, Medio Oriente e Africa, ha costituito nel 2006 FAREstudio, il cui primo prodotto concreto è stato il CBF, Centre pour le Bien-être des Femmes et la prévention des mutilations génitales féminines, a Ouagadougou nel 2008, selezionato tra i diciannove finalisti dell’Aga Khan Award 2010.
16
aprile 2011
Architettura per pochi architettura per tutti
16 aprile 2011
incontro - conferenza
Location
INTESA SANPAOLO – VIA SANTA TERESA
Torino, Via Santa Teresa, 1/g, (Torino)
Torino, Via Santa Teresa, 1/g, (Torino)
Biglietti
Si ricorda che per accedere agli appuntamenti organizzati dalla Fondazione Ordine Architetti di Torino all'interno della cornice di Biennale Democrazia, dopo essersi accreditati all'indirizzo web http://biennaledemocrazia.it/area-stampa/accredito/, è neccessario prenotare e ritirare il biglietto d'accesso contattando l'ufficio stampa di Biennale Democrazia
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 14.30, Sala Intesa Sanpaolo
Sito web
biennaledemocrazia.it/area-stampa/accredito/
Autore
Curatore