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Archiviazioni
Esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
26 marzo 2011
laboratorio di Arte e Architettura
Via Enzo Ferrari, contrada Pisello, Lecce (LE) / www.archiviazioni.org
Azioni:
Costruire Processi: progettualità, spazio e tempo
discussione pubblica, ore 11.00 – 13.00 e 15.00 – 17.00
Interventi di: Julia Draganovic / Francesco Arena / Fabio Pollice e Annalisa Zacheo / Karen Hough / Devrim Kadirbeyoglu / Federica La Paglia / Attila Bruni / Shawn Van Sluys / Stefano Taccone / Chiara Agnello / Giulia Pedace / Mauro Marino / Francesca Boenzi
Gran Turismo
rivisitazione curatoriale di un archivio privato, ore 18.00
di Luigi Presicce e Luigi Negro
Le Cose Preziose
azione collettiva di autofinanziamento/ ore 18.30
works of: Luigi Presicce, Francesco Arena, Luigi Negro, Luca Francesconi, Enzo Umbaca, Cristian Chironi, Stefano Romano, Paola Anziché, Daniele Pezzi, Andrea Kvas, Antonio Rovaldi, Angelo Bianco, Roberto Martino, Marco Belfiore, Adriano Nasuti Wood, Elenia De Pedro, Giorgio Guidi, Dragana Sapanjos, Stefano Graziani, Giallo Concialdi, Andrea Sala, Riccardo Beretta, Alessandro Ceresoli, Jacopo Casadei, Cesare Pietroiusti, Sergio Breviario, Alessandro Vizzini, Riccardo Baruzzi
Stefanos Tsivopoulos, I WANT MY UTOPIA BACK, 2011, appropriated archival image, dimensioni variabili.Courtesy dell’artista.
An autonomous society is different than a heteronomous one (hetero = others) because while all societies make their own imaginaries (institutions, laws, traditions, beliefs and behaviors), autonomous societies are those in which their members are aware of this fact, and explicitly self-institute (αυτο-νομούνται). In contrast, the members of heteronomous societies attribute their imaginaries to some extra-social authority (i.e. God, ancestors, historical necessity). Cornelious Castoriadis, Figures of the Thinkable, Stanford University Press, July 18, 2007
In occasione della sua presentazione al pubblico, archiviazioni ha invitato Stefanos Tsivopoulos a elaborare un’immagine di archivio che rappresenti il concept e gli scopi del progetto. I Want My Utopia Back è una riflessione sul concetto di Autonomia in relazione a quello dell’archivio come azione. Questo processo di trasformazione che va dall’informazione alla conoscenza, dalla costruzione istituzionale all’azione sociale e alla formazione di un’autonoma consapevolezza, era anche alla base della democrazia nell’antica Grecia. Per Tsivopoulos, gli archivi non hanno necessariamente una funzione ‘rappresentativa’ della verità storica, ma sono piuttosto un modo alternativo per raccontare una storia. Questa storia intende riflettere sulle possibilità creative e immaginarie del nostro tempo.
Stefanos Tsivopoulos (Praga, 1973) è un artista/filmmaker greco che vive e lavora ad Atene e Amsterdam. La sua ricerca riflette sulla storia e sulla memoria storica come costruzione narrativa, una costruzione mediata dalle immagini che sono state editate e rieditate, e privata di immagini che non sono mai state usate o che sono andate perdute. Nei suoi film confonde fatti e finzione, passato e futuro, poiché il suo interesse è principalmente quello di interrogare le possibilità e le caratteristiche di questa costruzione narrativa, più che ad estrarne la verità. Al centro del suo lavoro sta la natura ambigua delle immagini e il loro dislocamento, da oggetto estetico a merce, a prova archiviata di verità storica.
archiviazioni – esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo è un progetto aperto di documentazione, discussione e azione ideato e diretto da Giusy Checola e curato insieme a Luigi Presicce, inserito nel programma Lab 12:00 promosso dalla Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera (MT).
Archiviazioni presenta le sue attività e i suoi spazi al pubblico sabato 26 marzo 2011 nella sua sede, il Laboratorio di Arte e Architettura, un’ex fabbrica di tabacco ubicata alle porte di Lecce (LE), nel cuore del Salento.
La giornata inaugurale
Le azioni inaugurali di Archiviazioni prvedono tre diverse modalità con cui avviare un dibattito attorno ai concetti principali del progetto.
La discussione pubblica Costruire Processi: progettualità, spazio e tempo è suddivisa in due sezioni. La prima si sviluppa attorno al Sud come concetto culturale, sociale e ambientale, come spazio di partecipazione e sperimentazione di modelli relazionali tra arte e territorio e sulla costruzione autonoma di un immaginario individuale e collettivo, per una visione più complessa del Sud contemporaneo; la sessione pomeridiana è dedicata al concetto, alla fruizione e al ruolo di un archivio di arte contemporanea oggi in relazione al processo di costruzione della memoria individuale e collettiva del presente e alle ultime istanze della ricerca artistica e curatoriale contemporanea.
Intervengono: Julia Draganovic, Francesco Arena, Fabio Pollice e Annalisa Zacheo, Karen Hough, Devrim Kadirbeyoglu, Federica La Paglia, Attila Bruni, Shawn Van Sluys, Stefano Taccone, Chiara Agnello, Giulia Pedace, Mauro Marino, Francesca Boenzi.
Gran Turismo è un lavoro inedito, appositamente realizzato per l’occasione da Luigi Presicce e Luigi Negro, allestito presso il laboratorio di Arte e Architettura e on line con un estratto pubblicato su UnDo.Net dal 26 marzo 2011. Una ricontestualizzazione curatoriale di oggetti provenienti dall’archivio privato della critica d’arte Anna Cirignola, che dagli anni Settanta ad oggi ha raccolto una grande quantità di inviti, lettere personali, fotografie, video storici in vhs e libri d’artista, tracce dell’esperienza vissuta con artisti come Carmelo Bene, Luigi Ontani, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Gino De Dominicis, Alighiero Boetti, Hidetoshi Nagasawa, Philip Corner e Pier Paolo Calzolari. Gli artisti decontestualizzano il materiale attraverso una visione personale e formale che desantifica le immagini e i loro significati, costruendo un nuovo modo di leggerli, umano, storico e ambientale.
Le Cose Preziose non è solo una mostra di autofinanziamento realizzata grazie al generoso contributo degli artisti sostenitori del progetto, ma è parte di una più ampia azione rivolta ai soggetti privati locali, collezionisti o semplici appassionati d’arte, che intendono essere coinvolti in un processo di conoscenza e di educazione all’arte contemporanea come strumento di sviluppo culturale e sociale del territorio.
Come in una caccia al tesoro, i visitatori sono accompagnati a scoprire i luoghi in cui sono conservate le opere donate dagli artisti.
La mostra presenta le opere e il contributo di: Luigi Presicce, Francesco Arena, Luca Francesconi (alla prox Biennale di VE), Enzo Umbaca, Cristian Chironi, Nicola Martini, Stefano Romano, Paola Anziché, Daniele Pezzi, Andrea Kvas, Antonio Rovaldi, Angelo Bianco e Roberto Martino, Luigi Negro, Marco Belfiore, Adriano Nasuti Wood, Elenia De Pedrio, Giorgio Guidi, Dragana Sapanjos, Stefano Graziani, Giallo Concialdi, Andrea Sala.
archiviazioni – esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo
Archiviazioni intende indagare e riflettere sul Sud contemporaneo come spazio, come dimensione singolare, come concetto e paradigma, con le sue peculiarità, le sue ricchezze e i suoi problemi, con i quali gli artisti, i curatori e gli operatori culturali che vivono e operano nel territorio si confrontano quotidianamente.
Uno spazio considerato nelle sue diverse accezioni di culturale, sociale, politico, filosofico e geografico, come esito, o meglio, come ‘esiti’ sempre diversi di relazioni, tensioni, condivisioni, ridefinizioni e attraversamenti. Lo stesso dibattito sull’ ‘identità Europea’, in cui le definizioni geografiche e politiche spesso non corrispondono a quelle culturali, in qualche modo è un tentativo di ridefinire spazi in costante trasformazione.
In questo contesto il Mezzogiorno, per la sua storia, la sua posizione geografica, le sue caratteristiche antropologiche e sociali, e per la varietà di culture di cui è composto, è un campo di indagine privilegiato, da rivisitare in chiave contemporanea ed internazionale, attraverso lo sguardo e i metodi della pratica artistica e l’approccio interdisciplinare, in dialogo e confronto con le esperienze nazionali e internazionali, ponendosi non più come luogo di confine e isolamento ma come spazio di partecipazione e sperimentazione di modelli relazionali tra arte e territorio, basati sulle sue specificità.
Gli strumenti operativi di Archiviazioni e gli spazi del Laboratorio di Arte e Architettura interagiscono allo scopo di creare un luogo di riferimento nel Sud d’Italia che in un unico edificio include:
archivica, il primo archivio d’arte contemporanea e centro di documentazione del Sud d’Italia, sviluppato sulla relazione tra arte e territorio;
uno spazio espositivo per la presentazione delle azioni di indagine artistica e interdisciplinare sul territorio e di interazione tra la scena artistica locale e quella internazionale, di mostre, rassegne di video e film d’artista, e per la presentazione dei materiali raccolti in archivio;
uno spazio di discussione e incontri, seminari e workshops;
a grande laboratorio attrezzato per la produzione dei lavori, a disposizione degli artisti locali, nazionali e internazionali.
Archivica
Archivica è un archivio in progress che seleziona e presenta pubblicazioni e riviste artistiche e interdisciplinari nazionali e internazionali e la documentazione digitale e audiovisiva dei progetti di artisti, curatori e teorici in locale, nazionale e internazionale, e di quelli provenienti dai cosiddetti ‘Sud’ del mondo. Con loro Archivica stabilisce diverse modalità di interazione e collaborazione, attraverso la raccolta del materiale, l’organizzazione e la co-produzione di progetti e l’acquisizione di Fondi significativi rispetto alla relazione tra arte, cultura e territorio.
Archivica ha acquisito l’archivio personale della critica d’arte Anna Cirignola, il Fondo Verri Liberi Cantieri di Lecce, nato nel 1997 attorno al lavoro del poeta Antonio L. Verri e dedicato alla valorizzazione delle energie creative in movimento nel territorio che raccoglie pubblicazioni e materiale stampato con una sezione dedicata all’editoria salentina e l’Archivio di Oreste di Cesare Pietroiusti, Luigi Negro, Emilio Fantin e Giancarlo Norese, che raccoglie fotografie, lettere, pubblicazioni, materiale stampato e audiovisivo prodotto durante le attività del Progetto Oreste, dal 1997 al 2002.
Archivica ha avviato una collaborazione a lungo termine con Careof DOCVA Documentation Center for Visual Arts di Milano, attraverso lo scambio di materiali raccolti per la promozione della scena artistica del Sud e la raccolta della videodocumentazione di seminari, workshop, incontri e progetti in Italia e all’estero prodotta da Careof negli ultimi vent’anni, e lo sviluppo di progetti di comunicazione e presentazione dei materiali archiviati.
Ha avviato diverse collaborazioni con archivi e organizzazioni artistiche come Expòsito – Osservatorio Giovani Artisti di Napoli / Index – repertorio d’arte contemporanea in Basilicata promosso dalla Fondazione SoutHeritage di Matera / Centro di Documentazione di Connecting Cultures di Milano, specializzata in progetti artistici negli spazi pubblici in relazione al paesaggio / ESCORIA Nuevos Medios di Quito, il più importante archivio dell’Ecuador, specializzato in videoarte e nuovi media.
laboratorio di Arte e Architettura
Via Enzo Ferrari, contrada Pisello, Lecce (LE) / www.archiviazioni.org
Azioni:
Costruire Processi: progettualità, spazio e tempo
discussione pubblica, ore 11.00 – 13.00 e 15.00 – 17.00
Interventi di: Julia Draganovic / Francesco Arena / Fabio Pollice e Annalisa Zacheo / Karen Hough / Devrim Kadirbeyoglu / Federica La Paglia / Attila Bruni / Shawn Van Sluys / Stefano Taccone / Chiara Agnello / Giulia Pedace / Mauro Marino / Francesca Boenzi
Gran Turismo
rivisitazione curatoriale di un archivio privato, ore 18.00
di Luigi Presicce e Luigi Negro
Le Cose Preziose
azione collettiva di autofinanziamento/ ore 18.30
works of: Luigi Presicce, Francesco Arena, Luigi Negro, Luca Francesconi, Enzo Umbaca, Cristian Chironi, Stefano Romano, Paola Anziché, Daniele Pezzi, Andrea Kvas, Antonio Rovaldi, Angelo Bianco, Roberto Martino, Marco Belfiore, Adriano Nasuti Wood, Elenia De Pedro, Giorgio Guidi, Dragana Sapanjos, Stefano Graziani, Giallo Concialdi, Andrea Sala, Riccardo Beretta, Alessandro Ceresoli, Jacopo Casadei, Cesare Pietroiusti, Sergio Breviario, Alessandro Vizzini, Riccardo Baruzzi
Stefanos Tsivopoulos, I WANT MY UTOPIA BACK, 2011, appropriated archival image, dimensioni variabili.Courtesy dell’artista.
An autonomous society is different than a heteronomous one (hetero = others) because while all societies make their own imaginaries (institutions, laws, traditions, beliefs and behaviors), autonomous societies are those in which their members are aware of this fact, and explicitly self-institute (αυτο-νομούνται). In contrast, the members of heteronomous societies attribute their imaginaries to some extra-social authority (i.e. God, ancestors, historical necessity). Cornelious Castoriadis, Figures of the Thinkable, Stanford University Press, July 18, 2007
In occasione della sua presentazione al pubblico, archiviazioni ha invitato Stefanos Tsivopoulos a elaborare un’immagine di archivio che rappresenti il concept e gli scopi del progetto. I Want My Utopia Back è una riflessione sul concetto di Autonomia in relazione a quello dell’archivio come azione. Questo processo di trasformazione che va dall’informazione alla conoscenza, dalla costruzione istituzionale all’azione sociale e alla formazione di un’autonoma consapevolezza, era anche alla base della democrazia nell’antica Grecia. Per Tsivopoulos, gli archivi non hanno necessariamente una funzione ‘rappresentativa’ della verità storica, ma sono piuttosto un modo alternativo per raccontare una storia. Questa storia intende riflettere sulle possibilità creative e immaginarie del nostro tempo.
Stefanos Tsivopoulos (Praga, 1973) è un artista/filmmaker greco che vive e lavora ad Atene e Amsterdam. La sua ricerca riflette sulla storia e sulla memoria storica come costruzione narrativa, una costruzione mediata dalle immagini che sono state editate e rieditate, e privata di immagini che non sono mai state usate o che sono andate perdute. Nei suoi film confonde fatti e finzione, passato e futuro, poiché il suo interesse è principalmente quello di interrogare le possibilità e le caratteristiche di questa costruzione narrativa, più che ad estrarne la verità. Al centro del suo lavoro sta la natura ambigua delle immagini e il loro dislocamento, da oggetto estetico a merce, a prova archiviata di verità storica.
archiviazioni – esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo è un progetto aperto di documentazione, discussione e azione ideato e diretto da Giusy Checola e curato insieme a Luigi Presicce, inserito nel programma Lab 12:00 promosso dalla Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea di Matera (MT).
Archiviazioni presenta le sue attività e i suoi spazi al pubblico sabato 26 marzo 2011 nella sua sede, il Laboratorio di Arte e Architettura, un’ex fabbrica di tabacco ubicata alle porte di Lecce (LE), nel cuore del Salento.
La giornata inaugurale
Le azioni inaugurali di Archiviazioni prvedono tre diverse modalità con cui avviare un dibattito attorno ai concetti principali del progetto.
La discussione pubblica Costruire Processi: progettualità, spazio e tempo è suddivisa in due sezioni. La prima si sviluppa attorno al Sud come concetto culturale, sociale e ambientale, come spazio di partecipazione e sperimentazione di modelli relazionali tra arte e territorio e sulla costruzione autonoma di un immaginario individuale e collettivo, per una visione più complessa del Sud contemporaneo; la sessione pomeridiana è dedicata al concetto, alla fruizione e al ruolo di un archivio di arte contemporanea oggi in relazione al processo di costruzione della memoria individuale e collettiva del presente e alle ultime istanze della ricerca artistica e curatoriale contemporanea.
Intervengono: Julia Draganovic, Francesco Arena, Fabio Pollice e Annalisa Zacheo, Karen Hough, Devrim Kadirbeyoglu, Federica La Paglia, Attila Bruni, Shawn Van Sluys, Stefano Taccone, Chiara Agnello, Giulia Pedace, Mauro Marino, Francesca Boenzi.
Gran Turismo è un lavoro inedito, appositamente realizzato per l’occasione da Luigi Presicce e Luigi Negro, allestito presso il laboratorio di Arte e Architettura e on line con un estratto pubblicato su UnDo.Net dal 26 marzo 2011. Una ricontestualizzazione curatoriale di oggetti provenienti dall’archivio privato della critica d’arte Anna Cirignola, che dagli anni Settanta ad oggi ha raccolto una grande quantità di inviti, lettere personali, fotografie, video storici in vhs e libri d’artista, tracce dell’esperienza vissuta con artisti come Carmelo Bene, Luigi Ontani, Mario Merz, Eliseo Mattiacci, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Gino De Dominicis, Alighiero Boetti, Hidetoshi Nagasawa, Philip Corner e Pier Paolo Calzolari. Gli artisti decontestualizzano il materiale attraverso una visione personale e formale che desantifica le immagini e i loro significati, costruendo un nuovo modo di leggerli, umano, storico e ambientale.
Le Cose Preziose non è solo una mostra di autofinanziamento realizzata grazie al generoso contributo degli artisti sostenitori del progetto, ma è parte di una più ampia azione rivolta ai soggetti privati locali, collezionisti o semplici appassionati d’arte, che intendono essere coinvolti in un processo di conoscenza e di educazione all’arte contemporanea come strumento di sviluppo culturale e sociale del territorio.
Come in una caccia al tesoro, i visitatori sono accompagnati a scoprire i luoghi in cui sono conservate le opere donate dagli artisti.
La mostra presenta le opere e il contributo di: Luigi Presicce, Francesco Arena, Luca Francesconi (alla prox Biennale di VE), Enzo Umbaca, Cristian Chironi, Nicola Martini, Stefano Romano, Paola Anziché, Daniele Pezzi, Andrea Kvas, Antonio Rovaldi, Angelo Bianco e Roberto Martino, Luigi Negro, Marco Belfiore, Adriano Nasuti Wood, Elenia De Pedrio, Giorgio Guidi, Dragana Sapanjos, Stefano Graziani, Giallo Concialdi, Andrea Sala.
archiviazioni – esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo
Archiviazioni intende indagare e riflettere sul Sud contemporaneo come spazio, come dimensione singolare, come concetto e paradigma, con le sue peculiarità, le sue ricchezze e i suoi problemi, con i quali gli artisti, i curatori e gli operatori culturali che vivono e operano nel territorio si confrontano quotidianamente.
Uno spazio considerato nelle sue diverse accezioni di culturale, sociale, politico, filosofico e geografico, come esito, o meglio, come ‘esiti’ sempre diversi di relazioni, tensioni, condivisioni, ridefinizioni e attraversamenti. Lo stesso dibattito sull’ ‘identità Europea’, in cui le definizioni geografiche e politiche spesso non corrispondono a quelle culturali, in qualche modo è un tentativo di ridefinire spazi in costante trasformazione.
In questo contesto il Mezzogiorno, per la sua storia, la sua posizione geografica, le sue caratteristiche antropologiche e sociali, e per la varietà di culture di cui è composto, è un campo di indagine privilegiato, da rivisitare in chiave contemporanea ed internazionale, attraverso lo sguardo e i metodi della pratica artistica e l’approccio interdisciplinare, in dialogo e confronto con le esperienze nazionali e internazionali, ponendosi non più come luogo di confine e isolamento ma come spazio di partecipazione e sperimentazione di modelli relazionali tra arte e territorio, basati sulle sue specificità.
Gli strumenti operativi di Archiviazioni e gli spazi del Laboratorio di Arte e Architettura interagiscono allo scopo di creare un luogo di riferimento nel Sud d’Italia che in un unico edificio include:
archivica, il primo archivio d’arte contemporanea e centro di documentazione del Sud d’Italia, sviluppato sulla relazione tra arte e territorio;
uno spazio espositivo per la presentazione delle azioni di indagine artistica e interdisciplinare sul territorio e di interazione tra la scena artistica locale e quella internazionale, di mostre, rassegne di video e film d’artista, e per la presentazione dei materiali raccolti in archivio;
uno spazio di discussione e incontri, seminari e workshops;
a grande laboratorio attrezzato per la produzione dei lavori, a disposizione degli artisti locali, nazionali e internazionali.
Archivica
Archivica è un archivio in progress che seleziona e presenta pubblicazioni e riviste artistiche e interdisciplinari nazionali e internazionali e la documentazione digitale e audiovisiva dei progetti di artisti, curatori e teorici in locale, nazionale e internazionale, e di quelli provenienti dai cosiddetti ‘Sud’ del mondo. Con loro Archivica stabilisce diverse modalità di interazione e collaborazione, attraverso la raccolta del materiale, l’organizzazione e la co-produzione di progetti e l’acquisizione di Fondi significativi rispetto alla relazione tra arte, cultura e territorio.
Archivica ha acquisito l’archivio personale della critica d’arte Anna Cirignola, il Fondo Verri Liberi Cantieri di Lecce, nato nel 1997 attorno al lavoro del poeta Antonio L. Verri e dedicato alla valorizzazione delle energie creative in movimento nel territorio che raccoglie pubblicazioni e materiale stampato con una sezione dedicata all’editoria salentina e l’Archivio di Oreste di Cesare Pietroiusti, Luigi Negro, Emilio Fantin e Giancarlo Norese, che raccoglie fotografie, lettere, pubblicazioni, materiale stampato e audiovisivo prodotto durante le attività del Progetto Oreste, dal 1997 al 2002.
Archivica ha avviato una collaborazione a lungo termine con Careof DOCVA Documentation Center for Visual Arts di Milano, attraverso lo scambio di materiali raccolti per la promozione della scena artistica del Sud e la raccolta della videodocumentazione di seminari, workshop, incontri e progetti in Italia e all’estero prodotta da Careof negli ultimi vent’anni, e lo sviluppo di progetti di comunicazione e presentazione dei materiali archiviati.
Ha avviato diverse collaborazioni con archivi e organizzazioni artistiche come Expòsito – Osservatorio Giovani Artisti di Napoli / Index – repertorio d’arte contemporanea in Basilicata promosso dalla Fondazione SoutHeritage di Matera / Centro di Documentazione di Connecting Cultures di Milano, specializzata in progetti artistici negli spazi pubblici in relazione al paesaggio / ESCORIA Nuevos Medios di Quito, il più importante archivio dell’Ecuador, specializzato in videoarte e nuovi media.
26
marzo 2011
Archiviazioni
26 marzo 2011
presentazione
incontro - conferenza
serata - evento
incontro - conferenza
serata - evento
Location
NEXTAB – LABORATORIO DI ARTE E ARCHITETTURA
Lecce, Via Enzo Ferrari, (Lecce)
Lecce, Via Enzo Ferrari, (Lecce)
Vernissage
26 Marzo 2011, ore 11.00 - 18.30
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