26 luglio 2010

fino al 25.IX.2010 Strange Comfort Roma, sedi varie

 
Celebrazione dell’arte nella sua accezione più ampia. Perché ogni lavoro è la risposta (negativa e positiva) di metabolizzazioni di visioni e vissuti precedenti e attuali. In un continuo confronto...

di

Certamente non è inedita l’idea di Strange Comfort
(Afforded by the Profession)
di svilupparsi in diverse sedi. Ciò che la rende
originale è la possibilità di far scoprire luoghi ai molti pressoché
sconosciuti. Se, infatti, quasi ogni inglese di passaggio nella Capitale ha
visitato la casa di Keats, pochi romani e turisti hanno attraversato i giardini
della Chiesa di Sant’Isidoro o sono entrati nelle sale della libreria
Rappaport. Ciò costringe il visitatore a una (forse) gradita scarpinata a volte
per un magro bottino.

A parte la piacevole scoperta di queste piccole chicche,
la mostra sembra voler fare quadrare il cerchio, cioè ribadire che le
distinzioni fra le diverse “discipline” sono mere convenzioni, poiché ognuna è
insita nell’altra per sovrapposizione, per evocazione o semplicemente per
ispirazione, nella sua accezione più ampia.

Ed è proprio da questo largo significato che nasce questa
mostra. Come per la trasmissione radiofonica Sei Gradi, in cui mondi diversi sono in
realtà connessi tra loro, così l’esposizione è stata costruita per
associazioni. Un racconto dello scrittore inglese Malcom Lowry, a cui è
tributato il titolo della mostra, è lo spunto: la consolazione che molti
artisti traggono dallo studio e dal confronto, dalla interpretazione e dalla
trasformazione dei lavori di altri artisti.

È quello che dimostrano gli undici artisti internazionali
invitati, ognuno dei quali conduce la personale riflessione partendo
dall’indagine di culture e opere diverse. Come gli scatti di Franco Vaccari che, con i suoi dittici (come Rrose
Sélavy -Marcel Duchamp- Belle aleine, Eau de Voillett/L’histoire de la Belle
Hélaine de Costantinople, Bibliotèque Bleue
”) divisi fra l’istituto e la libreria, suggerisce
possibili punti di partenza dei lavori di Duchamp.


Facendo materialmente trascrivere – con caratteri
occidentali – dal padre Phung Vo i testi raccolti da Julie Ault di McPhee,
Cioran, Breen, Pasolini e Ballard, con le 60 pagine di Death Sentence Danh Vo vuole restituire una certa
dignità a una minoranza linguistica, mentre in Tombstone for Nguyen Thi Ty – allestita nel giardino della
chiesa – muove una critica al sistema capitalistico occidentale. Simile
critica, ma per gli effetti che produce sull’ambiente, è avanzata nel video Time,
Trade and Surplus Value
di Maria Thereza Alves.

Riflettendo invece sul concetto di scultura e del retaggio
a essa legata, nel video Kinetic Sculpture in Two Dimensions Jimmie Durham analizza l’idea di immobilità che
sottostà alla scultura stessa. In un rinnovato Grand Tour, con Voyage
pittoresque
Cécile
Hummel
ha
fotografato libri antichi che evocano viaggi e angoli pittoreschi delle città
italiane visitate (Roma, Napoli e Palermo).


Un’articolata costruzione è dietro l’apparente semplicità
del video Weekend Campus di Nancy Davenport: una corposa serie di fotografie è stata disposta a
formare un video con una lenta ripresa orizzontale, dove un’università fittizia
fa da quinta scenografica a cruenti incidenti stradali, a cui accorrono
curiosi, forze dell’ordine e soccorsi. Un chiaro omaggio a Godard e a Warhol.

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dall’otto maggio al 25 settembre 2010

Strange
Comfort (Afforded by the Profession)

a cura di Adam Szymczyk e Salvatore Lacagnina

Istituto Svizzero di Roma

Via Liguria, 20 (zona via Veneto) – 00187 Roma

Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-18; sabato
ore 15-19

Ingresso libero

Info: tel. +39 0642042620; arte@istitutosvizzero.it; www.istitutosvizzero.it

Chiesa di Sant’Isidoro

Via degli Artisti, 41 (zona via Veneto) – 00187 Roma

Orario: su appuntamento

Ingresso libero

Info: www.st-isidore-rome.org

Libreria Antiquaria C.E. Rappaport

Via Sistina, 23 – 00187 Roma

Orario: da lunedì a venerdì ore 9.30-12.30 e 15-19;
sabato su appuntamento

Ingresso libero

Info: www.rappaport.it

The Keats-Shelley House

Piazza di Spagna, 26 – 00187 Roma

Orario: da lunedì a venerdì ore 10-13 e 15-17; sabato
su appuntamento

Ingresso: intero € 4; ridotto € 3

Info: www.keats-shelley-house.org

[exibart]

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