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Giorgio Rubbio – Infected Flowers
I quadri in mostra, coerenti per tecnica (matita, colore a olio, collage e acquerello su cartoncino) si
snodano attorno al rapporto tra l’essere umano – un fascio di moltitudini – e la bellezza, la natura
intesa come mondo esterno all’uomo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giorgio Rubbio nasce a Torino nel 1980.
Dopo gli studi di Grafica all’Istituto Steiner (aspetto formativo che avrà una certa influenza nella
sua opera) entra all’Accademia Albertina di Torino dove si laurea a pieni voti risultando migliore
concorrente della mostra “Nuovi arrivi”. Segue un periodo formativo a Berlino, dove entra in
contatto con il “mestiere” e stringe rapporti con artisti internazionali e galleristi.
Segue una serie di mostre in varie città d’Italia, tra cui la recente “Una docile esistenza”, tenutasi
nel 2010 a Modena presso SanSalvatore Art Project.
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infected flowers
Giorgio Rubbio è definibile esclusivamente come artista tout court.
La sua personalità non è infatti contenibile in una determinata forma espressiva, nonostante il
disegno figurativo rappresenti l’aspetto quantitativamente più importante della sua produzione.
“Vago svanendo”, il titolo di una canzone di John De Leo, ex membro del gruppo musicale
Quintorigo, riassume efficacemente il senso dell’intera opera di Rubbio.
L’Uomo/Artista c’è, vive, respira, annusa, conosce, si permea di bellezza e di infinito, ma più
assorbe la grandezza più si scioglie in essa divenendo un’infinitesima parte del tutto.
Svanendo appunto. Come i suoi disegni, fortemente figurativi, concreti e solidamente progettati, ma
allo stesso tempo esili, diafani, leggeri fino alla dissolvenza, trasparenti. In altre parole,
essenzialmente antivisivi.
I quadri in mostra, coerenti per tecnica (matita, colore a olio, collage e acquerello su cartoncino) si
snodano attorno al rapporto tra l’essere umano - un fascio di moltitudini - e la bellezza, la natura
intesa come mondo esterno all’uomo. L’aspetto naturale è una costante delle opere di Rubbio:
animali, fogliame e elementi floreali ora subiscono la violenza dell’uomo, ora lo compenetrano
come i germogli che nascono dai tagli sui corpi della figura umana. Tagli come elementi di contatto
tra Uomo e Mondo, ariose aperture verso l’esterno e porte sguarnite verso il proprio essere, canali
aperti per batteri metafisici.
La Natura per Rubbio è davvero Madre e Matrigna, allo stesso tempo terapia e parassita per un
Uomo quasi annichilito di fronte all’Infinito.
Paolo Patrito
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POLIStyles hot&cool
polistyles.blogspot.com
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Dopo gli studi di Grafica all’Istituto Steiner (aspetto formativo che avrà una certa influenza nella
sua opera) entra all’Accademia Albertina di Torino dove si laurea a pieni voti risultando migliore
concorrente della mostra “Nuovi arrivi”. Segue un periodo formativo a Berlino, dove entra in
contatto con il “mestiere” e stringe rapporti con artisti internazionali e galleristi.
Segue una serie di mostre in varie città d’Italia, tra cui la recente “Una docile esistenza”, tenutasi
nel 2010 a Modena presso SanSalvatore Art Project.
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infected flowers
Giorgio Rubbio è definibile esclusivamente come artista tout court.
La sua personalità non è infatti contenibile in una determinata forma espressiva, nonostante il
disegno figurativo rappresenti l’aspetto quantitativamente più importante della sua produzione.
“Vago svanendo”, il titolo di una canzone di John De Leo, ex membro del gruppo musicale
Quintorigo, riassume efficacemente il senso dell’intera opera di Rubbio.
L’Uomo/Artista c’è, vive, respira, annusa, conosce, si permea di bellezza e di infinito, ma più
assorbe la grandezza più si scioglie in essa divenendo un’infinitesima parte del tutto.
Svanendo appunto. Come i suoi disegni, fortemente figurativi, concreti e solidamente progettati, ma
allo stesso tempo esili, diafani, leggeri fino alla dissolvenza, trasparenti. In altre parole,
essenzialmente antivisivi.
I quadri in mostra, coerenti per tecnica (matita, colore a olio, collage e acquerello su cartoncino) si
snodano attorno al rapporto tra l’essere umano - un fascio di moltitudini - e la bellezza, la natura
intesa come mondo esterno all’uomo. L’aspetto naturale è una costante delle opere di Rubbio:
animali, fogliame e elementi floreali ora subiscono la violenza dell’uomo, ora lo compenetrano
come i germogli che nascono dai tagli sui corpi della figura umana. Tagli come elementi di contatto
tra Uomo e Mondo, ariose aperture verso l’esterno e porte sguarnite verso il proprio essere, canali
aperti per batteri metafisici.
La Natura per Rubbio è davvero Madre e Matrigna, allo stesso tempo terapia e parassita per un
Uomo quasi annichilito di fronte all’Infinito.
Paolo Patrito
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polistyles.blogspot.com
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14
aprile 2011
Giorgio Rubbio – Infected Flowers
Dal 14 aprile al 05 maggio 2011
arte contemporanea
Location
MUTABILIS
Torino, Via Dei Mille, 25/c, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 25/c, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 19,30.
Il sabato dalle 10,30 alle 13,00.
Chiuso domenica e lunedì.
Vernissage
14 Aprile 2011, ore 18.30
Sito web
www.giorgiorubbio.com
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