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David De Biasio – No Logo
L’artista,nella sua prima mostra persona-le in Italia propone opere di pittura a olio su tela di lino. Il titolo della mostra ” NO LOGO “rimanda alla felice rappresentazione di bottiglie e contenitori di marchi conosciuti e spogliati della loro prepotente identità grafica.
Comunicato stampa
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…………………...De Biasio stesso ha mosso i suoi primi passi nel mondo della pittura perseguendo un realismo classico tutt'altro che estremo.
La sua rivoluzione visiva avviene negli Stati Uniti, dove ha vissuto dal 2003 al 2008, arricchendo le proprie capacità retiniche grazie al contatto col variegato e vivido ambiente artistico newyorkese e, soprattutto, con l'incontro diretto col Fotorealismo originale. Questa esperienza ha portato il pittore italiano non tanto ad un'adesione ideologica al concettualismo iperrealistico, ma piuttosto ad un apprendimento tecnico, ad approfondimenti puramente pittorici finalizzati al raggiungimento di un realismo estremo ed intriso di italico senso del Bello.
Le sue nature morte, inoltre, risentono di un’altrettanta forte pulsione verso la luce e le meraviglie della Natura (non di rado rappresentata anche nella sua dimensione “minerale”, con marmi, conchiglie e pietre quasi da Wunderkammer), senza gli effetti speciali, le deformazioni specchiate e specchianti o la grandiosità americane, ma piuttosto indulgendo sulla forza ed il calore del colore, sull'armonia delle composizioni, su un assoluto, quasi matematico ,sebbene mai sidereo, controllo degli equilibri tutti.
I soggetti, poi, sono quanto di meno “pop”, e quindi iperrealista in senso stretto, si possano immaginare ed anzi rientrano a pieno titolo in quel genere, la “natura morta”, che da Caravaggio in poi è stato proprio assunto e assurto come autonomo e tipicamente italiano.
…………………...Anche nell'ultima ricerca pittorica di De Biasio, il ciclo “No logo” che qui viene presentato, la potenziale tendenza “pop” data dall'utilizzo di bottiglie immediatamente riconoscibili si trasforma in una sorta di neomorandismo al contrario, estremo, qui implacabile, inesorabile, talmente arrogante nella sua perfezione e nel gioco stupefacente della luce, delle ombre e dei riflessi da fugare qualunque tentativo di lettura qualunquemente iperrealista. L'intento altro, poi, è chiaramente perseguito attraverso l'eliminazione sistematica e totale di qualunque logo o marchio, “No logo” appunto, elementi, questi ultimi, essenziali, primigeni e ineludibili della natura Pop.
Un ritorno alle origini, dunque? I dipinti di De Biasio ci confermano l'assunto martiniano secondo il quale l'unica modernità possibile è quella della sensibilità. De Biasio è l'evidente prova di come cinque secoli di storia possano ritrovarsi e rinnovarsi nel semplice e limitato spazio di una tela dipinta. Ma quello sguardo, quell'occhio e quella mente che ne sottendono la creazione sono i portatori di un'eredità e di una dignità che nessuna tecnologia, nessuna invenzione, nessuna scorciatoia potranno cancellare. Così come nulla potrà sostituirsi all'uomo nella realizzazione di quella “cosa tutta mentale” chiamata Pittura.
Tratto dal testo introduttivo del catalogo della mostra “ NO LOGO” : “ Cose mentali “ di Alberto Agazzani
La sua rivoluzione visiva avviene negli Stati Uniti, dove ha vissuto dal 2003 al 2008, arricchendo le proprie capacità retiniche grazie al contatto col variegato e vivido ambiente artistico newyorkese e, soprattutto, con l'incontro diretto col Fotorealismo originale. Questa esperienza ha portato il pittore italiano non tanto ad un'adesione ideologica al concettualismo iperrealistico, ma piuttosto ad un apprendimento tecnico, ad approfondimenti puramente pittorici finalizzati al raggiungimento di un realismo estremo ed intriso di italico senso del Bello.
Le sue nature morte, inoltre, risentono di un’altrettanta forte pulsione verso la luce e le meraviglie della Natura (non di rado rappresentata anche nella sua dimensione “minerale”, con marmi, conchiglie e pietre quasi da Wunderkammer), senza gli effetti speciali, le deformazioni specchiate e specchianti o la grandiosità americane, ma piuttosto indulgendo sulla forza ed il calore del colore, sull'armonia delle composizioni, su un assoluto, quasi matematico ,sebbene mai sidereo, controllo degli equilibri tutti.
I soggetti, poi, sono quanto di meno “pop”, e quindi iperrealista in senso stretto, si possano immaginare ed anzi rientrano a pieno titolo in quel genere, la “natura morta”, che da Caravaggio in poi è stato proprio assunto e assurto come autonomo e tipicamente italiano.
…………………...Anche nell'ultima ricerca pittorica di De Biasio, il ciclo “No logo” che qui viene presentato, la potenziale tendenza “pop” data dall'utilizzo di bottiglie immediatamente riconoscibili si trasforma in una sorta di neomorandismo al contrario, estremo, qui implacabile, inesorabile, talmente arrogante nella sua perfezione e nel gioco stupefacente della luce, delle ombre e dei riflessi da fugare qualunque tentativo di lettura qualunquemente iperrealista. L'intento altro, poi, è chiaramente perseguito attraverso l'eliminazione sistematica e totale di qualunque logo o marchio, “No logo” appunto, elementi, questi ultimi, essenziali, primigeni e ineludibili della natura Pop.
Un ritorno alle origini, dunque? I dipinti di De Biasio ci confermano l'assunto martiniano secondo il quale l'unica modernità possibile è quella della sensibilità. De Biasio è l'evidente prova di come cinque secoli di storia possano ritrovarsi e rinnovarsi nel semplice e limitato spazio di una tela dipinta. Ma quello sguardo, quell'occhio e quella mente che ne sottendono la creazione sono i portatori di un'eredità e di una dignità che nessuna tecnologia, nessuna invenzione, nessuna scorciatoia potranno cancellare. Così come nulla potrà sostituirsi all'uomo nella realizzazione di quella “cosa tutta mentale” chiamata Pittura.
Tratto dal testo introduttivo del catalogo della mostra “ NO LOGO” : “ Cose mentali “ di Alberto Agazzani
26
marzo 2011
David De Biasio – No Logo
Dal 26 marzo al 26 aprile 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA GAGLIARDI
San Gimignano, Via San Giovanni, 57, (Siena)
San Gimignano, Via San Giovanni, 57, (Siena)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 10.00 - 19.00
Vernissage
26 Marzo 2011, ore 18.00
Autore
Curatore