La stagione culturale 2011 a Sabbioneta si apre con la mostra personale di Stefano Boni, artista legato alla pianura del Po e ai numerosi viaggi condotti nell’Est europeo e nel Sud Est asiatico. Gli spazi di palazzo Ducale ospiteranno dal 27 marzo al 25 aprile le opere prodotte dal pittore in oltre cinquant’anni d’attività. L’opera di Boni rappresenta qui l’amore per la patria, la terra del Po e la sua gente, ritratti con forza espressiva e con sapiente misura cromatica.
Dal paesaggio alla natura morta, attraverso la forza del ritratto, Boni nel corso della sua lunga attività giunge alla pittura informale, nella quale si abbandona al puro gesto e al solo colore. Le opere esposte sono state selezionate dal pittore e da Giovanni Sartori che ha curato anche il catalogo.
Con questa mostra l’Amministrazione comunale di Sabbioneta si fa portavoce di valori assoluti quali quelli della patria, espressi dal lavoro silenzioso e costante di chi ci sorveglia e ci garantisce libertà ed incolumità ogni giorno.
L’Amor patrio assume per di più quest’anno un’eccezione maggiore in seguito alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. La città ideale di Vespasiano Gonzaga attraverso questa mostra si pregia inoltre di rendere omaggio alla memoria dei nuovi eroi della Repubblica italiana, il capitano Mario d’ Aleo, il cui fratello oggi è questore a Mantova, e a Filippo Merlino, già maresciallo dei Carabinieri a Viadana i cui ritratti sono presenti in mostra.
L’espressione liquida degli occhi di D’Aleo o il piglio brillante colto nel volto di Merlino traducono il valore di un animo sensibile, reso forte dall’incondizionato servizio reso all’Italia dentro e fuori i suoi confini.
Si tratta di un servizio disinteressato offerto allo Stato, mosso da un amore sincero per la Patria. Tale valore assoluto è espresso da Boni in maniera magistrale nel gesto della stretta di mano tra l’ormai vecchio carabiniere in borghese e il giovane appuntato. In quel gesto si percepisce il passaggio dei più alti valori tra due generazioni, senza alcuna effimera interruzione, ma con un unico grande spirito di obbedienza e di indefesso lavoro, a costo dell’estremo sacrificio al servizio dei cittadini.
La patria è testimoniata, anche attraverso la terra e la sua gente, soprattutto persone umili, dal volto segnato dalle rughe, dallo sguardo profondo e comunicativo. Si tratta della gente del Po, come quei due vecchi che sulla banchina in riva al fiume parlano tra loro, forse persi in malinconici ricordi.
Promotore dell’evento è il Comune di Sabbioneta con il patrocinio della Provincia di Mantova.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo con testo critico di Giovanni Sartori e Bruno Bandini, edito grazie al generoso contributo di Graepel Italiana S.p.a.