Per Marchelli alla base di ogni suo lavoro c’è sempre una storia, nascosta tra le pieghe della stoffa invecchiata oppure nelle gradazioni spente di un colore sbiadito. L’artista assembla questi vecchi materiali, riportandoli a nuova vita, proponendo la loro storia come una testimonianza del tempo passato. Tra gli oggetti trovati nelle soffitte abbandonate o nei mercatini di periferia, l’artista predilige da sempre le bandiere, bandiere di ogni nazione, che più di qualsiasi altro reperto hanno molto da raccontare, in quanto simbolo di innumerevoli storie individuali e contemporaneamente immagine collettiva di un popolo.

Ispirandosi ai festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia, l’artista propone in questa mostra veneziana bandiere italiane che diventano astratti campi di colore oppure si trasformano in tele sagomate a forma di cuscino appoggiate su sgabelli traballanti I colori del simbolo italiano, il bianco, il rosso e il verde, ricoprono vecchi legni che prendono la forma di oggetti-scultura avvolti in una patina di cera e alcuni sgabelli impilati uno sull’altro ci guardano sull’attenti, mentre una grande bandiera sovrasta e sorveglia ogni storia, la nostra storia, diventata un magnifico racconto, che contiene tutte le storie e che ognuno può dispiegare a modo suo.

Mirco Marchelli, nato a Novi Ligure nel 1963, vive e lavora a Ovada (AL). Ha esposto in numerose città italiane e straniere (Verona, Genova, Venezia, Regensburg, Amburgo, Barcellona) e sue opere sono presentate con regolarità nelle più importanti fiere d’arte internazionali.