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Margherita Pavesi Mazzoni – Pellegrina dell’onda d’oro
Questa prima mostra milanese presenta oltre 40 opere tra dipinti ad olio, ori, composizioni materiche, icone, grafiche a carboncino e tecnica mista.
Comunicato stampa
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Giovedì 7 aprile alle ore 20,00 si inaugurerà “Pellegrina dell’onda d’oro” mostra personale di Margherita Pavesi Mazzoni: per il pubblico milanese l’autentica scoperta di una personalità straordinaria e complessa, che ha sviluppato in estrema solitudine e isolamento un percorso espressivo di alto livello, con rara e sofferta autenticità esistenziale.
L’esposizione, aperta fino al 15 maggio, è promossa dalla Corsia dei Servi in collaborazione con Luoghi dell’Infinito, mensile di arte cultura e itinerari del quotidiano Avvenire, dalla Fondazione Crocevia e dalla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, Villa Clerici di Milano.
L’artista ha esposto in importanti rassegne: all’estero, a Lucerna e a Ottoberg in Svizzera; a Salbach in Austria; al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a Ginevra nel 2003; in Italia a Busto Arsizio nel 2006, a Montepulciano nel 2008, a Rovereto e i Presepi a Tesero nel 2009 e nel 2010, oltre alla Via Crucis realizzata per la Chiesa di S. Antonio a Reggiana.
Questa prima mostra milanese presenta oltre 40 opere tra dipinti ad olio, ori, composizioni materiche, icone, grafiche a carboncino e tecnica mista.
La presentazione della mostra e il catalogo sono a cura dei critici d’arte Giovanni Gazzaneo e Giuseppe Magini, con testimonianze di Ermes Ronchi, Enzo Bianchi, Mario Cossali e Graziano Manica.
Catalogo e Allestimento a cura di Edizioni Osiride di E. Setti & C. Rovereto
Coordinazione e Promozione: Lexart, Via Paolo Giovio 29, Milano - segreteria@lexart.it
Ufficio Stampa e Comunicazione: MaRoStudio tel. 02.45470429 www.marostudio.it - posta@marostudio.it
Buffet curato da WonderCook; Azienda Agricola Poliziano.
* * *
Margherita Pavesi Mazzoni, recentemente scomparsa all’età di 80 anni, nasce a Milano nel 1930. Nel 1961 incontra Aldo Carpi, allora direttore dell’Accademia di Brera, con cui matura la sua formazione artistica e che la presenta ad Aldo Salvadori, il suo secondo grande maestro. Nei primi anni ’70 frequenta a Firenze l’atélier di Pietro Parigi, grande maestro della xilografia. Si dedica inoltre alla tecnica dell’affresco. Nel 1973 si trasferisce a Montepulciano dove trascorre il resto della vita, sviluppando il percorso di fede che ben si evidenzia nei suoi lavori.
Margherita riposa nel cimitero di Monte Senario dove sono sepolti i sette laici, padri fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria.
L’artista attraverso la poesia, la pittura e la scultura, ha faticosamente vissuto e trasformato l’antico e sempre attuale “urlo” della donna esclusa, umiliata, mortificata (…“povera donna, piccola donna sei sempre una prigioniera…”) nella contemplazione della donna che “è pace, è energia solare, è portatrice di vita” e non più oggetto di perdizione e tentazione diabolica.
La travagliata vita di abbandoni e sofferenze (“Sterili. Sterili, vogliamo essere per non generare figli da far trucidare nelle vostre guerre”) ha raggiunto una finale ascesi mistica nell’ispirata ricerca e rappresentazione di “un segno di luce, un segno di speranza”.
La mostra era stata programmata nell’agosto dell’anno scorso da Margherita e Padre Ermes Ronchi, Priore della “Corsia Servi” di S. Carlo al Corso a Milano (dopo una commovente intervista realizzata nella primavera precedente per la rubrica “A sua immagine”, in onda tutti i sabato pomeriggio su RAI1) e costituisce un affettuoso omaggio all’artista scomparsa.
Il titolo emblematico “Pellegrina dell’onda d’oro” è tratto dalla “Autobiografia cromatica”, edizione numerata di 3 piccoli libri, realizzata poco prima della morte, con presentazione di Enzo Bianchi, Priore di Bose. Le tre cromie Nero, Bianco e Oro, sintetizzano i tre periodi della vita dell’artista: il Nero la giovinezza con tutti i suoi entusiasmi e le inevitabili sconfitte; il Bianco la maturità personale e artistica e l’Oro il traguardo di una diffusa spiritualità cosmica:
“Dal caos primordiale
il cuore umano
in struggente ricerca
di Dio e del suo io.
*****
Mi ponesti nel cuore
il sigillo di Entelechiele.
Da tumultuose acque
dove il Leviathan dimora
mi volesti pellegrina dell’onda d’oro.
*****
Pensa caro,
se fluendo sull’onda d’oro
scoprissimo che la nostra utopia
è divenuta vela
verso orizzonti infiniti.”
www.margheritapavesimazzoni.it
L’esposizione, aperta fino al 15 maggio, è promossa dalla Corsia dei Servi in collaborazione con Luoghi dell’Infinito, mensile di arte cultura e itinerari del quotidiano Avvenire, dalla Fondazione Crocevia e dalla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, Villa Clerici di Milano.
L’artista ha esposto in importanti rassegne: all’estero, a Lucerna e a Ottoberg in Svizzera; a Salbach in Austria; al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a Ginevra nel 2003; in Italia a Busto Arsizio nel 2006, a Montepulciano nel 2008, a Rovereto e i Presepi a Tesero nel 2009 e nel 2010, oltre alla Via Crucis realizzata per la Chiesa di S. Antonio a Reggiana.
Questa prima mostra milanese presenta oltre 40 opere tra dipinti ad olio, ori, composizioni materiche, icone, grafiche a carboncino e tecnica mista.
La presentazione della mostra e il catalogo sono a cura dei critici d’arte Giovanni Gazzaneo e Giuseppe Magini, con testimonianze di Ermes Ronchi, Enzo Bianchi, Mario Cossali e Graziano Manica.
Catalogo e Allestimento a cura di Edizioni Osiride di E. Setti & C. Rovereto
Coordinazione e Promozione: Lexart, Via Paolo Giovio 29, Milano - segreteria@lexart.it
Ufficio Stampa e Comunicazione: MaRoStudio tel. 02.45470429 www.marostudio.it - posta@marostudio.it
Buffet curato da WonderCook; Azienda Agricola Poliziano.
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Margherita Pavesi Mazzoni, recentemente scomparsa all’età di 80 anni, nasce a Milano nel 1930. Nel 1961 incontra Aldo Carpi, allora direttore dell’Accademia di Brera, con cui matura la sua formazione artistica e che la presenta ad Aldo Salvadori, il suo secondo grande maestro. Nei primi anni ’70 frequenta a Firenze l’atélier di Pietro Parigi, grande maestro della xilografia. Si dedica inoltre alla tecnica dell’affresco. Nel 1973 si trasferisce a Montepulciano dove trascorre il resto della vita, sviluppando il percorso di fede che ben si evidenzia nei suoi lavori.
Margherita riposa nel cimitero di Monte Senario dove sono sepolti i sette laici, padri fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria.
L’artista attraverso la poesia, la pittura e la scultura, ha faticosamente vissuto e trasformato l’antico e sempre attuale “urlo” della donna esclusa, umiliata, mortificata (…“povera donna, piccola donna sei sempre una prigioniera…”) nella contemplazione della donna che “è pace, è energia solare, è portatrice di vita” e non più oggetto di perdizione e tentazione diabolica.
La travagliata vita di abbandoni e sofferenze (“Sterili. Sterili, vogliamo essere per non generare figli da far trucidare nelle vostre guerre”) ha raggiunto una finale ascesi mistica nell’ispirata ricerca e rappresentazione di “un segno di luce, un segno di speranza”.
La mostra era stata programmata nell’agosto dell’anno scorso da Margherita e Padre Ermes Ronchi, Priore della “Corsia Servi” di S. Carlo al Corso a Milano (dopo una commovente intervista realizzata nella primavera precedente per la rubrica “A sua immagine”, in onda tutti i sabato pomeriggio su RAI1) e costituisce un affettuoso omaggio all’artista scomparsa.
Il titolo emblematico “Pellegrina dell’onda d’oro” è tratto dalla “Autobiografia cromatica”, edizione numerata di 3 piccoli libri, realizzata poco prima della morte, con presentazione di Enzo Bianchi, Priore di Bose. Le tre cromie Nero, Bianco e Oro, sintetizzano i tre periodi della vita dell’artista: il Nero la giovinezza con tutti i suoi entusiasmi e le inevitabili sconfitte; il Bianco la maturità personale e artistica e l’Oro il traguardo di una diffusa spiritualità cosmica:
“Dal caos primordiale
il cuore umano
in struggente ricerca
di Dio e del suo io.
*****
Mi ponesti nel cuore
il sigillo di Entelechiele.
Da tumultuose acque
dove il Leviathan dimora
mi volesti pellegrina dell’onda d’oro.
*****
Pensa caro,
se fluendo sull’onda d’oro
scoprissimo che la nostra utopia
è divenuta vela
verso orizzonti infiniti.”
www.margheritapavesimazzoni.it
07
aprile 2011
Margherita Pavesi Mazzoni – Pellegrina dell’onda d’oro
Dal 07 aprile al 15 maggio 2011
arte contemporanea
Location
BASILICA DI SAN CARLO AL CORSO
Milano, Piazza San Carlo, 1, (Milano)
Milano, Piazza San Carlo, 1, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-12 e 16-19
Vernissage
7 Aprile 2011, ore 20
Sito web
www.margheritapavesimazzoni.it
Autore