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Naturacultura – Snaturati
La perdita dell’equilibrio tra uomo natura, apre le porte a scenari in cui l’arte rappresenta le derive del presente, tra denuncia, constatazione, ribellione e immaginazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'Amministrazione Comunale di Cupra Marittima (Assessorato alla Cultura) e la Galleria Marconi, domenica 3 aprile alle 18.00, presentano il terzo appuntamento di Naturacultura, un percorso in tre collettive che si pone l'intento di osservare il controverso e affascinante legame tra arte, uomo e natura.
La terza tappa di Naturacultura, dal titolo Snaturati, presenta i lavori di Daniele Camaioni, Giulia Corradetti, Rocco Dubbini, maicol e mirco, Ivana Spinelli, Rita Soccio e Rita Vitali Rosati. A curare l’allestimento dell’evento e i testi della mostra è Gloria Gradassi.
Quinto appuntamento della rassegna Troppo! La Galleria Marconi esagera!, Naturacultura è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“La perdita dell’equilibrio tra uomo natura, apre le porte a scenari in cui l’arte rappresenta le derive del presente, tra denuncia, constatazione, ribellione e immaginazione. L’ambiente naturale, originario complemento della vita dell’uomo, ci è escluso e il sistema di produzione- mercificazione globale trasforma gesti semplici come il toccare la terra con le mani, camminare in un bosco, raccogliere le olive in merci da vendere con l’etichetta di esperienze-bio, un vero radical shock!
Per fortuna siamo anche pieni di contraddizioni e mentre sfruttiamo selvaggiamente il Pianeta decidiamo anche di volerlo curare. Bisogna sapere da che parte stare, qual è l’estremità migliore. Gli artisti in mostra, snaturati per condizione, osservano da posizioni differenti, ponendo la domanda o tentando soluzioni, consapevoli che il potere dell’arte è quello di comunicare ed intervenire in modo simbolico nella realtà. Difendono la natura come qualcosa di sacro, come energia originaria necessaria alla vita dell’uomo (Rocco Dubbini, Daniele Camaioni), denunciano la violenza dell’uomo nei confronti della natura (Rita Vitali Rosati, Rita Soccio), lanciano allarmi (Maicol e Mirco, Ivana Spinelli), o immaginano nuovi mondi per ricreare un’armonia tra natura e tecnologia (Giulia Corradetti).
Queste diverse visioni costituiscono un’importante testimonianza visiva e rievocano esperienze artistiche radicali e attive che in un momento di emergenza ecologica planetaria tornano ad essere attuali, a riprova che l’arte non finisce dentro l’opera”. (Gloria Gradassi)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010/2011 si intitola proprio Troppo! La Galleria Marconi esagera!, perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
La terza tappa di Naturacultura, dal titolo Snaturati, presenta i lavori di Daniele Camaioni, Giulia Corradetti, Rocco Dubbini, maicol e mirco, Ivana Spinelli, Rita Soccio e Rita Vitali Rosati. A curare l’allestimento dell’evento e i testi della mostra è Gloria Gradassi.
Quinto appuntamento della rassegna Troppo! La Galleria Marconi esagera!, Naturacultura è un invito a riflettere sul futuro della nostra specie, del nostro mondo e del nostro stile di vita. L'arte osserva la contemporaneità e dà voce e forma a speranze, paure, inquietudini e sogni. Lo sguardo di Naturacultura a tratti è limpido e a tratti onirico, non esiste un percorso unico né una verità assoluta, bensì mille percorsi possibili per ricreare un rapporto di rispetto e un domani sul nostro pianeta, che è anche l'unico che abbiamo a disposizione.
“La perdita dell’equilibrio tra uomo natura, apre le porte a scenari in cui l’arte rappresenta le derive del presente, tra denuncia, constatazione, ribellione e immaginazione. L’ambiente naturale, originario complemento della vita dell’uomo, ci è escluso e il sistema di produzione- mercificazione globale trasforma gesti semplici come il toccare la terra con le mani, camminare in un bosco, raccogliere le olive in merci da vendere con l’etichetta di esperienze-bio, un vero radical shock!
Per fortuna siamo anche pieni di contraddizioni e mentre sfruttiamo selvaggiamente il Pianeta decidiamo anche di volerlo curare. Bisogna sapere da che parte stare, qual è l’estremità migliore. Gli artisti in mostra, snaturati per condizione, osservano da posizioni differenti, ponendo la domanda o tentando soluzioni, consapevoli che il potere dell’arte è quello di comunicare ed intervenire in modo simbolico nella realtà. Difendono la natura come qualcosa di sacro, come energia originaria necessaria alla vita dell’uomo (Rocco Dubbini, Daniele Camaioni), denunciano la violenza dell’uomo nei confronti della natura (Rita Vitali Rosati, Rita Soccio), lanciano allarmi (Maicol e Mirco, Ivana Spinelli), o immaginano nuovi mondi per ricreare un’armonia tra natura e tecnologia (Giulia Corradetti).
Queste diverse visioni costituiscono un’importante testimonianza visiva e rievocano esperienze artistiche radicali e attive che in un momento di emergenza ecologica planetaria tornano ad essere attuali, a riprova che l’arte non finisce dentro l’opera”. (Gloria Gradassi)
Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010/2011 si intitola proprio Troppo! La Galleria Marconi esagera!, perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.
03
aprile 2011
Naturacultura – Snaturati
Dal 03 aprile al primo maggio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 16-20
Vernissage
3 Aprile 2011, ore 18.00
Autore
Curatore