Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luciano Damiani – La rivoluzione della scena
una mostra per far conoscere al pubblico l’idea di teatro di Luciano Damiani sottolineandone la valenza rivoluzionaria per la scena del Novecento, dalla
scenografia alla regia fino all’architettura teatrale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Far conoscere al pubblico l’idea di teatro di Luciano Damiani sottolineandone la valenza rivoluzionaria per la scena del Novecento - dalla scenografia alla regia fino all’architettura teatrale - è l’aspirazione principale della mostra Luciano Damiani - la rivoluzione della scena documenti di teatro/Teatro di Documenti alla Casa dei Teatri di Roma dal 23 marzo al 26 giugno 2011, a cura dell’Associazione Amici del Teatro di Documenti, promossa da Roma Capitale Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Biblioteche di Roma e Teatro di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Luciano Damiani si dedica fin da giovanissimo all’attività teatrale, nel dopoguerra, dopo aver acquisito una solida formazione pittorica alla scuola di maestri quali Giorgio Morandi. Intuisce subito che la realtà tridimensionale del teatro ha bisogno di essere strutturata non decorata e non può essere affrontata con le stesse leggi della pittura. Il suo metodo di lavoro si indirizza verso il superamento del puro intuito creativo a favore dell’osservazione attenta degli spazi, lo studio delle percezioni dell’occhio e delle impressioni ricevute dal cervello.
Damiani affronta dunque la progettazione di scene e costumi in maniera analoga al regista, solo dopo uno studio meticolosissimo e approfondito del testo teatrale o della musica e del libretto di un’opera lirica. Afferma così il ruolo della “scenografia critica”, definendo un rinnovato ruolo protagonista della figura dello scenografo e lottando per il riconoscimento della scenografia come opera tutelata da diritti d’autore come qualsiasi opera d’arte.
Tuttavia, dopo avere compiuto una “rivoluzione” della scena del Novecento, comprende che questo non è ancora il suo teatro ideale e diventa architetto teatrale per inventare la scena-teatro ininterrotta del Teatro di Documenti. A 58 anni, finanziandolo completamente e costruendolo con la sola forza delle sue braccia, Damiani si impegna in un’impresa solitaria e immensa dalla quale nasce il Teatro di Documenti, nel Monte Testaccio di Roma, sintesi compiuta della sua idea di teatro: uno spazio luminoso, un labirinto di sale, scale, specchi, un teatro-tempio in cui la barriera attore-spettatore viene abbattuta.
L’allestimento della mostra si avvale di un sistema di strutture autoportanti di sostegno inventate dallo stesso Damiani e si suddivide in varie sezioni, ognuna delle quali illustra una particolare fase del lavoro dell’artista, percorrendo oltre sessant’anni di teatro. Quale criterio di allestimento si è seguito l’ordine logico stabilito dalle pagine-manifesto dello scritto di Damiani “Le Astrazioni Geometriche” che rappresenta la sintesi teorica della sua ricerca. Sono presenti bozzetti di scene e bozzetti di costumi, montati su supporti di legno e incorniciati con nastro di carta marrone ad evidenziare la loro natura di strumenti di lavoro; disegni tecnici; fotografie di scena; materiale video e documenti inerenti la sua attività professionale; lettere; ricostruzioni di scene e personaggi di spettacoli creati al Teatro di Documenti.
Il visitatore potrà così ammirare i materiali progettuali che hanno guidato la creazione di spettacoli che hanno segnato la storia del teatro del Novecento, quali Vita di Galileo, Il ratto dal serraglio, Idomeneo, Aida… e scoprire il Teatro di Documenti, dalla sua nascita fino all’appassionante ricerca che lì vi ha svolto Luciano Damiani.
In concomitanza dell’inaugurazione della mostra, oltre alla visita guidata, l’Associazione Teatro di Documenti cura “Omaggio a Luciano Damiani” un intervento a più voci in cui si ripercorre l’intera storia di Damiani con il supporto visivo di proiezioni negli spazi della Casa dei Teatri.
LUCIANO DAMIANI
LA RIVOLUZIONE DELLA SCENA
documenti di teatro / Teatro di Documenti
CASA DEI TEATRI - ROMA, VILLA DORIA PAMPHILJ
23 marzo/ 26 giugno 2011
RASSEGNA VIDEO ON DEMAND
LE BARUFFE CHIOZZOTTE
di Carlo Goldoni - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Tino Scotti, Lina Volonghi, Carla Gravina e Corrado Pani
Anno 1966 - Durata: 1h 55’ - B/N’’
L’UOMO DELLA MANCHA
Film tratto dalla commedia musicale omonima di Dale Wasserman, ispirata al romanzo di Miguel Cervantes - Regia: Arthur Hiller
Scene, costumi e direzione allestimento: Luciano Damiani
Interpreti: Peter O’Toole, Sophia Loren
Anno 1972 - Durata: 2h 04’’
LA TEMPESTA
di William Shakespeare - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Claudio Gora, Luciano Virgilio, Tino Carraro e Giulia Lazzarini
Anno: 1977 - Durata: 2h 45’
LA STORIA DELLA BAMBOLA ABBANDONATA
Da Alfonso Sastre e Bertolt Brecht - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Cip Barcellini, Narcisa Bonati, Liana Casartelli
Anno 1977 - Durata: 1h 15’’
IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton Cechov - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Valentina Cortese, Monica Guerritore; Giulia Lazzarini, Renato De Carmine, Franco Graziosi
Anno: 1978 - Durata: 2h 46’
ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA
di Marchesini, Solenghi, Lopez
Scene e costumi di Luciano Damiani
Con Anna Marchesini, Tullio Solenghi, Massimo Lopez
Anno 1987 - Durata: 1 h 50’
TAIBELE E IL SUO DEMONE
di Eve Friedman e Isaac Bashevis Singer - Regia: Pamela Villoresi
Scene e costumi: Luciano Damiani
Musiche: Alfredo Lacosegliaz, Moni Ovadia
Interpreti: Moni Ovadia, Pamela Villoresi, Olek Mincer, Elena Sardi
Anno: 1995 - Durata: 2h 20’
QUANTO COSTA IL FERRO?
di Bertolt Brecht - Regia: Carlo Battistoni
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Narcisa Bonati, Liana Casartelli, Mimmo Craig, Paolo Rossi
Anno: 1995 - Durata: 42’
LUX IN TENEBRIS
di Bertolt Brecht - Regia: Carlo Battistoni
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Giancarlo Dettori, Rosalina Neri, Mimmo Craig, Enzo Tarascio
Anno 1996 - Durata: 52’
SIPARI DI AUTORITRATTO
Prima Udienza (1923-1969)
Drammaturgia, regia, scene e costumi di Luciano Damiani
Interpreti: Danilo Gattai, Italo Coretti, Vanessa Sacco, Sara Rutigliano, Cristina Golotta, Nadia Brustolon, Giovanni Pontillo, Francesca Sebastiani
Anno 2006 - Durata: 40’
La rassegna video on demand è a cura della Biblioteca Casa dei Teatri. La visione è possibile dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 16 solo per i possessori BiblioCard o BiblioPass. E’ possibile prenotare anche telefonicamente allo 06.45460691 (dal martedì alla domenica ore 10/17).
Luciano Damiani si dedica fin da giovanissimo all’attività teatrale, nel dopoguerra, dopo aver acquisito una solida formazione pittorica alla scuola di maestri quali Giorgio Morandi. Intuisce subito che la realtà tridimensionale del teatro ha bisogno di essere strutturata non decorata e non può essere affrontata con le stesse leggi della pittura. Il suo metodo di lavoro si indirizza verso il superamento del puro intuito creativo a favore dell’osservazione attenta degli spazi, lo studio delle percezioni dell’occhio e delle impressioni ricevute dal cervello.
Damiani affronta dunque la progettazione di scene e costumi in maniera analoga al regista, solo dopo uno studio meticolosissimo e approfondito del testo teatrale o della musica e del libretto di un’opera lirica. Afferma così il ruolo della “scenografia critica”, definendo un rinnovato ruolo protagonista della figura dello scenografo e lottando per il riconoscimento della scenografia come opera tutelata da diritti d’autore come qualsiasi opera d’arte.
Tuttavia, dopo avere compiuto una “rivoluzione” della scena del Novecento, comprende che questo non è ancora il suo teatro ideale e diventa architetto teatrale per inventare la scena-teatro ininterrotta del Teatro di Documenti. A 58 anni, finanziandolo completamente e costruendolo con la sola forza delle sue braccia, Damiani si impegna in un’impresa solitaria e immensa dalla quale nasce il Teatro di Documenti, nel Monte Testaccio di Roma, sintesi compiuta della sua idea di teatro: uno spazio luminoso, un labirinto di sale, scale, specchi, un teatro-tempio in cui la barriera attore-spettatore viene abbattuta.
L’allestimento della mostra si avvale di un sistema di strutture autoportanti di sostegno inventate dallo stesso Damiani e si suddivide in varie sezioni, ognuna delle quali illustra una particolare fase del lavoro dell’artista, percorrendo oltre sessant’anni di teatro. Quale criterio di allestimento si è seguito l’ordine logico stabilito dalle pagine-manifesto dello scritto di Damiani “Le Astrazioni Geometriche” che rappresenta la sintesi teorica della sua ricerca. Sono presenti bozzetti di scene e bozzetti di costumi, montati su supporti di legno e incorniciati con nastro di carta marrone ad evidenziare la loro natura di strumenti di lavoro; disegni tecnici; fotografie di scena; materiale video e documenti inerenti la sua attività professionale; lettere; ricostruzioni di scene e personaggi di spettacoli creati al Teatro di Documenti.
Il visitatore potrà così ammirare i materiali progettuali che hanno guidato la creazione di spettacoli che hanno segnato la storia del teatro del Novecento, quali Vita di Galileo, Il ratto dal serraglio, Idomeneo, Aida… e scoprire il Teatro di Documenti, dalla sua nascita fino all’appassionante ricerca che lì vi ha svolto Luciano Damiani.
In concomitanza dell’inaugurazione della mostra, oltre alla visita guidata, l’Associazione Teatro di Documenti cura “Omaggio a Luciano Damiani” un intervento a più voci in cui si ripercorre l’intera storia di Damiani con il supporto visivo di proiezioni negli spazi della Casa dei Teatri.
LUCIANO DAMIANI
LA RIVOLUZIONE DELLA SCENA
documenti di teatro / Teatro di Documenti
CASA DEI TEATRI - ROMA, VILLA DORIA PAMPHILJ
23 marzo/ 26 giugno 2011
RASSEGNA VIDEO ON DEMAND
LE BARUFFE CHIOZZOTTE
di Carlo Goldoni - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Tino Scotti, Lina Volonghi, Carla Gravina e Corrado Pani
Anno 1966 - Durata: 1h 55’ - B/N’’
L’UOMO DELLA MANCHA
Film tratto dalla commedia musicale omonima di Dale Wasserman, ispirata al romanzo di Miguel Cervantes - Regia: Arthur Hiller
Scene, costumi e direzione allestimento: Luciano Damiani
Interpreti: Peter O’Toole, Sophia Loren
Anno 1972 - Durata: 2h 04’’
LA TEMPESTA
di William Shakespeare - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Claudio Gora, Luciano Virgilio, Tino Carraro e Giulia Lazzarini
Anno: 1977 - Durata: 2h 45’
LA STORIA DELLA BAMBOLA ABBANDONATA
Da Alfonso Sastre e Bertolt Brecht - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Cip Barcellini, Narcisa Bonati, Liana Casartelli
Anno 1977 - Durata: 1h 15’’
IL GIARDINO DEI CILIEGI
di Anton Cechov - Regia: Giorgio Strehler
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Valentina Cortese, Monica Guerritore; Giulia Lazzarini, Renato De Carmine, Franco Graziosi
Anno: 1978 - Durata: 2h 46’
ALLACCIARE LE CINTURE DI SICUREZZA
di Marchesini, Solenghi, Lopez
Scene e costumi di Luciano Damiani
Con Anna Marchesini, Tullio Solenghi, Massimo Lopez
Anno 1987 - Durata: 1 h 50’
TAIBELE E IL SUO DEMONE
di Eve Friedman e Isaac Bashevis Singer - Regia: Pamela Villoresi
Scene e costumi: Luciano Damiani
Musiche: Alfredo Lacosegliaz, Moni Ovadia
Interpreti: Moni Ovadia, Pamela Villoresi, Olek Mincer, Elena Sardi
Anno: 1995 - Durata: 2h 20’
QUANTO COSTA IL FERRO?
di Bertolt Brecht - Regia: Carlo Battistoni
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Narcisa Bonati, Liana Casartelli, Mimmo Craig, Paolo Rossi
Anno: 1995 - Durata: 42’
LUX IN TENEBRIS
di Bertolt Brecht - Regia: Carlo Battistoni
Scene e costumi: Luciano Damiani
Interpreti: Giancarlo Dettori, Rosalina Neri, Mimmo Craig, Enzo Tarascio
Anno 1996 - Durata: 52’
SIPARI DI AUTORITRATTO
Prima Udienza (1923-1969)
Drammaturgia, regia, scene e costumi di Luciano Damiani
Interpreti: Danilo Gattai, Italo Coretti, Vanessa Sacco, Sara Rutigliano, Cristina Golotta, Nadia Brustolon, Giovanni Pontillo, Francesca Sebastiani
Anno 2006 - Durata: 40’
La rassegna video on demand è a cura della Biblioteca Casa dei Teatri. La visione è possibile dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 16 solo per i possessori BiblioCard o BiblioPass. E’ possibile prenotare anche telefonicamente allo 06.45460691 (dal martedì alla domenica ore 10/17).
23
marzo 2011
Luciano Damiani – La rivoluzione della scena
Dal 23 marzo al 26 giugno 2011
architettura
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASA DEI TEATRI – VILLINO CORSINI
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Roma, Largo III Giugno 1849, 1849, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica
10-17 fino al 31 marzo
10-19 dal 1 aprile
Vernissage
23 Marzo 2011, ore 12
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore