Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Plastiche Alchemiche
Nell’ambito del progetto di ampliamento degli spazi dedicati ai visitatori, la Fondazione Plart inaugura la nuova sezione multimediale dal titolo Plastiche Alchemiche. Per l’inaugurazione, è prevista una installazione interattiva speciale di Elio Caccavale (Dundee University).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FONDAZIONE PLART: PLASTICHE ALCHEMICHE
Id Lab coordina un gruppo di progettisti per il nuovo progetto multimediale e interattivo del Plart. Con la collaborazione di m&a, Julian Koschwitz, Xtend3dLab (NABA, Milano), VoidDoIt (IUAV, Venezia).
Installazione speciale per l’inaugurazione di Elio Caccavale (Dundee University).
Inaugurazione 1 aprile 2011 - h 18.30
Nell’ambito del progetto di ampliamento degli spazi dedicati ai visitatori, la Fondazione Plart inaugura la nuova sezione multimediale dal titolo Plastiche Alchemiche.
Realizzato e sviluppato da Id Lab, societa’ specializzata nel risolvere problemi di innovazione tecnologica (in collaborazione con m&a, Julian Koschwitz, il gruppo VoidDoIt dello IUAV di Venezia ed Xtend3dLab), il progetto è una combinazione di soluzioni e servizi innovativi che includono aspetti di estetica, linguaggio, comunicazione, ambientazione, riuso, informazione e condivisione legati da un messaggio di sostenibilità ambientale.
“Da un mare di petrolio a un campo di girasoli”. Da questa premessa ecosostenibile si sviluppa il percorso museale composto da installazioni interattive, snodi informativi (touch screen, catalogo digitale della collezione) e ambientazioni tematiche.
In occasione dell’inaugurazione Elio Caccavale (con alcuni suoi studenti della Dundee University) e l’associazione Xtend3dLab realizzeranno due installazioni interattiva ad-hoc dedicate agli oggetti della collezione Plart.
“Plastiche Alchemiche”
Nell’ambito del progetto di ampliamento degli spazi dedicati ai visitatori, la Fondazione Plart inaugura la nuova sezione multimediale e interattiva dal titolo Plastiche Alchemiche. Il percorso multimediale e l’evento inaugurale è stato ideato e organizzato da Id Lab, un gruppo di persone che lavora all’incrocio tra cultura del progetto e tecnologia. Ovvero quel terreno particolare dove le tecnologie (innovative e tradizionali) si fondono per dar vita a narrazioni uniche e peculiari.
I nuovi spazi
Attraverso il percorso museale il visitatore scopre il mondo della plastica e la sua evoluzione. La tecnologia al servizio della conoscenza: una serie di dispositivi multimediali e interattivi che costruiscono un percorso fatto di tappe successive in cui la plastica che conosciamo (derivata del petrolio), si trasforma e trasfigura attraverso le nuove tecnologie proprie del mondo delle bioplastiche.
Il percorso del visitatore parte dall'esterno: Alchimisti at Work evoca lo scenario delle botteghe di Napoli. Dal lavoro dell’alchimista a quello dell’artigiano la conoscenza materiale si unisce all’abilità manuale: mente e mano funzionano rinforzandosi, l’una insegna all’altra e viceversa. Lo spazio adiacente al museo viene adibito a laboratorio dedicato al lavoro dei designer che fanno del riciclo e riutilizzo della plastica la loro arte o che sperimentano nuovi oggetti e nuove forme con plastiche biodegradabili e materiali nuovi e sostenibili.
Parallelamente le aperture del Museo che si affacciano sulla strada di via Martucci si animano a diventare strumento di comunicazione per richiamare il passante sull’affascinante mondo della plastica e sui temi del riciclo.
All'interno del museo, il visitatore accede alle informazioni riferite ai numerosi oggetti della storica collezione permanente attraverso dispositivi diversificati (touchscreen e iPad), per avviarsi poi verso il corridoio multimediale, vero e proprio accesso ai nuovi ambienti multimediali dove il percorso di visita si articola attorno a sette aree esperienziali.
Attraverso proiezioni e installazioni interattive si parte dall’alchimia per arrivare alla chimica. Tecnologie innovative permettono di seguire la storia dei materiali plastici come se fossero tappe successive di processi alchemici via via piu’ sofisticati. Attraverso immagini, interazioni, si arriva alla magia finale: il momento in cui la plastica derivata dal petrolio diventa bioplastica.
La sala multimediale diventa quindi un ambiente spettacolare, magico e suggestivo che conduce il visitatore a vivere un’esperienza dove gli aspetti ludici si sovrappongono alle parti piu’ tradizionalmente didattiche e formative. Dagli inquinanti derivati petroliferi si arriva a capire i principi e le caratteristiche dei nuovi materiali plastici ecologici e con questa nuova consapevolezza si viene seguiti verso l’uscita. Un messaggio per un futuro sostenibile in cui speciali ombre interattive a forma di girasole emergono da un mare di petrolio inquinante.
L'evento inaugurale
Per l'inaugurazione del primo di aprile sono inoltre previste due installazioni speciali progettate e realizzate ad hoc ad arricchire la sala temporanea del museo.
Due installazioni interattive dedicate a due oggetti della collezione del PLART.
Plastic fantasia
Elio Caccavale (assieme a Anna-Clara Rendahl, Mike Shorter, Paddy Stevenson-Keating dell’Università di Dundee) sono gli autori dell’installazione Plastic Fantasia. Usando una combinazione di movimenti, suoni, luci e ombre, si creerà uno spazio in cui le persone saranno completamente immerse in un mondo dove gli oggetti hanno una vita propria, diversa dalla normalità quotidiana alla quale siamo abituati.
MicroSenSo. Microfono Sensibile al Soffio
L’associazione Xtend3dLab, ha progettato un’installazione dedicata alla storia di un singolare microfono britannico degli anni ‘40 (appartenente alla collezione Plart). Suoni, voci e scritte si amplificano e si riducono di tono seguendo il comportamento del visitatore e la sua interazione con il microfono. L’oggetto acquista una nuova funzione e racconta in prima istanza la sua stessa storia.
Crediti
Id - Lab: Valentina Carta, Bruna Cortinovis, Alessandro Contini, Valeria Di Rosa, Stefano Mirti, Noemi Piccioli, Cecilia Pirovano, William Raffredi, Remo Ricchetti, Panajotis Sifakis.
con la consulenza progettuale di Julian Koschwitz e con la collaborazione di Pierluigi Anselmi, Alessandro Busseni.
m&a: Chiara Novello, Piera Patera
Xtend3dLab (NABA, Milano): Emiliano Audisio, Giulia Martimucci, Barbara Martinazzi Detto Botter, Lucrezia Tenerelli, Mariangela Zarriello
VoidDoIt (IUAV, Venezia): Antonio Altomare, Gianni Cardone, Daniele Muscella, Fosca Salvi
Dundee University: Elio Caccavale con: Anna-Clara Rendahl, Mike Shorter, Paddy Stevenson-Keating
Si ringraziano inoltre:
Enrica Borghi per la partecipazione nel video "Alchimisti at Work"; Stefano 'Brando' Brandoni per le campionature sonore di 'Plastica in musica'; DZModels e Cristian Buzio per i tessuti plastici;
Fabrizio Radica per i contributi visual di 'Plastica in musica'
Id Lab coordina un gruppo di progettisti per il nuovo progetto multimediale e interattivo del Plart. Con la collaborazione di m&a, Julian Koschwitz, Xtend3dLab (NABA, Milano), VoidDoIt (IUAV, Venezia).
Installazione speciale per l’inaugurazione di Elio Caccavale (Dundee University).
Inaugurazione 1 aprile 2011 - h 18.30
Nell’ambito del progetto di ampliamento degli spazi dedicati ai visitatori, la Fondazione Plart inaugura la nuova sezione multimediale dal titolo Plastiche Alchemiche.
Realizzato e sviluppato da Id Lab, societa’ specializzata nel risolvere problemi di innovazione tecnologica (in collaborazione con m&a, Julian Koschwitz, il gruppo VoidDoIt dello IUAV di Venezia ed Xtend3dLab), il progetto è una combinazione di soluzioni e servizi innovativi che includono aspetti di estetica, linguaggio, comunicazione, ambientazione, riuso, informazione e condivisione legati da un messaggio di sostenibilità ambientale.
“Da un mare di petrolio a un campo di girasoli”. Da questa premessa ecosostenibile si sviluppa il percorso museale composto da installazioni interattive, snodi informativi (touch screen, catalogo digitale della collezione) e ambientazioni tematiche.
In occasione dell’inaugurazione Elio Caccavale (con alcuni suoi studenti della Dundee University) e l’associazione Xtend3dLab realizzeranno due installazioni interattiva ad-hoc dedicate agli oggetti della collezione Plart.
“Plastiche Alchemiche”
Nell’ambito del progetto di ampliamento degli spazi dedicati ai visitatori, la Fondazione Plart inaugura la nuova sezione multimediale e interattiva dal titolo Plastiche Alchemiche. Il percorso multimediale e l’evento inaugurale è stato ideato e organizzato da Id Lab, un gruppo di persone che lavora all’incrocio tra cultura del progetto e tecnologia. Ovvero quel terreno particolare dove le tecnologie (innovative e tradizionali) si fondono per dar vita a narrazioni uniche e peculiari.
I nuovi spazi
Attraverso il percorso museale il visitatore scopre il mondo della plastica e la sua evoluzione. La tecnologia al servizio della conoscenza: una serie di dispositivi multimediali e interattivi che costruiscono un percorso fatto di tappe successive in cui la plastica che conosciamo (derivata del petrolio), si trasforma e trasfigura attraverso le nuove tecnologie proprie del mondo delle bioplastiche.
Il percorso del visitatore parte dall'esterno: Alchimisti at Work evoca lo scenario delle botteghe di Napoli. Dal lavoro dell’alchimista a quello dell’artigiano la conoscenza materiale si unisce all’abilità manuale: mente e mano funzionano rinforzandosi, l’una insegna all’altra e viceversa. Lo spazio adiacente al museo viene adibito a laboratorio dedicato al lavoro dei designer che fanno del riciclo e riutilizzo della plastica la loro arte o che sperimentano nuovi oggetti e nuove forme con plastiche biodegradabili e materiali nuovi e sostenibili.
Parallelamente le aperture del Museo che si affacciano sulla strada di via Martucci si animano a diventare strumento di comunicazione per richiamare il passante sull’affascinante mondo della plastica e sui temi del riciclo.
All'interno del museo, il visitatore accede alle informazioni riferite ai numerosi oggetti della storica collezione permanente attraverso dispositivi diversificati (touchscreen e iPad), per avviarsi poi verso il corridoio multimediale, vero e proprio accesso ai nuovi ambienti multimediali dove il percorso di visita si articola attorno a sette aree esperienziali.
Attraverso proiezioni e installazioni interattive si parte dall’alchimia per arrivare alla chimica. Tecnologie innovative permettono di seguire la storia dei materiali plastici come se fossero tappe successive di processi alchemici via via piu’ sofisticati. Attraverso immagini, interazioni, si arriva alla magia finale: il momento in cui la plastica derivata dal petrolio diventa bioplastica.
La sala multimediale diventa quindi un ambiente spettacolare, magico e suggestivo che conduce il visitatore a vivere un’esperienza dove gli aspetti ludici si sovrappongono alle parti piu’ tradizionalmente didattiche e formative. Dagli inquinanti derivati petroliferi si arriva a capire i principi e le caratteristiche dei nuovi materiali plastici ecologici e con questa nuova consapevolezza si viene seguiti verso l’uscita. Un messaggio per un futuro sostenibile in cui speciali ombre interattive a forma di girasole emergono da un mare di petrolio inquinante.
L'evento inaugurale
Per l'inaugurazione del primo di aprile sono inoltre previste due installazioni speciali progettate e realizzate ad hoc ad arricchire la sala temporanea del museo.
Due installazioni interattive dedicate a due oggetti della collezione del PLART.
Plastic fantasia
Elio Caccavale (assieme a Anna-Clara Rendahl, Mike Shorter, Paddy Stevenson-Keating dell’Università di Dundee) sono gli autori dell’installazione Plastic Fantasia. Usando una combinazione di movimenti, suoni, luci e ombre, si creerà uno spazio in cui le persone saranno completamente immerse in un mondo dove gli oggetti hanno una vita propria, diversa dalla normalità quotidiana alla quale siamo abituati.
MicroSenSo. Microfono Sensibile al Soffio
L’associazione Xtend3dLab, ha progettato un’installazione dedicata alla storia di un singolare microfono britannico degli anni ‘40 (appartenente alla collezione Plart). Suoni, voci e scritte si amplificano e si riducono di tono seguendo il comportamento del visitatore e la sua interazione con il microfono. L’oggetto acquista una nuova funzione e racconta in prima istanza la sua stessa storia.
Crediti
Id - Lab: Valentina Carta, Bruna Cortinovis, Alessandro Contini, Valeria Di Rosa, Stefano Mirti, Noemi Piccioli, Cecilia Pirovano, William Raffredi, Remo Ricchetti, Panajotis Sifakis.
con la consulenza progettuale di Julian Koschwitz e con la collaborazione di Pierluigi Anselmi, Alessandro Busseni.
m&a: Chiara Novello, Piera Patera
Xtend3dLab (NABA, Milano): Emiliano Audisio, Giulia Martimucci, Barbara Martinazzi Detto Botter, Lucrezia Tenerelli, Mariangela Zarriello
VoidDoIt (IUAV, Venezia): Antonio Altomare, Gianni Cardone, Daniele Muscella, Fosca Salvi
Dundee University: Elio Caccavale con: Anna-Clara Rendahl, Mike Shorter, Paddy Stevenson-Keating
Si ringraziano inoltre:
Enrica Borghi per la partecipazione nel video "Alchimisti at Work"; Stefano 'Brando' Brandoni per le campionature sonore di 'Plastica in musica'; DZModels e Cristian Buzio per i tessuti plastici;
Fabrizio Radica per i contributi visual di 'Plastica in musica'
01
aprile 2011
Plastiche Alchemiche
01 aprile 2011
Location
PLART
Napoli, Via Giuseppe Martucci, 48, (Napoli)
Napoli, Via Giuseppe Martucci, 48, (Napoli)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13, 15-19
sabato 10-13
Vernissage
1 Aprile 2011, ore 18.30
Autore