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Sicilianità
“Sicilianità” è una collettiva fotografica che ci rappresenta, ci racconta e ci trasferisce in un gioco di identità multiple, come dentro ad un festino illuminato da Bartolo Chichi – Art & Photo Gallery, rovesciamo l’isola ignota che ognuno di noi è per se stesso.
Comunicato stampa
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Sicilianità è una caratteristica che possiedono i siciliani, ma anche chi ha avuto semplicemente la possibilità di passare o attraversare - affascinato e incuriosito - i mille volti di un’isola incantevole e contraddittoria, terra agro e dolce, tragica e virtuosa, sacra e profana.
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery celebriamo la SICILIANITA’ in questo anno tanto intenso di storia e di memoria - l’anniversario del centocinquantesimo anno di Unità d’Italia - con una traduzione in immagini della nostra isola, assaporando, inebriando e ubriacando l’anima che vive e trepida al calore di una giornata primaverile, dove il sole bacia e riscalda la natura e gli uomini.
Ed è proprio in una delle mille e una notte giornate di sole e di stelle che i nostri fotografi Mariangela Avola, Rosa Bonanno, Salvatore Cacioppo, Sabina Carnemolla, Giorgio Cuccia, Maria Luisa De Luca, Emanuela Leto, Giuseppe Paterna, Giorgio Pitarresi, Roberto Rini, Ivana Rosella, Tiziana Vitrano, si sono incontrati per risorgere e riconquistare il patrimonio artistico, culturale e umano, esaltando i valori e i fattori della nostra identità nazionale e di conseguenza ad una appartenenza che tormenta e anima la sicilianità di ogni italiano che vive ancora in Sicilia o che si è allontanato con la consapevolezza di non poter mai perdere i propri tratti distintivi, tatuati e impressi nel bene e nel male nella pelle e negli occhi.
La nostra storia possiede, quelle peculiarità sensuali e segrete al centro del Mediterraneo, che solo un’isola come la nostra poteva subire, assorbire e devastare. Lungo la linea del tempo siamo stati greci, fenici, romani, barbarici, bizantini, islamici, normanni, angioini, aragonesi, borbonici e infine italiani, con una spedizione garibaldina cruenta e feroce, ma che ci lega a doppio filo con quella dell’Italia intera.
Ovunque ci aggiriamo nella bella isola, non troveremo mai altrove le leggende e le realtà, la mafia e la legalità, il folklore e il colore, la magia e la bellezza di luoghi perduti e struggenti che in Sicilia abbondano e rimescolano dentro un patrimonio folle e ineguagliabile.
L’esposizione vi dona la seduzione e l’ebbrezza di “appartenere” con una coppola in testa ad un momento catartico, così lasciamoci trasportare dal profumo fresco delle zagare e dei frutti come le arance e i limoni, oppure dai frutti selvatici e all’apparenza crudeli come i fico d’india.
Andiamo incontro ai carretti che vendono cibarie deliziose come sfincioni e arancini, assaporiamo sapori, destreggiamoci tra pupi e paladini, passeggiamo tra i mercati dei centri storici, dove il sale e il pesce sono un dono del mare.
Affacciamoci e riposiamoci ai balconi e alle terrazze con le signore e i loro panni multicolori stesi al sole, immortaliamo cattedrali e duomi, perdiamo i sensi tra i vini e le botti decorate.
Sostiamo sulle barche e lungo i porti, scaliamo le montagne e le catene montuose fino ad arrivare al vulcanico Etna, bocca e cratere di una terra a tre punte.
Trinacria storica, dalle infinite visioni colte dai promontori più belli e universali del mondo, rammentando a noi stessi chi siamo stati, cosa siamo e cosa vogliamo essere, accompagniamoci lungo la storia per riscoprire la nostra identità, con un cuore tricolore che palpita dove gli occhi meravigliati ed estasiati si posano e davanti ad ogni cosa, luogo e persona che in Sicilia non finisce mai di sorprendere e di sorprendervi.
Johann Wolfgang von Goethe scrive a proposito della nostra terra e con questa frase vorrei rivolgere l’orgoglio nazionale ai miei connazionali che “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto.”
Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
Da Bartolo Chichi - Art & Photo Gallery celebriamo la SICILIANITA’ in questo anno tanto intenso di storia e di memoria - l’anniversario del centocinquantesimo anno di Unità d’Italia - con una traduzione in immagini della nostra isola, assaporando, inebriando e ubriacando l’anima che vive e trepida al calore di una giornata primaverile, dove il sole bacia e riscalda la natura e gli uomini.
Ed è proprio in una delle mille e una notte giornate di sole e di stelle che i nostri fotografi Mariangela Avola, Rosa Bonanno, Salvatore Cacioppo, Sabina Carnemolla, Giorgio Cuccia, Maria Luisa De Luca, Emanuela Leto, Giuseppe Paterna, Giorgio Pitarresi, Roberto Rini, Ivana Rosella, Tiziana Vitrano, si sono incontrati per risorgere e riconquistare il patrimonio artistico, culturale e umano, esaltando i valori e i fattori della nostra identità nazionale e di conseguenza ad una appartenenza che tormenta e anima la sicilianità di ogni italiano che vive ancora in Sicilia o che si è allontanato con la consapevolezza di non poter mai perdere i propri tratti distintivi, tatuati e impressi nel bene e nel male nella pelle e negli occhi.
La nostra storia possiede, quelle peculiarità sensuali e segrete al centro del Mediterraneo, che solo un’isola come la nostra poteva subire, assorbire e devastare. Lungo la linea del tempo siamo stati greci, fenici, romani, barbarici, bizantini, islamici, normanni, angioini, aragonesi, borbonici e infine italiani, con una spedizione garibaldina cruenta e feroce, ma che ci lega a doppio filo con quella dell’Italia intera.
Ovunque ci aggiriamo nella bella isola, non troveremo mai altrove le leggende e le realtà, la mafia e la legalità, il folklore e il colore, la magia e la bellezza di luoghi perduti e struggenti che in Sicilia abbondano e rimescolano dentro un patrimonio folle e ineguagliabile.
L’esposizione vi dona la seduzione e l’ebbrezza di “appartenere” con una coppola in testa ad un momento catartico, così lasciamoci trasportare dal profumo fresco delle zagare e dei frutti come le arance e i limoni, oppure dai frutti selvatici e all’apparenza crudeli come i fico d’india.
Andiamo incontro ai carretti che vendono cibarie deliziose come sfincioni e arancini, assaporiamo sapori, destreggiamoci tra pupi e paladini, passeggiamo tra i mercati dei centri storici, dove il sale e il pesce sono un dono del mare.
Affacciamoci e riposiamoci ai balconi e alle terrazze con le signore e i loro panni multicolori stesi al sole, immortaliamo cattedrali e duomi, perdiamo i sensi tra i vini e le botti decorate.
Sostiamo sulle barche e lungo i porti, scaliamo le montagne e le catene montuose fino ad arrivare al vulcanico Etna, bocca e cratere di una terra a tre punte.
Trinacria storica, dalle infinite visioni colte dai promontori più belli e universali del mondo, rammentando a noi stessi chi siamo stati, cosa siamo e cosa vogliamo essere, accompagniamoci lungo la storia per riscoprire la nostra identità, con un cuore tricolore che palpita dove gli occhi meravigliati ed estasiati si posano e davanti ad ogni cosa, luogo e persona che in Sicilia non finisce mai di sorprendere e di sorprendervi.
Johann Wolfgang von Goethe scrive a proposito della nostra terra e con questa frase vorrei rivolgere l’orgoglio nazionale ai miei connazionali che “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto.”
Maria Rita Chichi
www.mariaritachichi.com
18
marzo 2011
Sicilianità
Dal 18 marzo al 14 aprile 2011
fotografia
Location
BARTOLO CHICHI ART & PHOTO GALLERY
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Palermo, Via Vann'anto, 16, (Palermo)
Orario di apertura
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.45 alle 13 e dalle 16.30 alle 19.30 e il sabato dalle 9:45 alle 13.
Vernissage
18 Marzo 2011, ore 18.30
Autore