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Rassegna1 – Tania Welz
L’artista ci presenta opere al confine tra arazzo e scultura, in un crossover tra antico e contemporaneo. Gli arazzi nascono da grandi tele di juta grezza con sovrapposizioni di stoffe pregiate sulle quali interviene pittoricamente
Comunicato stampa
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“Il suo linguaggio prende vita attraverso il materiale più resistente ed economico in termini di utilizzo e distribuzione , la juta. Grandi tele di juta grezza fanno da sfondo a creazioni realizzate attraverso stoffe intessute. Di fondamentale importanza il peso e le trasparenze dei materiali , la costante contrapposizione tra juta grezza e l’utilizzo di stoffe pregiate chiariscono molti aspetti dei soggetti da lei presentati. Tania Welz cattura emozioni, descrive stati d’animo e lo fa attraverso la materia. Se attraverso la forza e lo spessore della pennellata i grandi maestri sapevano rendere visibili certi moti interiori, la Welz lo fa attraverso l’uso delle masse che vengono lacerate, ricostruite, imbottite e combuste. I suoi arazzi sono soggetti a diversi cambiamenti di stato prima di essere conclusi. Esattamente come lo spirito e il carattere di un essere umano hanno bisogno di essere sottoposti a cambiamenti a volte violenti per essere rinnovati e fortificati così le sue opere subiscono mutazioni per raggiungere uno stato di completezza che le rende simboliche.
La sua ricerca artistica inizia con la pittura di matrice espressionista divenendo sempre più il linguaggio che meglio rappresenta il suo essere. Attraverso la pratica espressionistica inizia infatti a farsi spazio dentro di se l’esigenza di realizzare opere che sostituiscono l’occhio esterno a quello interno, creando una rottura tra oggettività e soggettività. Con il passare del tempo e affinando le proprie capacità tecniche, Tania Welz si rende conto che il suo lavoro raggiunge la pienezza assumendo connotati materici, le sue opere iniziano a trasformarsi in veri e propri manufatti . Isuoi arazzi divengono confine tra oggetto artigianale e opera astratta. In lei si fondono la compostezza e l’acume di uno spirito scientifico e l’impeto del gesto dell’artista.
Il suo elemento prediletto è il fuoco che simboleggia potenza ed energia grazia e leggerezza, nelle sue opere il fuoco diviene principio di purificazione e nuovo inizio, le fiamme avvolgono e tormentano i tessuti che così subiscono una metamorfosi e rinascono sotto i nostri occhi assumendo altre sfumature e altre forme.
I soggetti delle sue prime creazioni erano rappresentazioni di elementi legati alla natura, dettagli di paesaggi marittimi e nature che facevano percepire il legame profondo e imprescindibile che esiste tra uomo e terra. Nei lavori più recenti l’elemento naturale lascia il posto a forme più astratte e legate ai sensi, come nell’opera “Love is” il rombo di velluto posizionato al lato dell’arazzo è la rappresentazione di quello che lei immagina e percepisce come la fonte di un amore globale intorno al quale si dirama un fitto intreccio di filamenti di silicone che simulano la fuoriuscita di schegge energetiche che si dileguano in un universo parallelo.
In tutte le sue creazioni c’è la volontà di porgere al pubblico una parte del proprio essere mostrando e comunicandoci quello che nasce dalla sua mente e dal suo istinto.”
Ivana Iacomini
La sua ricerca artistica inizia con la pittura di matrice espressionista divenendo sempre più il linguaggio che meglio rappresenta il suo essere. Attraverso la pratica espressionistica inizia infatti a farsi spazio dentro di se l’esigenza di realizzare opere che sostituiscono l’occhio esterno a quello interno, creando una rottura tra oggettività e soggettività. Con il passare del tempo e affinando le proprie capacità tecniche, Tania Welz si rende conto che il suo lavoro raggiunge la pienezza assumendo connotati materici, le sue opere iniziano a trasformarsi in veri e propri manufatti . Isuoi arazzi divengono confine tra oggetto artigianale e opera astratta. In lei si fondono la compostezza e l’acume di uno spirito scientifico e l’impeto del gesto dell’artista.
Il suo elemento prediletto è il fuoco che simboleggia potenza ed energia grazia e leggerezza, nelle sue opere il fuoco diviene principio di purificazione e nuovo inizio, le fiamme avvolgono e tormentano i tessuti che così subiscono una metamorfosi e rinascono sotto i nostri occhi assumendo altre sfumature e altre forme.
I soggetti delle sue prime creazioni erano rappresentazioni di elementi legati alla natura, dettagli di paesaggi marittimi e nature che facevano percepire il legame profondo e imprescindibile che esiste tra uomo e terra. Nei lavori più recenti l’elemento naturale lascia il posto a forme più astratte e legate ai sensi, come nell’opera “Love is” il rombo di velluto posizionato al lato dell’arazzo è la rappresentazione di quello che lei immagina e percepisce come la fonte di un amore globale intorno al quale si dirama un fitto intreccio di filamenti di silicone che simulano la fuoriuscita di schegge energetiche che si dileguano in un universo parallelo.
In tutte le sue creazioni c’è la volontà di porgere al pubblico una parte del proprio essere mostrando e comunicandoci quello che nasce dalla sua mente e dal suo istinto.”
Ivana Iacomini
02
aprile 2011
Rassegna1 – Tania Welz
Dal 02 al 22 aprile 2011
arte contemporanea
Location
RANAROSSA 3.0
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Modena, Via Montevecchio, 21, (Modena)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20
Vernissage
2 Aprile 2011, ore 18.00
Autore
Curatore