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Giorgio Vigna – Altrove
Una mostra di Giorgio Vigna, a Roma dopo importanti esposizioni personali ospitate da istituzioni internazionali.
Comunicato stampa
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STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare ALTROVE, una mostra di Giorgio Vigna, a Roma dopo importanti esposizioni personali ospitate da istituzioni internazionali, tra cui, il Palazzo Fortuny a Venezia (2010), il Designmuseo di Helsinki (2007), il Museo di Villa Pignatelli di Napoli (2003), il Museo Correr di Venezia (2002) e il Museo d’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (1993).
Giorgio Vigna è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali.
Sperimenta le potenzialità della materia - vetro, rame e oro così come materiali poveri - ne asseconda la natura e ne esplora i limiti estremi, svelandone le possibilità nascoste e facendone perdere le coordinate di partenza.
Acqua, terra, fuoco, vento, ombra, luce, trasparenza, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, il macro e il microcosmo, convivono e collidono, definendosi e valorizzandosi per opposizione e contrasto.
La mostra ospita gruppi di opere che sintetizzano ed esemplificano differenti aspetti dell’attività dell’artista, come il lavoro realizzato per quest’occasione e che ne dà il titolo: Altrove crea una sospensione dello sguardo dell'artista sulla sua opera. È una forma circolare tonda di rame ossidato che ospita al suo interno una sfera di vetro trasparente, fluttuante nel buio, che imprigiona un cotisso argentato.
Sono gli accostamenti di materiali antinomici e la capacità nel dominarne i limiti formali a caratterizzare le sue creazioni, così come avviene nelle sculture della serie Geodi. Geodi sono strutture reticolari dall’apparenza organica e leggera, ma in realtà forti e resistenti, che evocano i Karesansui, i "giardini di pietra" giapponesi. Lo stato della materia è sviluppato nella serie Acqua, con strutture di rame che contengono il vetro per trasformare la solida trasparenza in illusione liquida.
In mostra anche due grandi lavori in carta, Cosmo e Pianeti, si presentano come finestre affacciate su una vita cosmica ricca e frammentata, frutto di una ventennale ricerca elaborata e sviluppata dall’artista con la sua personale tecnica di stampa dell'“acquatipo”, che fa dialogare acqua e inchiostro.
Una selezione di gioielli in metalli preziosi rievocano ed esplorano le strutture organiche, minerali e vegetali in relazione al corpo e ai suoi gesti.
Perno spaziale e temporale dell’esposizione è un alto Totem formato da sculture in forma di bracciali. Manifestazione dei percorsi indagati da Vigna negli ultimi venti anni di attività nei luoghi della materia, ciascuno è testimonianza di un diverso processo di trasformazione del metallo e degli elementi della natura.
Giorgio Vigna (Verona, 1955) vive e lavora a Milano.
Il suo lavoro è parte di collezioni pubbliche e private tra cui il Museum of Arts & Design e The Olnick and Spanu Collection di New York, l’Indianapolis Museum of Art di Indianapolis, il Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi di Torino e il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze.
Collabora da diversi anni con aziende internazionali come Venini e Ittala. Inoltre è intervenuto in attività di formazione alla facoltà di Design del Politecnico di Milano, alla NABA di Milano, all'Istituto Europeo di Design (IED) e alla Domus Academy.
Giorgio Vigna è un artista che si esprime attraverso molteplici mezzi, dalla scultura al gioiello, dal disegno all’installazione, creando forme capaci di mettere in risonanza la sua forza immaginativa con gli elementi della natura nei suoi aspetti primari e primordiali.
Sperimenta le potenzialità della materia - vetro, rame e oro così come materiali poveri - ne asseconda la natura e ne esplora i limiti estremi, svelandone le possibilità nascoste e facendone perdere le coordinate di partenza.
Acqua, terra, fuoco, vento, ombra, luce, trasparenza, sono elementi cardine della sua ricerca, in cui il naturale e l’artificiale, il macro e il microcosmo, convivono e collidono, definendosi e valorizzandosi per opposizione e contrasto.
La mostra ospita gruppi di opere che sintetizzano ed esemplificano differenti aspetti dell’attività dell’artista, come il lavoro realizzato per quest’occasione e che ne dà il titolo: Altrove crea una sospensione dello sguardo dell'artista sulla sua opera. È una forma circolare tonda di rame ossidato che ospita al suo interno una sfera di vetro trasparente, fluttuante nel buio, che imprigiona un cotisso argentato.
Sono gli accostamenti di materiali antinomici e la capacità nel dominarne i limiti formali a caratterizzare le sue creazioni, così come avviene nelle sculture della serie Geodi. Geodi sono strutture reticolari dall’apparenza organica e leggera, ma in realtà forti e resistenti, che evocano i Karesansui, i "giardini di pietra" giapponesi. Lo stato della materia è sviluppato nella serie Acqua, con strutture di rame che contengono il vetro per trasformare la solida trasparenza in illusione liquida.
In mostra anche due grandi lavori in carta, Cosmo e Pianeti, si presentano come finestre affacciate su una vita cosmica ricca e frammentata, frutto di una ventennale ricerca elaborata e sviluppata dall’artista con la sua personale tecnica di stampa dell'“acquatipo”, che fa dialogare acqua e inchiostro.
Una selezione di gioielli in metalli preziosi rievocano ed esplorano le strutture organiche, minerali e vegetali in relazione al corpo e ai suoi gesti.
Perno spaziale e temporale dell’esposizione è un alto Totem formato da sculture in forma di bracciali. Manifestazione dei percorsi indagati da Vigna negli ultimi venti anni di attività nei luoghi della materia, ciascuno è testimonianza di un diverso processo di trasformazione del metallo e degli elementi della natura.
Giorgio Vigna (Verona, 1955) vive e lavora a Milano.
Il suo lavoro è parte di collezioni pubbliche e private tra cui il Museum of Arts & Design e The Olnick and Spanu Collection di New York, l’Indianapolis Museum of Art di Indianapolis, il Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi di Torino e il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze.
Collabora da diversi anni con aziende internazionali come Venini e Ittala. Inoltre è intervenuto in attività di formazione alla facoltà di Design del Politecnico di Milano, alla NABA di Milano, all'Istituto Europeo di Design (IED) e alla Domus Academy.
19
aprile 2011
Giorgio Vigna – Altrove
Dal 19 aprile al 24 giugno 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO STEFANIA MISCETTI
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Roma, Via Delle Mantellate, 14, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16 - 20
Vernissage
19 Aprile 2011, dalle 18.30
Autore