Il prossimo mercoledì 23 marzo, alle ore 18, la Fondazione Banca Popolare di Lodi dà appuntamento all’inaugurazione della mostra “Dialogo”, l’antologica dedicata alle opere degli scultori Tonino Negri e Marcello Chiarenza. L’esposizione, aperta fino al 1 maggio, dà il via alla nuova stagione di Bipielle Arte che vedrà la Fondazione assumere la responsabilità della scelta e della gestione degli eventi culturali che costituiranno il piano di valorizzazione e utilizzo del polo espositivo, secondo programma in cui sarà dedicata particolare attenzione al Lodigiano.

L’esposizione, curata da Elisa Gradi, mette a confronto le opere di Negri e Chiarenza impostando un itinerario che ne attraversa le ricerche estetiche, compositive ed espressive mettendo in luce, proprio come in un autentico dialogo, concordanze e differenze degli esiti. L’idea critica alla base dell’esposizione, il colloquio ideale tra Negri e Chiarenza, è resa con semplice efficacia dall’allestimento: il percorso della mostra si sviluppa tra le opere degli autori che sono collocate in modo simmetrico.

Elisa Gradi, responsabile anche delle note critiche del catalogo, fissa gli estremi del “Dialogo” tra i due scultori nell’opposizione tra la “ironia e fisicità” di Negri e il “simbolo e il mito” di Chiarenza, fornendo al visitatore le coordinate per orientarsi tra i poli della discussione sollevata dal confronto delle opere. Del resto il rapporto professionale e artistico tra i due maestri è parte delle loro carriere: sono infatti innumerevoli negli anni le occasioni in cui Negri e Chiarenza hanno collaborato alla realizzazione di spettacoli, rappresentazioni teatrali, allestimenti e manifestazioni in tutta Italia e in Europa.

La Fondazione Banca Popolare di Lodi rinnova dunque il ciclo di Bipielle Arte, offrendo alla Città una mostra dedicata a due importanti artisti legati a Lodi che, nella loro lunga e multiforme esperienza artistica, hanno ottenuto consensi e riconoscimenti presso critica e pubblico, in Italia e all’estero.

Lodi, 16/3/2011

-----------
“Dialogo”, mostra dedicata agli scultori Tonino Negri e Marcello Chiarenza – Lodi, dal 24 marzo al 1 maggio 2011 presso Bipielle Arte, via Polenghi Lombardo 13. Orari: dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Chiuso il lunedì. Tel. 0371580351 - Ingresso gratuito.




-----------------------------


Note biografiche

Tonino Negri - Antonino Negri nasce nel 1961, si forma nel mestiere dell’arte frequentando artisti e artigiani con cui collabora dall’80 in varie imprese artistiche - Teatro - Ceramica - Scultura e Allestimenti.
Conduce un suo Laboratorio-Bottega a Lodi di Arti Applicate e Ceramica. Nel 1993 fonda la Bottega del Respiro alla Comunità Il Gabbiano (chiusa nel 2003).
Ha realizzato istallazioni di grandi dimensioni in piazze - parchi e chiese con l’utilizzo di materiali anche diversi dalla terracotta. Si occupa anche di Teatro da solo con alcune regie o in collaborazione con altri registi come costruttore di scenografie teatrali.
Compie diversi viaggi in Italia e all’estero per incontrare il mondo dell’artigianato e dell’arte.

Marcello Chiarenza - Nato in Sicilia nel 1955, laureato in architettura presso il Politecnico di Milano, da decenni opera nel campo della figurazione simbolica e della drammaturgia della festa, nei diversi ruoli di scultore, pittore, scenografo, conduttore di laboratori, autore e regista teatrale.
Si è occupato di istallazioni, percorsi figurativi all’aperto e al chiuso, allestimenti teatrali e di piazza. Ha lavorato in molte città italiane e all’estero, nei parchi naturali, in riva ai fiumi e ai laghi, in riva al mare e in montagna, nei centri storici, nelle piazze, nei castelli, nelle chiese.
I temi che predilige sono interni al corpo simbolico dell’anno solare, agli elementi della natura, al ciclo delle stagioni. Sono temi che scaturiscono dalle immagini custodite dal respiro del tempo, dalla memoria spirituale che storia delle religioni e psicologia del profondo studiano, emergono dai miti e dalle fiabe, dal linguaggio immortale che continua a parlarci attraverso le forme dei simboli.