-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
fino al 12.I.2002 Giuseppe Pietroniro – Welcome Roma, Galleria Eventi
roma
L’entrata sembra una feritoia – non più di 70 cm - stretta tra due pareti bianche. Oltre, nella sala, una baracca di legno e lamiera. Il pavimento è ricoperto da uno strato di terra. Benvenuti, visitatori – spettatori…
La casa – box, fatiscente assemblaggio di assi di legno con il tetto di lamiera – installazione ideata da Giuseppe Pietroniro per la Galleria Eventi – la intravedevamo dall’ingresso. E’ al centro della sala, come se fosse stata prelevata e depositata lì per caso, come una scatola con tutto il suo misterioso “contenuto”. Chi entra si trova di fronte uno dei lati di questo parallelepipedo, che sembra tenersi su con mezzi di fortuna; non ci sono finestre, l’unica apertura sta sul retro, il visitatore dovrà compiere un mezzo giro, seguendo il perimetro della costruzione, per trovarla. È una porta, scostata quel tanto sufficiente per poter guardare all’interno: resterà così socchiusa, appena uno spiraglio, perché nella casa – box non si può entrare: sono previsti (e sono benvenuti) i visitatori, se accettano di essere spettatori, restando fuori. Lo spazio dentro, l’artista ha deciso di crearlo con una video proiezione: un soggiorno arredato in modo comune, una stanza che aderisce alle pareti interne della baracca come una pellicola illusoria.
La battuta d’avvio di Welcome – questo il titolo dell’installazione – sembra essere il naturale meccanismo della curiosità, che inizia con una serie di indizi: l’anomalia del terriccio sul pavimento, i suoni che possono provenire solo dall’interno della baracca, l’ingresso precluso e contemporaneamente la possibilità di sbirciare quel che accade dentro.
Che all’interno ci fosse l’inaspettato forse era prevedibile, eppure disorienta, infastidisce e paradossalmente diverte che l’effetto sorpresa sia affidato all’immagine del salotto “buono”, che non è un’icona, ma una certezza, saldissima e segretamente intoccabile, di normalità.
In mostra anche una serie di fotografie: riprendono varie angolazioni dello spazio espositivo e foto già scattate esattamente da quello stesso punto, opportunamente posizionate alle pareti; la stessa veduta si ripete due volte, una dentro l’altra: un artificio evidente, già svelato a cui possiamo abbandonarci. Siamo proprio dove stiamo guardando.
articoli correlati
Arte e Critica ottobre – dicembre, dedicato ai giovani artisti della scena romana
Generazionale, indagine sulle nuove generazioni
maria cristina bastante
mostra vista il 15.XII.2001
Giuseppe Pietroniro Welcome a cura di Raffaele Gavarro
Galleria Eventi via dell’arco di san Calisto 33/35
0658334110 – 3471629821
mar_sab 16 – 19.30
ingresso libero
catalogo in galleria
www.garympresit.it/eventi
eventi@garympresit.it
[exibart]