La mostra è ispirata inizialmente alla novella La carriola di Luigi Pirandello. La contemplazione dell’infinito, l’attenzione alla storia e alla tradizione, e il senso del mistero unito all’inquietudine per l’umana incertezza del destino sono la traccia che anima e unisce in chiave ontologica i paesaggi della sequenza, che termina con uno sguardo verso il Cielo.
Le fotografie sono state realizzate su pellicola negativo bianco e nero con una Bencini Koroll II, fotocamera storica degli anni Sessanta, allo scopo di ottenere una atmosfera romantica e neo-realista.

Davide Brambati nasce a Milano nel 1973; attualmente vive a Bellaria Igea Marina. E’ ingegnere elettronico, ma dal 2007 decide di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia, frequentando due laboratori e presentando alcune mostre, fra le quali tre personali in cui sviluppa temi di ordine filosofico e per le quali inizia a sperimentare alcune tecniche di rappresentazione fotografica. Nel 2005, al tempo ancora in veste amatoriale, ha presentato in chiave multimediale la prima mostra fotografica proprio a Bellaria presso la storica Torre Saracena. Per il prossimo futuro sono previsti altri importanti appuntamenti