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From Russia with love
Parafrasando il titolo di una delle più famose avventure della saga di James Bond, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta promuove, nell’anno degli scambi culturali Italia/Russia, l’evento espositivo “From Russia with love”.
Comunicato stampa
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PIETRASANTA (LU)_Parafrasando il titolo di una delle più famose avventure della saga di James Bond, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta promuove, nell’anno degli scambi culturali Italia/Russia, l’evento espositivo “From Russia with love”. L’iniziativa progettata e coordinata in collaborazione con la Fondazione Centro Arti Visive, rappresenta un palcoscenico d’eccezione che vede protagonisti gli artisti-star russi del momento, il collettivo AES+F e il duo Dubossarsky Vinogradov in una delle rare esposizioni italiane, dopo la partecipazione alla 53ma Biennale di Venezia, assieme ad un gruppo di giovani promesse under 40 della scena artistica sovietica.
L’evento coinvolge i principali spazi espositivi: l’antico complesso di Sant’Agostino e la piazza del Duomo ospitano dal 23 aprile al 29 maggio 2011, pitture, sculture, filmati e fotografie, aprendo un ampio spaccato sull’espressione artistica russa contemporanea, a cura di Alessandro Romanini, direttore del Centro Arti Visive.
Non soltanto. Il percorso sarà completato, nell’adiacente Palazzo Panichi, da un’incursione tra i giovani talenti russi under 40.
Il trait-d’union della rassegna è rappresentato da un’analisi dell’onnipotenza dell’immagine nella società contemporanea, dove la bellezza, nelle sue molteplici accezioni letterarie, psicanalitiche, mitologiche e iconografiche, diviene strumento di potere politico e creatrice di plus valore economico.
La bellezza che assume di volta in volta differenti valenze, ora paradiso perduto, ora età dell’innocenza, ora antidoto e strumento apotropaico contro la paura dell’invecchiamento e della morte.
AES+F e Dubossarky&Vinogradov sembrano esplorare, ciascuno con il proprio linguaggio espressivo, i cliché dei mass – media, decostruire e riassemblare gli schemi linguistici-iconografici che presiedono il flusso comunicativo, nel quale si fondono indistintamente moda, pubblicità, star system hollywoodiano, videogame e cartoon.
Gli AES +F, originariamente costituitosi nel 1987 come AES con Tatiana Arzamasova (1955), Lev Evzocich (1958), Evgeny Sviatsky (10579, si è arricchito dal 1955 del fotografo Vladimir Friedkes (1956), generando gli AES + F.
Soggetti prediletti nella loro produzione artistica sono giovani di straordinaria bellezza, privi di qualsiasi emozione e di tensione fisica.
Gli AES + F, che hanno rappresentato la Russia alla 52ma Biennale di Venezia, sono oggi tra gli artisti più apprezzati sulla scena internazionale. Quattro sculture di grandi dimensioni in resina e poliuretano del ciclo “Angels & Demons” saranno collocate in piazza del Duomo, mentre filmati e fotografie legati al ciclo “La cena di Trimalcione” saranno installati al neonato Muva, il museo virtuale di Pietrasanta (via Sant’Agostino). Il filmato, una produzione hollywoodiana, girato in alta definizione con location nei 5 continenti, con un immenso cast di modelli e modelle attualizza l’episodio della “Cena di Trimalcione”, tratta dal Satyricon di Petronio come metafora dei nostri tempi.
Come l’episodio di Petronio, il video “Feast of Trymalchio” e le foto “Allegories” connesse dipanano, in un’atmosfera patinata, temi come il declassamento del ruolo dell’intellettuale e dell’artista nella società, la scarsa considerazione e l’impatto della cultura, la decadenza dei costumi e dei valori civili, l’onnipotenza di sesso e danaro.
Lo stile di AEs+F in queste opere ricalca volutamente il realismo di Petronio e si allinea al naturalismo che caratterizza la letteratura dell’Ottocento russo.
Nella stessa direzione si muovono Dubossarsky e Vinogradov che, citando l’iconografia artistica occidentale e quella rinascimentale in particolare, analizzano l’invadenza dei simboli della società dello spettacolo in ogni contesto della civiltà contemporanea (arte, tv, cinema, musica, cultura, moda e pubblicità), utilizzando una pittura dal forte impatto visivo stesa secondo i principi dell’artigianato rinascimentale, in grado di convertire le atmosfere bucoliche in immagini da copertina.
Simbolico il grande dipinto (3x6 m), esposto nella chiesa di Sant’Agostino, che rappresenta una sorta di scena arcadica con tutti i principali protagonisti del mondo della moda internazionale ritratti a guisa di divinità ellenistiche. Gli altri dipinti, circa 20 opere, saranno presentati nelle sale del chiostro.
Dopo gli studi alla scuola d'arte di Mosca (1980-1984), dove si conoscono, e all'istituto statale Surikov (1988-1991), nel 1994 decidono di unire i loro destini artistici diventando l'espressione della rinascita russa e della Perestrojka. Dal 2001 sono tra i primi artisti della nuova generazione ad affermarsi sul mercato internazionale: partecipano alla Biennale di Valencia (2001), a quella di Venezia (2003) che li consacra facendoli entrare nel circuito delle gallerie importanti come la Jeffrey Deitch di New York.
A Palazzo Panichi troverà spazio la più giovane generazione di artisti russi. Esporranno: Radek Comunity, David Ter-Oganyan Alexey Buldakov, Peter Bystrov, Valery Chtak, Yevgeny Fiks. Giovani sì, ma già di riconosciuto talento internazionale, alle prese con i poliedrici linguaggi della pittura, dell’installazione e del video.
Rispetto ai più maturi colleghi, questi giovani creativi hanno un approccio più diretto militante alla creazione, individuando gli stessi bersagli, quelli della società dell’immagine e della comunicazione, ma optando per uno sguardo rivolto all’interno del paese, che recupera spesso iconografia e storia della Russia (dalle avanguardie storiche all’iconografia celebrativa staliniana, alla cronaca) per impostare una critica che vuole essere costruttiva e dettare ipotetiche soluzioni future.
L’evento coinvolge i principali spazi espositivi: l’antico complesso di Sant’Agostino e la piazza del Duomo ospitano dal 23 aprile al 29 maggio 2011, pitture, sculture, filmati e fotografie, aprendo un ampio spaccato sull’espressione artistica russa contemporanea, a cura di Alessandro Romanini, direttore del Centro Arti Visive.
Non soltanto. Il percorso sarà completato, nell’adiacente Palazzo Panichi, da un’incursione tra i giovani talenti russi under 40.
Il trait-d’union della rassegna è rappresentato da un’analisi dell’onnipotenza dell’immagine nella società contemporanea, dove la bellezza, nelle sue molteplici accezioni letterarie, psicanalitiche, mitologiche e iconografiche, diviene strumento di potere politico e creatrice di plus valore economico.
La bellezza che assume di volta in volta differenti valenze, ora paradiso perduto, ora età dell’innocenza, ora antidoto e strumento apotropaico contro la paura dell’invecchiamento e della morte.
AES+F e Dubossarky&Vinogradov sembrano esplorare, ciascuno con il proprio linguaggio espressivo, i cliché dei mass – media, decostruire e riassemblare gli schemi linguistici-iconografici che presiedono il flusso comunicativo, nel quale si fondono indistintamente moda, pubblicità, star system hollywoodiano, videogame e cartoon.
Gli AES +F, originariamente costituitosi nel 1987 come AES con Tatiana Arzamasova (1955), Lev Evzocich (1958), Evgeny Sviatsky (10579, si è arricchito dal 1955 del fotografo Vladimir Friedkes (1956), generando gli AES + F.
Soggetti prediletti nella loro produzione artistica sono giovani di straordinaria bellezza, privi di qualsiasi emozione e di tensione fisica.
Gli AES + F, che hanno rappresentato la Russia alla 52ma Biennale di Venezia, sono oggi tra gli artisti più apprezzati sulla scena internazionale. Quattro sculture di grandi dimensioni in resina e poliuretano del ciclo “Angels & Demons” saranno collocate in piazza del Duomo, mentre filmati e fotografie legati al ciclo “La cena di Trimalcione” saranno installati al neonato Muva, il museo virtuale di Pietrasanta (via Sant’Agostino). Il filmato, una produzione hollywoodiana, girato in alta definizione con location nei 5 continenti, con un immenso cast di modelli e modelle attualizza l’episodio della “Cena di Trimalcione”, tratta dal Satyricon di Petronio come metafora dei nostri tempi.
Come l’episodio di Petronio, il video “Feast of Trymalchio” e le foto “Allegories” connesse dipanano, in un’atmosfera patinata, temi come il declassamento del ruolo dell’intellettuale e dell’artista nella società, la scarsa considerazione e l’impatto della cultura, la decadenza dei costumi e dei valori civili, l’onnipotenza di sesso e danaro.
Lo stile di AEs+F in queste opere ricalca volutamente il realismo di Petronio e si allinea al naturalismo che caratterizza la letteratura dell’Ottocento russo.
Nella stessa direzione si muovono Dubossarsky e Vinogradov che, citando l’iconografia artistica occidentale e quella rinascimentale in particolare, analizzano l’invadenza dei simboli della società dello spettacolo in ogni contesto della civiltà contemporanea (arte, tv, cinema, musica, cultura, moda e pubblicità), utilizzando una pittura dal forte impatto visivo stesa secondo i principi dell’artigianato rinascimentale, in grado di convertire le atmosfere bucoliche in immagini da copertina.
Simbolico il grande dipinto (3x6 m), esposto nella chiesa di Sant’Agostino, che rappresenta una sorta di scena arcadica con tutti i principali protagonisti del mondo della moda internazionale ritratti a guisa di divinità ellenistiche. Gli altri dipinti, circa 20 opere, saranno presentati nelle sale del chiostro.
Dopo gli studi alla scuola d'arte di Mosca (1980-1984), dove si conoscono, e all'istituto statale Surikov (1988-1991), nel 1994 decidono di unire i loro destini artistici diventando l'espressione della rinascita russa e della Perestrojka. Dal 2001 sono tra i primi artisti della nuova generazione ad affermarsi sul mercato internazionale: partecipano alla Biennale di Valencia (2001), a quella di Venezia (2003) che li consacra facendoli entrare nel circuito delle gallerie importanti come la Jeffrey Deitch di New York.
A Palazzo Panichi troverà spazio la più giovane generazione di artisti russi. Esporranno: Radek Comunity, David Ter-Oganyan Alexey Buldakov, Peter Bystrov, Valery Chtak, Yevgeny Fiks. Giovani sì, ma già di riconosciuto talento internazionale, alle prese con i poliedrici linguaggi della pittura, dell’installazione e del video.
Rispetto ai più maturi colleghi, questi giovani creativi hanno un approccio più diretto militante alla creazione, individuando gli stessi bersagli, quelli della società dell’immagine e della comunicazione, ma optando per uno sguardo rivolto all’interno del paese, che recupera spesso iconografia e storia della Russia (dalle avanguardie storiche all’iconografia celebrativa staliniana, alla cronaca) per impostare una critica che vuole essere costruttiva e dettare ipotetiche soluzioni future.
23
aprile 2011
From Russia with love
Dal 23 aprile al 29 maggio 2011
arte contemporanea
Location
CHIESA E CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Pietrasanta, Via Sant'agostino, 1, (Lucca)
Orario di apertura
ore 16-19, chiuso il lunedì, aperto nei festivi
Autore
Curatore