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Anna Paola Pizzocaro – Preghiere non risposte
Anna Paola Pizzocaro ci racconta, con le sue incredibili immagini, una “storia” che è un onirico viaggio tra realtà e fantasia.
Comunicato stampa
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“Preghiere non risposte ” è il titolo del progetto espositivo che Anna Paola Pizzocaro presenta dal 16 aprile al 28 maggio 2011 presso lo spazio Artes di Vigevano.
Anna Paola Pizzocaro ci racconta, con le sue incredibili immagini, una “storia” che è un onirico viaggio tra realtà e fantasia. Un’esile figura umana si risveglia e, attraverso uno specchio, vede inondarsi violentemente la sua abitazione, come in una sorta di Diluvio Universale, che si riversa sulla Terra come manifestazione dell’ira divina scatenata dalla malvagità umana.
In questa dimensione parallela un uomo e una donna si trovano coinvolti in un “viaggio-diluvio” dove leoni marini, fenicotteri, scimmiette, panda, orsi polari e molte altre specie animali si guardano intorno impauriti, immersi in un mondo reale che viene sempre più inondato da uno virtuale. Attraverso un parallelismo con l’arca di Noè, l’abitazione diventa l’arca, metafora del mondo reale, al cui interno è racchiusa la vita del pianeta.
Nel sogno riuscirà a salvarsi solo l’uomo, “…unico animale che riesce ad adattarsi e sopravvivere a questo mondo da lui creato”, ci racconta l’artista. La salvezza per la coppia umana è imparare a volare via, in uno dei mondi paralleli per cercare di porre fine alla frustrante ricerca di fede compiuta nel mondo reale attraverso “preghiere non risposte”.
La fotografia diventa arte quando, come nelle opere di Anna Paola Pizzocaro, non solo emerge un particolare modo di vedere e interpretare la realtà ma anche quando vi si ritrovano una sapiente e raffinata costruzione e post-produzione con aggiustamenti manuali, pittorici, di sovrapposizione o di applicazione di tecniche digitali e, infine, quando la società riconosce in quelle immagini uno strumento per analizzare se stessa innescando un’evoluzione del proprio approccio estetico.
L’erudito approccio di Anna Paola Pizzocaro all’uso del linguaggio fotografico consente a ogni spettatore un avvicinamento diversificato ed originale con il soggetto dell’opera.
Anna Paola Pizzocaro (Milano, 1974) si diploma nel 1998 all’Ensad (Ecole Nationale Superieure Des Arts Decoratifs) di Parigi e alla Naba Accademia (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano. Si appassiona di grafica ed effetti scenografici creati al computer e collabora alla post-produzione di film quali “La nona porta” di Roman Polanski e “Asterix e Obelix contro Cesare” di Claude Zidi, oltre a vari spot pubblicitari tra i quali BMW, Farenheit di Christian Dior, Clio Extreme, e molti altri presso la prestigiosa società francese Mikros Images.
Nel 2003 si laurea alla Sorbona in Cinema e Storia dell’Arte e consegue poi il dottorato con una tesi sugli Effetti Speciali.
Segue poi corsi alla Speos Photographic Institute di Parigi, dove consegue l’European Master in Professional Photography annoverando il fotografo Paolo Roversi tra i suoi Professori, ma è a New York che si rende conto quale importanza abbia questo mezzo espressivo per la sua vita e decide di seguire corsi di perfezionamento al Moma e all’ICP (International Center of Photography) sotto la direzione dell’artista e Acting Chair of the General Studies Program dell’ICP Marina Berio.
In contemporanea lavora nello studio di David LaChapelle e lo assiste nelle elaborazioni digitali e sugli shooting quando l’artista è a New York. In questo periodo Newyorkese Anna Paola ha acquisito una sempre più raffinata tecnica di linguaggio e un altissimo livello artistico e operativo.
Anna Paola Pizzocaro ci racconta, con le sue incredibili immagini, una “storia” che è un onirico viaggio tra realtà e fantasia. Un’esile figura umana si risveglia e, attraverso uno specchio, vede inondarsi violentemente la sua abitazione, come in una sorta di Diluvio Universale, che si riversa sulla Terra come manifestazione dell’ira divina scatenata dalla malvagità umana.
In questa dimensione parallela un uomo e una donna si trovano coinvolti in un “viaggio-diluvio” dove leoni marini, fenicotteri, scimmiette, panda, orsi polari e molte altre specie animali si guardano intorno impauriti, immersi in un mondo reale che viene sempre più inondato da uno virtuale. Attraverso un parallelismo con l’arca di Noè, l’abitazione diventa l’arca, metafora del mondo reale, al cui interno è racchiusa la vita del pianeta.
Nel sogno riuscirà a salvarsi solo l’uomo, “…unico animale che riesce ad adattarsi e sopravvivere a questo mondo da lui creato”, ci racconta l’artista. La salvezza per la coppia umana è imparare a volare via, in uno dei mondi paralleli per cercare di porre fine alla frustrante ricerca di fede compiuta nel mondo reale attraverso “preghiere non risposte”.
La fotografia diventa arte quando, come nelle opere di Anna Paola Pizzocaro, non solo emerge un particolare modo di vedere e interpretare la realtà ma anche quando vi si ritrovano una sapiente e raffinata costruzione e post-produzione con aggiustamenti manuali, pittorici, di sovrapposizione o di applicazione di tecniche digitali e, infine, quando la società riconosce in quelle immagini uno strumento per analizzare se stessa innescando un’evoluzione del proprio approccio estetico.
L’erudito approccio di Anna Paola Pizzocaro all’uso del linguaggio fotografico consente a ogni spettatore un avvicinamento diversificato ed originale con il soggetto dell’opera.
Anna Paola Pizzocaro (Milano, 1974) si diploma nel 1998 all’Ensad (Ecole Nationale Superieure Des Arts Decoratifs) di Parigi e alla Naba Accademia (Nuova Accademia di Belle Arti) a Milano. Si appassiona di grafica ed effetti scenografici creati al computer e collabora alla post-produzione di film quali “La nona porta” di Roman Polanski e “Asterix e Obelix contro Cesare” di Claude Zidi, oltre a vari spot pubblicitari tra i quali BMW, Farenheit di Christian Dior, Clio Extreme, e molti altri presso la prestigiosa società francese Mikros Images.
Nel 2003 si laurea alla Sorbona in Cinema e Storia dell’Arte e consegue poi il dottorato con una tesi sugli Effetti Speciali.
Segue poi corsi alla Speos Photographic Institute di Parigi, dove consegue l’European Master in Professional Photography annoverando il fotografo Paolo Roversi tra i suoi Professori, ma è a New York che si rende conto quale importanza abbia questo mezzo espressivo per la sua vita e decide di seguire corsi di perfezionamento al Moma e all’ICP (International Center of Photography) sotto la direzione dell’artista e Acting Chair of the General Studies Program dell’ICP Marina Berio.
In contemporanea lavora nello studio di David LaChapelle e lo assiste nelle elaborazioni digitali e sugli shooting quando l’artista è a New York. In questo periodo Newyorkese Anna Paola ha acquisito una sempre più raffinata tecnica di linguaggio e un altissimo livello artistico e operativo.
16
aprile 2011
Anna Paola Pizzocaro – Preghiere non risposte
Dal 16 aprile al 28 maggio 2011
arte contemporanea
Location
ARTESGALLERY
Vigevano, Via Agnese Riberia, 9, (Pavia)
Vigevano, Via Agnese Riberia, 9, (Pavia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.00-13.00/16.00-19.00
sabato 16.00-19.00
domenica e festivi su appuntamento
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 18
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore