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Alfredo Aceto – Lullabies for obsessions
La prima personale a Roma, del giovane artista torinese, nasce da una ossessione e da una illusione: la vita e le opere, nell’immaginario di Alfredo Aceto, dell’artista svizzero Fabian Marti con cui l’ artista torinese ha chattato su facebook non più di cinque minuti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Martedì 22 Marzo 2011 alle ore 18.00, con la prima personale a Roma di Alfredo Aceto, “lullabies for obsessions” a cura di Massimo Sgroi, prosegue la collaborazione tra la galleria CHANGING ROLE e Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea.
La prima personale a Roma, del giovane artista torinese, nasce da una ossessione e da una illusione: la vita e le opere, nell’immaginario di Alfredo Aceto, dell’artista svizzero Fabian Marti con cui l’ artista torinese ha chattato su facebook non più di cinque minuti.
Frutto di una ricerca sul web, tutte le immagine della mostra sono riconducibili a Fabian Marti anche se, spesso, lo sono in maniera indiretta. Il volto dell’artista norvegese è l’elemento di collegamento della entropica ricerca nella rete e fanno parte di un processo molto più complesso che è la ricostruzione della vita di Fabian Marti immaginata da Alfredo Aceto. Così come sono non reali le immagini tratte dalla vita di Fabian Marti che si intravedono nelle pupille dell’artista svizzero o le lettere scritte dalla macchina Comma 22 che Aceto pensa esista nella casa di legno di Marti.
La relazione fra la vita reale, quella appunto di Marti, ed i frammenti che ad essa si associano allorché Alfredo Aceto digita il suo nome sui diversi motori di ricerca, “traducono - come scrive il curatore della mostra Massimo Sgroi, - in arte quella che è la complessità del vivere contemporaneo laddove reale e virtuale si sovrappongono nel creare una realtà “altra”, ipercomplessa, frammentata e molto più legata alle rappresentazioni virtuale che alla realtà fisica stessa. Alfredo Aceto legge il mondo di Marti, i suoi sentimenti, le emozioni ma, anche, le immagini e gli scritti che si associano al suo nome per ricreare una personalità virtuale, un simulacro che appartiene ai mondi dell’alterità.”
Le opere in mostra sono la sintesi della ricerca di Alfredo Aceto su ciò che ruota attorno alla personalità di Marti anche se, spesso, non appartengono assolutamente alla ricerca artistica dell’artista svizzero. Foto, disegni, scritti, immagini del web ,opere ed istallazioni ,che fanno parte, quasi sempre, non della vita di Marti ma dell’immaginazione che Alfredo Aceto ha della sua vita e della sua personalità umana ed artistica.
Alfredo Aceto nasce nel 1991 a Torino,dove vive e lavora .Da giovanissimo ha iniziato ad interessarsi all'arte ed è stato allievo di Carlo Giacone, Francesco Preverino, Jacques Bernard ,Istvan Madarassy e Guido Curto
Ha esposto presso il Castello di Rivara,il Museo d’arte contemporanea di Caserta , l’Espace le Carré - Ville de Lille , il Museo di scienze naturali di Torino e la galleria Allegretti Contemporanea .
La prima personale a Roma, del giovane artista torinese, nasce da una ossessione e da una illusione: la vita e le opere, nell’immaginario di Alfredo Aceto, dell’artista svizzero Fabian Marti con cui l’ artista torinese ha chattato su facebook non più di cinque minuti.
Frutto di una ricerca sul web, tutte le immagine della mostra sono riconducibili a Fabian Marti anche se, spesso, lo sono in maniera indiretta. Il volto dell’artista norvegese è l’elemento di collegamento della entropica ricerca nella rete e fanno parte di un processo molto più complesso che è la ricostruzione della vita di Fabian Marti immaginata da Alfredo Aceto. Così come sono non reali le immagini tratte dalla vita di Fabian Marti che si intravedono nelle pupille dell’artista svizzero o le lettere scritte dalla macchina Comma 22 che Aceto pensa esista nella casa di legno di Marti.
La relazione fra la vita reale, quella appunto di Marti, ed i frammenti che ad essa si associano allorché Alfredo Aceto digita il suo nome sui diversi motori di ricerca, “traducono - come scrive il curatore della mostra Massimo Sgroi, - in arte quella che è la complessità del vivere contemporaneo laddove reale e virtuale si sovrappongono nel creare una realtà “altra”, ipercomplessa, frammentata e molto più legata alle rappresentazioni virtuale che alla realtà fisica stessa. Alfredo Aceto legge il mondo di Marti, i suoi sentimenti, le emozioni ma, anche, le immagini e gli scritti che si associano al suo nome per ricreare una personalità virtuale, un simulacro che appartiene ai mondi dell’alterità.”
Le opere in mostra sono la sintesi della ricerca di Alfredo Aceto su ciò che ruota attorno alla personalità di Marti anche se, spesso, non appartengono assolutamente alla ricerca artistica dell’artista svizzero. Foto, disegni, scritti, immagini del web ,opere ed istallazioni ,che fanno parte, quasi sempre, non della vita di Marti ma dell’immaginazione che Alfredo Aceto ha della sua vita e della sua personalità umana ed artistica.
Alfredo Aceto nasce nel 1991 a Torino,dove vive e lavora .Da giovanissimo ha iniziato ad interessarsi all'arte ed è stato allievo di Carlo Giacone, Francesco Preverino, Jacques Bernard ,Istvan Madarassy e Guido Curto
Ha esposto presso il Castello di Rivara,il Museo d’arte contemporanea di Caserta , l’Espace le Carré - Ville de Lille , il Museo di scienze naturali di Torino e la galleria Allegretti Contemporanea .
22
marzo 2011
Alfredo Aceto – Lullabies for obsessions
Dal 22 marzo al 29 aprile 2011
arte contemporanea
Location
CHANGINGROLE@SALA1
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16.30-19.30
Vernissage
22 Marzo 2011, ore 18.00
Sito web
www.changingrole.com
Autore
Curatore