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Joan Mirò – Come un giardiniere
Una trentina di opere grafiche originali, coloratissime litografie, raffinate incisioni, acquetinte e carborundum di straordinario impatto visivo realizzate a partire dagli anni Cinquanta, offrono una suggestiva visione di insieme del lavoro dell’artista spagnolo.
Comunicato stampa
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Dal 10 marzo al 29 aprile 2011 la Galleria d’arte Il Vicolo presenta la mostra personale di uno dei grandi maestri del Novecento: Joan Mirò, Come un giardiniere.
Negli spazi della galleria sono esposte una trentina di opere grafiche originali, realizzate a partire dagli anni Cinquanta, che offrono una suggestiva visione di insieme del lavoro dell’artista spagnolo: coloratissime litografie, raffinate incisioni, acquetinte e carborundum di straordinario impatto visivo, esempi di una ricerca artistica che ha visto Mirò esplorare negli anni le più diverse tecniche e dalle quali traspare in modo evidente il suo stile, espressione di un linguaggio nuovo e personale fatto di segni fantastici e fiabeschi profondamente evocativi dell’inconscio dell'autore
All’interno dell’ampia produzione dell’artista le tecniche grafiche sono, infatti, terreno privilegiato di sperimentazione, esempio di come l’artista abbia contribuito allo sviluppo di alcuni tra i più significativi movimenti del ‘900, dal Surrealismo all’Informale, pur mantenendo una propria inconfondibile autonomia nel tratto e nella capacità di reinventare la propria poetica.
Tra le opere esposte “Barrio chino”(1971), “Godalla” (1973), “Les agulles del pastor”(1973), “Oda a Joan Mirò”(1973), “Le troubadour”(1976), “Colpir sense nafrar 1” (1981) tutte opere di grandi dimensioni e importanza, nelle quali Mirò si cimenta, dando prova di grande padronanza delle tecniche litografiche e incisorie.
Altre opere presenti in mostra sono state concepite per illustrare opere letterarie, alle quali Mirò si dedicava con particolare passione, quali ad esempio le litografie della serie “Ubu Roi” di A. Jarry del 1966 , “Bouquet de reves pour Neila” (1967) di Ivan Gool, “Cahiers d’ombres” (1971) di P. Denis, e ancora “Oda a Joan Mirò” (1973)di Joan Brossa.
A proposito della sua produzione illustrata Mirò spiegava: “il mio punto di partenza è l’architettura del libro, la tipografia, che per me è molto importante, dopo mi addentro nello spirito del poeta. Medito moltissimo sulle due cose: l’architettura del libro e lo spirito del testo. Faccio molti disegni, molti e assai in fretta, su qualsiasi pezzo di carta che abbia in mano. Fatto questo inizio a incidere il rame con l’acido. Con tutta libertà, senza quasi prestare attenzione all’abbozzo”.
Il titolo dell’esposizione trae spunto da un testo di Joan Mirò raccolto da Yvon Tallandier e pubblicato nel 1959 in “XXème siècle” nel quale l’artista dichiarava:“Vedo il mio studio come un orto (…) Lavoro come un giardiniere o un vignaiolo. Le cose vengono lentamente (…) Le cose seguono il loro corso naturale. Esse crescono, maturano. Devi fare degli innesti. Devi innaffiare, come si fa con l’insalata. Le cose maturano nel mio animo”
La mostra si inserisce all’interno di un progetto più ampio che vedrà la Galleria d’arte Il Vicolo diversificare i suoi tre spazi espositivi, Vicolo Uno - salita Pollaiuoli 37r, Vicolo Due – piazza Pollaiuoli 8, Vicolo Tre – salita Pollaiuoli 29r, per delineare maggiormente ambiti di interesse diversi all’interno del mondo dell’arte: l’attenzione ai materiali al Vicolo Uno, una visuale più storica al Vicolo Due, più legata alle recenti ricerche al Vicolo Tre.
La mostra
Titolo: Joan Mirò - Come un giardiniere
Date: Dal 10 marzo al 29 aprile 2011
Sede: Il Vicolo Galleria d’arte – Vicolo Due, Piazza Pollaiuoli 8, Genova
Orari: da lunedì pomeriggio a sabato
Dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
giovedì orario continuato
Informazioni per il pubblico: tel.+39 0102467717
info@galleriailvicolo.it
La galleria
Situata nel centro antico di Genova, lungo la caratteristica Salita Pollaiuoli, di fronte a Palazzo Ducale, Il Vicolo nasce nel 1967 come galleria d’arte specializzata in grafica d’autore.
Ampliatasi nel 1969 e ancora nel 1973, è oggi divisa in tre diversi spazi dove accoglie piccole mostre temporanee nello spazio da cui trae il nome per la forma lunga e stretta così simile ai vicoli cittadini, ed esposizioni d’arte contemporanea nella sede più grande poco distante e nello studio situato al primo piano di un palazzo seicentesco.
La galleria ha al suo interno un bookshop dove è possibile acquistare dal catalogo all’ oggetto d’arte, dal manifesto alla grafica d’autore.
L’attività della galleria spazia in vari campi: nata come galleria specializzata in grafica e tuttora punto di riferimento per gli appassionati e i collezionisti di incisioni e litografie, Il Vicolo ha curato nel corso degli anni mostre legate all’arte del ‘900, dell’avanguardia storica e contemporanea mostrando particolare attenzione al mondo dell’illustrazione: Emanuele Luzzati, grande illustratore e scenografo, è stato uno degli artisti seguiti dalla galleria e Il Vicolo è il principale editore di sue opere in serigrafia.
Negli spazi della galleria sono esposte una trentina di opere grafiche originali, realizzate a partire dagli anni Cinquanta, che offrono una suggestiva visione di insieme del lavoro dell’artista spagnolo: coloratissime litografie, raffinate incisioni, acquetinte e carborundum di straordinario impatto visivo, esempi di una ricerca artistica che ha visto Mirò esplorare negli anni le più diverse tecniche e dalle quali traspare in modo evidente il suo stile, espressione di un linguaggio nuovo e personale fatto di segni fantastici e fiabeschi profondamente evocativi dell’inconscio dell'autore
All’interno dell’ampia produzione dell’artista le tecniche grafiche sono, infatti, terreno privilegiato di sperimentazione, esempio di come l’artista abbia contribuito allo sviluppo di alcuni tra i più significativi movimenti del ‘900, dal Surrealismo all’Informale, pur mantenendo una propria inconfondibile autonomia nel tratto e nella capacità di reinventare la propria poetica.
Tra le opere esposte “Barrio chino”(1971), “Godalla” (1973), “Les agulles del pastor”(1973), “Oda a Joan Mirò”(1973), “Le troubadour”(1976), “Colpir sense nafrar 1” (1981) tutte opere di grandi dimensioni e importanza, nelle quali Mirò si cimenta, dando prova di grande padronanza delle tecniche litografiche e incisorie.
Altre opere presenti in mostra sono state concepite per illustrare opere letterarie, alle quali Mirò si dedicava con particolare passione, quali ad esempio le litografie della serie “Ubu Roi” di A. Jarry del 1966 , “Bouquet de reves pour Neila” (1967) di Ivan Gool, “Cahiers d’ombres” (1971) di P. Denis, e ancora “Oda a Joan Mirò” (1973)di Joan Brossa.
A proposito della sua produzione illustrata Mirò spiegava: “il mio punto di partenza è l’architettura del libro, la tipografia, che per me è molto importante, dopo mi addentro nello spirito del poeta. Medito moltissimo sulle due cose: l’architettura del libro e lo spirito del testo. Faccio molti disegni, molti e assai in fretta, su qualsiasi pezzo di carta che abbia in mano. Fatto questo inizio a incidere il rame con l’acido. Con tutta libertà, senza quasi prestare attenzione all’abbozzo”.
Il titolo dell’esposizione trae spunto da un testo di Joan Mirò raccolto da Yvon Tallandier e pubblicato nel 1959 in “XXème siècle” nel quale l’artista dichiarava:“Vedo il mio studio come un orto (…) Lavoro come un giardiniere o un vignaiolo. Le cose vengono lentamente (…) Le cose seguono il loro corso naturale. Esse crescono, maturano. Devi fare degli innesti. Devi innaffiare, come si fa con l’insalata. Le cose maturano nel mio animo”
La mostra si inserisce all’interno di un progetto più ampio che vedrà la Galleria d’arte Il Vicolo diversificare i suoi tre spazi espositivi, Vicolo Uno - salita Pollaiuoli 37r, Vicolo Due – piazza Pollaiuoli 8, Vicolo Tre – salita Pollaiuoli 29r, per delineare maggiormente ambiti di interesse diversi all’interno del mondo dell’arte: l’attenzione ai materiali al Vicolo Uno, una visuale più storica al Vicolo Due, più legata alle recenti ricerche al Vicolo Tre.
La mostra
Titolo: Joan Mirò - Come un giardiniere
Date: Dal 10 marzo al 29 aprile 2011
Sede: Il Vicolo Galleria d’arte – Vicolo Due, Piazza Pollaiuoli 8, Genova
Orari: da lunedì pomeriggio a sabato
Dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30
giovedì orario continuato
Informazioni per il pubblico: tel.+39 0102467717
info@galleriailvicolo.it
La galleria
Situata nel centro antico di Genova, lungo la caratteristica Salita Pollaiuoli, di fronte a Palazzo Ducale, Il Vicolo nasce nel 1967 come galleria d’arte specializzata in grafica d’autore.
Ampliatasi nel 1969 e ancora nel 1973, è oggi divisa in tre diversi spazi dove accoglie piccole mostre temporanee nello spazio da cui trae il nome per la forma lunga e stretta così simile ai vicoli cittadini, ed esposizioni d’arte contemporanea nella sede più grande poco distante e nello studio situato al primo piano di un palazzo seicentesco.
La galleria ha al suo interno un bookshop dove è possibile acquistare dal catalogo all’ oggetto d’arte, dal manifesto alla grafica d’autore.
L’attività della galleria spazia in vari campi: nata come galleria specializzata in grafica e tuttora punto di riferimento per gli appassionati e i collezionisti di incisioni e litografie, Il Vicolo ha curato nel corso degli anni mostre legate all’arte del ‘900, dell’avanguardia storica e contemporanea mostrando particolare attenzione al mondo dell’illustrazione: Emanuele Luzzati, grande illustratore e scenografo, è stato uno degli artisti seguiti dalla galleria e Il Vicolo è il principale editore di sue opere in serigrafia.
10
marzo 2011
Joan Mirò – Come un giardiniere
Dal 10 marzo al 29 aprile 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE IL VICOLO
Genova, Salita Pollaiuoli, 37r, (Genova)
Genova, Salita Pollaiuoli, 37r, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato 9.30 - 13.00 / 15.30 - 19.30. Lunedì 15.30 - 19.30
Vernissage
10 Marzo 2011, ore 18.30
Autore
Curatore