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Monique Erba – Migrazione
Migrazione. Migrare, ovvero muoversi, cambiare luogo, andare a vivere altrove, lasciando il proprio paese per trovarne un altro migliore, più adatto alla propria esistenza. Nelle foto di Monique Erba Robin si racconta tuttavia di un altro genere di migrazione: è quella verso un luogo alieno.
Comunicato stampa
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“… Migrazione. Migrare, ovvero muoversi, cambiare luogo, andare a vivere altrove, lasciando il proprio paese per trovarne un altro migliore, più adatto alla propria esistenza. Migrano le cellule, migrano i poli terrestri, migrano verso il Sud gli uccelli, migriamo noi uomini verso nuovi mondi, nuove regioni da esplorare alla ricerca di maggiore benessere.
Nelle foto di Monique Erba Robin si racconta tuttavia di un altro genere di migrazione: è quella verso un luogo alieno, altro, straniero ed estraneo al contempo, non a misura d’uomo. Là spazi immensi sono scanditi dall’allungarsi delle ombre e dalle traiettorie di linee geometriche, riflettendosi creano nuove e inimmaginabili costruzioni su superfici vitree; raggi artificiali tracciano disegni evanescenti e al contempo indelebili su architetture squadrate, mentre figure umane incrociano i propri destini, quasi smaterializzandosi in un chiarore abbagliante che ne impedisce il contatto. In questa nuova e spersonalizzante dimensione, in questo pianeta d’arrivo, meta dell’ultima migrazione dell’uomo, è ancora possibile un dialogo muto di anime.
Nell’infinito susseguirsi di rifrazioni ed effetti di luce, di illusori giochi di specchi, lo sguardo può penetrare superfici apparentemente insondabili e scorgere al di là presenze umane; l’udito può cogliere il suono cupo e ritmico dei cuori che pulsano e rimbombano nell’immensità del vuoto circostante. …”
Serena Bedini
Nelle foto di Monique Erba Robin si racconta tuttavia di un altro genere di migrazione: è quella verso un luogo alieno, altro, straniero ed estraneo al contempo, non a misura d’uomo. Là spazi immensi sono scanditi dall’allungarsi delle ombre e dalle traiettorie di linee geometriche, riflettendosi creano nuove e inimmaginabili costruzioni su superfici vitree; raggi artificiali tracciano disegni evanescenti e al contempo indelebili su architetture squadrate, mentre figure umane incrociano i propri destini, quasi smaterializzandosi in un chiarore abbagliante che ne impedisce il contatto. In questa nuova e spersonalizzante dimensione, in questo pianeta d’arrivo, meta dell’ultima migrazione dell’uomo, è ancora possibile un dialogo muto di anime.
Nell’infinito susseguirsi di rifrazioni ed effetti di luce, di illusori giochi di specchi, lo sguardo può penetrare superfici apparentemente insondabili e scorgere al di là presenze umane; l’udito può cogliere il suono cupo e ritmico dei cuori che pulsano e rimbombano nell’immensità del vuoto circostante. …”
Serena Bedini
05
marzo 2011
Monique Erba – Migrazione
Dal 05 al 14 marzo 2011
fotografia
Location
GALLERIA TANNAZ
Firenze, Via Dell'oche, 9-11r, (Firenze)
Firenze, Via Dell'oche, 9-11r, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16-20
Vernissage
5 Marzo 2011, ore 18.00
Autore
Curatore