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Gaetano Orazio – Passeggeri della terra
Gaetano Orazio espone le sue opere presso la Canonica di San Salvatore 2011, al vernissage sarà presente il celebre critico d’arte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Gaetano Orazio espone le sue opere presso la Canonica di San Salvatore dal 5 al 20 marzo 2011, al vernissage sarà presente il celebre critico d’arte.
Barzanò (Lecco) – Verrà inaugurata sabato 5 marzo alle ore 18 nella suggestiva atmosfera della Canonica di San Salvatore (X secolo) di Barzanò (Lc) la mostra Passeggeri della Terra, opere recenti di Gaetano Orazio, organizzata dall’associazione culturale BAC Barzanò Arte e Cultura con l’autorevole presenza del noto critico d’arte Philippe Daverio,
Il percorso espositivo prosegue anche all’esterno della sede principale, dislocandosi in sei prestigiose strutture commerciali presenti sul territorio: BLUFRIDA di Bevera di Sirtori, LA CALIFORNIA RELAIS di Nibionno, RIVA ARREDAMENENTI di Besana Brianza, TORNAGHI & TORNAGHI di Cernusco Lombardone, C-COLZANI di Cassago Brianza, PEREGOLIBRI di Barzanò.
Ad arricchire questa importante proposta artistica si aggiungeranno, durante il periodo espositivo, tre eventi collaterali, ad ingresso gratuito, che avranno luogo presso la Canonica:
Sabato 12 marzo - ore 21:00 “FAMA E VALORE: GLI ARTISTI IN DANTE”
incontro con VITTORIO COZZOLI (poeta e studioso di Dante)
Domenica 13 marzo - ore 16:00 LABORATORI PER BAMBINI CON L’ARTISTA a cura dell’Associazione MOLO di Barzanò
Sabato 19 marzo - ore 21:00 SERATA MUSICALE
La mostra di Gaetano Orazio presso la Canonica di San Salvatore è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.00 e dalle 20.30 alle 22.30, sabato e domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 22.30 con ingresso libero. Catalogo disponibile in mostra (euro 10,00)
www.associazionebac.org
info: tel. 3397804195
Mostra il patrocinio della Provincia di Lecco e del Comune di Barzanò.
La mostra si concluderà il 20 marzo per trasferirsi in aprile a Villa Campus Parma.
(Antonella De Chiara)
Ufficio stampa: Next Comunicazione - Antonella De Chiara tel. 039 955855 mail: antonelladechiara@nextcomunicazione.com www.nextcomunicazione.com
GAETANO ORAZIO
Gaetano Orazio è nato ad Angri (Sa) nel 1954.Il suo percorso artistico è quasi trentennale,con numerose mostre in Italia e all'estero.Per lunghi anni ha conciliato l'interesse per la poesia e la pittura con il lavoro in fabbrica.Dipinge solo per temi o periodi : "Attorno alla croce", "Salamandra", "IL Pettirosso", "Il torrente",sono alcuni dei suoi temi.Negli ultimi anni si è dedicato ad una ricerca interiore supportata dalla dimensione del dormiveglia.Vive a Cremella in provincia di Lecco. Per approfondimenti: www.michelevitaloni.com
“Passeggeri della terra” opere di Gaetano Orazio
Ciascun uomo, nell’intimo del proprio cuore, si confronta con la consapevolezza di essere un passeggero di questa terra. Non è una questione di tempo che scorre o di caducità della vita, si tratta piuttosto dell’innegabile idea di essere trasportati dall’esistenza terrena verso una meta a noi sconosciuta. Ci troviamo su una vita in movimento, guidata da una Volontà che non coincide sempre e necessariamente con la nostra. Chi può affermare, essendone convinto, di conoscere e determinare la direzione di tutti i propri passi? Passi ne facciamo certamente, ma camminiamo da passeggeri.
L’umanità intera, non potendone fare a meno, si è confrontata con questo tema e, con voce rotta dal timore o con un grido di vittoria, è giunta alle sue verità. Lo scienziato ha trovato la sua verità scritta nella natura con la lingua della matematica; il filosofo ha trovato la sua verità negli assunti del proprio pensiero, a volte a tal punto elevato da divenire fonte dell’esistenza stessa; il credente ha trovato la sua verità in Dio, sostanza di ciò che spera e spiegazione per ciò che non comprende.
Un uomo solo è rimasto, oggi, passeggero di questa terra, senza una sua verità: l’artista. Appare strano che sia proprio lui, il solo, in questa tremenda condizione, lui che tra tutti noi, cerca la Verità con maggiore determinazione. La sua è una ricerca affannosa, ansimante, disgraziata perché destinata a non trovare soddisfazione. Nel medesimo istante in cui l’artista, malauguratamente, giungesse ad afferrare la sua verità cesserebbe di essere tale. L’opera d’arte è documento. Documento, non solo dell’abilità tecnica, ma ancora maggiormente dei pensieri più profondi dell’artista, del suo più vivo interrogarsi. E’ nella ricerca dell’ artista-passeggero che l’opera trova il suo nutrimento, il suo significato, il suo valore.
Gaetano Orazio è un uomo che cerca il senso autentico del suo essere passeggero della terra ed è l’essere immerso in questa ricerca che rende l’uomo un artista. Come ogni cercatore egli ha un proprio luogo di sperimentazione, un punto di vista privilegiato dal quale si sforza di cogliere l’insieme delle cose. Il luogo da cui Gaetano cerca è la Natura, le sue semplici ma meravigliose realtà, i piccoli gesti materni con cui si prende cura degli uomini. E’ questo il luogo da cui attinge la semplicità dei suoi soggetti, dove trova i materiali più comuni per le sue opere. E’ solo in questo luogo che il suo dipingere diviene un modellare, un incontrare la materia nell’eccezione più manuale e materiale del termine. Il lavoro artistico di Gaetano non potrebbe prescindere, perché non può farlo lui stesso, dall’essenzialità della Natura, la sola che è in grado di mostrargli, nel battito d’ali di un pettirosso, la sintesi dell’universo intero.
Come vi è un luogo per la ricerca, così vi è anche un metodo. Il metodo di Gaetano consiste semplicemente nell’usare le ginocchia. Già, le ginocchia. Stare in ginocchio è per l’uomo una posizione innaturale, scomoda, che richiede fatica e non consente riposo o passività. Allo stesso tempo però è la sola posizione in cui può mettersi il cercatore che non scruta dall’alto ma che si fa prossimo, vicino all’oggetto della sua osservazione, che si sforza, cioè, di entrare in empatia anche con la realtà più piccola ed umile. Così lavora Gaetano che, mettendo in pratica la sua “poetica delle ginocchia”, sta chino ugualmente sul Cristo crocifisso o sul fiore della cicoria comune. Li osserva entrambi, un po’ con l’occhio dell’uomo di scienza e un po’ con quello dell’uomo di fede, senza mai arrivare alla verità di nessuno dei due. Li interroga chiedendo loro qual è il senso del suo essere passeggero della terra.
Ed ecco allora che luogo e metodo danno forma alla libera ricerca di Gaetano, la documentano attraverso la sua opera, la documentano in questa mostra. Qui, al centro, si erge un essere che rappresenta la sintesi perfetta tra uomo e animale. Il centauro. Forse è stato messo lì per dirci che il senso ultimo del nostro stato si può cercare in un incontro autentico con la Natura, un incontro a tal punto intimo da renderci una cosa sola. Forse però. Gaetano non ha Verità e risposte certe. Lui è solo un artista. Un passeggero.
per BAC
Alessandro Perego
ASSOCIAZIONE CULTURALE BAC
Siamo un gruppo di Barzanesi, amanti dell’ ARTE e della CULTURA, che si sono prefissi una meta molto ambita, far gustare a tutti la BELLEZZA.
Distogliere le persone, se possibile, da una visione della vita puramente materialistica, dando, in cambio dei valori di vita diversi.
Questo scopo potrebbe e dovrebbe giovare specialmente ai giovani, ma potrebbe migliorare la qualità della vita di tutti.
È un progetto che si deve sviluppare in un percorso di lunga durata, perché, solo così, forse, gli stili di vita potrebbero migliorare.
In secondo luogo e cosa non meno importante, facendo diventare Barzanò una cittadina dove si sa che ci si ritrova per vedere o ascoltare delle cose belle di alto livello, il paese potrebbe diventare un polo di attrazione anche per persone che non abitano necessariamente qui, e questo fenomeno potrebbe provocare un indotto economico non indifferente per l’imprenditoria locale.
Cecilia Garbarino Salmaso
Presidente di BAC
www.associazionebac.org
Barzanò (Lecco) – Verrà inaugurata sabato 5 marzo alle ore 18 nella suggestiva atmosfera della Canonica di San Salvatore (X secolo) di Barzanò (Lc) la mostra Passeggeri della Terra, opere recenti di Gaetano Orazio, organizzata dall’associazione culturale BAC Barzanò Arte e Cultura con l’autorevole presenza del noto critico d’arte Philippe Daverio,
Il percorso espositivo prosegue anche all’esterno della sede principale, dislocandosi in sei prestigiose strutture commerciali presenti sul territorio: BLUFRIDA di Bevera di Sirtori, LA CALIFORNIA RELAIS di Nibionno, RIVA ARREDAMENENTI di Besana Brianza, TORNAGHI & TORNAGHI di Cernusco Lombardone, C-COLZANI di Cassago Brianza, PEREGOLIBRI di Barzanò.
Ad arricchire questa importante proposta artistica si aggiungeranno, durante il periodo espositivo, tre eventi collaterali, ad ingresso gratuito, che avranno luogo presso la Canonica:
Sabato 12 marzo - ore 21:00 “FAMA E VALORE: GLI ARTISTI IN DANTE”
incontro con VITTORIO COZZOLI (poeta e studioso di Dante)
Domenica 13 marzo - ore 16:00 LABORATORI PER BAMBINI CON L’ARTISTA a cura dell’Associazione MOLO di Barzanò
Sabato 19 marzo - ore 21:00 SERATA MUSICALE
La mostra di Gaetano Orazio presso la Canonica di San Salvatore è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.00 e dalle 20.30 alle 22.30, sabato e domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 22.30 con ingresso libero. Catalogo disponibile in mostra (euro 10,00)
www.associazionebac.org
info: tel. 3397804195
Mostra il patrocinio della Provincia di Lecco e del Comune di Barzanò.
La mostra si concluderà il 20 marzo per trasferirsi in aprile a Villa Campus Parma.
(Antonella De Chiara)
Ufficio stampa: Next Comunicazione - Antonella De Chiara tel. 039 955855 mail: antonelladechiara@nextcomunicazione.com www.nextcomunicazione.com
GAETANO ORAZIO
Gaetano Orazio è nato ad Angri (Sa) nel 1954.Il suo percorso artistico è quasi trentennale,con numerose mostre in Italia e all'estero.Per lunghi anni ha conciliato l'interesse per la poesia e la pittura con il lavoro in fabbrica.Dipinge solo per temi o periodi : "Attorno alla croce", "Salamandra", "IL Pettirosso", "Il torrente",sono alcuni dei suoi temi.Negli ultimi anni si è dedicato ad una ricerca interiore supportata dalla dimensione del dormiveglia.Vive a Cremella in provincia di Lecco. Per approfondimenti: www.michelevitaloni.com
“Passeggeri della terra” opere di Gaetano Orazio
Ciascun uomo, nell’intimo del proprio cuore, si confronta con la consapevolezza di essere un passeggero di questa terra. Non è una questione di tempo che scorre o di caducità della vita, si tratta piuttosto dell’innegabile idea di essere trasportati dall’esistenza terrena verso una meta a noi sconosciuta. Ci troviamo su una vita in movimento, guidata da una Volontà che non coincide sempre e necessariamente con la nostra. Chi può affermare, essendone convinto, di conoscere e determinare la direzione di tutti i propri passi? Passi ne facciamo certamente, ma camminiamo da passeggeri.
L’umanità intera, non potendone fare a meno, si è confrontata con questo tema e, con voce rotta dal timore o con un grido di vittoria, è giunta alle sue verità. Lo scienziato ha trovato la sua verità scritta nella natura con la lingua della matematica; il filosofo ha trovato la sua verità negli assunti del proprio pensiero, a volte a tal punto elevato da divenire fonte dell’esistenza stessa; il credente ha trovato la sua verità in Dio, sostanza di ciò che spera e spiegazione per ciò che non comprende.
Un uomo solo è rimasto, oggi, passeggero di questa terra, senza una sua verità: l’artista. Appare strano che sia proprio lui, il solo, in questa tremenda condizione, lui che tra tutti noi, cerca la Verità con maggiore determinazione. La sua è una ricerca affannosa, ansimante, disgraziata perché destinata a non trovare soddisfazione. Nel medesimo istante in cui l’artista, malauguratamente, giungesse ad afferrare la sua verità cesserebbe di essere tale. L’opera d’arte è documento. Documento, non solo dell’abilità tecnica, ma ancora maggiormente dei pensieri più profondi dell’artista, del suo più vivo interrogarsi. E’ nella ricerca dell’ artista-passeggero che l’opera trova il suo nutrimento, il suo significato, il suo valore.
Gaetano Orazio è un uomo che cerca il senso autentico del suo essere passeggero della terra ed è l’essere immerso in questa ricerca che rende l’uomo un artista. Come ogni cercatore egli ha un proprio luogo di sperimentazione, un punto di vista privilegiato dal quale si sforza di cogliere l’insieme delle cose. Il luogo da cui Gaetano cerca è la Natura, le sue semplici ma meravigliose realtà, i piccoli gesti materni con cui si prende cura degli uomini. E’ questo il luogo da cui attinge la semplicità dei suoi soggetti, dove trova i materiali più comuni per le sue opere. E’ solo in questo luogo che il suo dipingere diviene un modellare, un incontrare la materia nell’eccezione più manuale e materiale del termine. Il lavoro artistico di Gaetano non potrebbe prescindere, perché non può farlo lui stesso, dall’essenzialità della Natura, la sola che è in grado di mostrargli, nel battito d’ali di un pettirosso, la sintesi dell’universo intero.
Come vi è un luogo per la ricerca, così vi è anche un metodo. Il metodo di Gaetano consiste semplicemente nell’usare le ginocchia. Già, le ginocchia. Stare in ginocchio è per l’uomo una posizione innaturale, scomoda, che richiede fatica e non consente riposo o passività. Allo stesso tempo però è la sola posizione in cui può mettersi il cercatore che non scruta dall’alto ma che si fa prossimo, vicino all’oggetto della sua osservazione, che si sforza, cioè, di entrare in empatia anche con la realtà più piccola ed umile. Così lavora Gaetano che, mettendo in pratica la sua “poetica delle ginocchia”, sta chino ugualmente sul Cristo crocifisso o sul fiore della cicoria comune. Li osserva entrambi, un po’ con l’occhio dell’uomo di scienza e un po’ con quello dell’uomo di fede, senza mai arrivare alla verità di nessuno dei due. Li interroga chiedendo loro qual è il senso del suo essere passeggero della terra.
Ed ecco allora che luogo e metodo danno forma alla libera ricerca di Gaetano, la documentano attraverso la sua opera, la documentano in questa mostra. Qui, al centro, si erge un essere che rappresenta la sintesi perfetta tra uomo e animale. Il centauro. Forse è stato messo lì per dirci che il senso ultimo del nostro stato si può cercare in un incontro autentico con la Natura, un incontro a tal punto intimo da renderci una cosa sola. Forse però. Gaetano non ha Verità e risposte certe. Lui è solo un artista. Un passeggero.
per BAC
Alessandro Perego
ASSOCIAZIONE CULTURALE BAC
Siamo un gruppo di Barzanesi, amanti dell’ ARTE e della CULTURA, che si sono prefissi una meta molto ambita, far gustare a tutti la BELLEZZA.
Distogliere le persone, se possibile, da una visione della vita puramente materialistica, dando, in cambio dei valori di vita diversi.
Questo scopo potrebbe e dovrebbe giovare specialmente ai giovani, ma potrebbe migliorare la qualità della vita di tutti.
È un progetto che si deve sviluppare in un percorso di lunga durata, perché, solo così, forse, gli stili di vita potrebbero migliorare.
In secondo luogo e cosa non meno importante, facendo diventare Barzanò una cittadina dove si sa che ci si ritrova per vedere o ascoltare delle cose belle di alto livello, il paese potrebbe diventare un polo di attrazione anche per persone che non abitano necessariamente qui, e questo fenomeno potrebbe provocare un indotto economico non indifferente per l’imprenditoria locale.
Cecilia Garbarino Salmaso
Presidente di BAC
www.associazionebac.org
05
marzo 2011
Gaetano Orazio – Passeggeri della terra
Dal 05 al 20 marzo 2011
arte contemporanea
Location
CANONICA SAN SALVATORE
Barzanò, Via Castello, 1, (Lecco)
Barzanò, Via Castello, 1, (Lecco)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 19.00 e dalle 20.30 alle 22.30, sabato e domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 22.30
Vernissage
5 Marzo 2011, ore 18
Sito web
www.associazionebac.org
Autore
Curatore