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Correlazioni
L’idea alla base di questa iniziativa è quella di mettere in evidenza, attraverso il lavoro creativo dei cinque artisti, un incontro di riflessioni sul fotografico che sfocia nel tema del paesaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 4 marzo 2011 alle ore 19.00 si inaugura alla Galleria Gallerati di Roma la mostra Correlazioni, un progetto ideato dall’Associazione Culturale Punto di Svista e curato da Maurizio Giovanni De Bonis, Carlo Gallerati e Valentina Trisolino.
In mostra opere di Samuele Bianchi, Alfredo Covino, Pietro D’Agostino, Giovanna Gammarota e Orith Youdovich.
L’idea alla base di questa iniziativa è quella di mettere in evidenza, attraverso il lavoro creativo dei cinque artisti, un incontro di riflessioni sul fotografico che sfocia nel tema del paesaggio.
Gli autori della mostra hanno condiviso, nell’ambito del Ritiro di Studi sulla Fotografia di Prato, un percorso di riflessione teorico/filosofica in grado di creare tra loro una fitta rete di corrispondenze espressive non dettate dall’uniformità stilistica quanto piuttosto dalla ricerca comune sulle innumerevoli questioni riguardanti lo “spirito dei luoghi” e la “metafora del paesaggio”.
I fotografi, partendo dal presupposto che lo sguardo individuale produce sulla porzione di realtà catturata dal dispositivo ottico un effetto esplorativo profondo e complesso, hanno realizzato immagini capaci di cogliere non la realtà ma l’enigmatica stratificazione del mondo che si palesa nel mistero della relazione indecifrabile tra individuo e luogo.
In galleria sono esposte due opere per ogni artista, per un totale di nove immagini fotografiche e un video: dal lavoro sull’esperienza diretta dell’autore nel paesaggio e sulle possibilità offerte dall’azione della luce di Pietro D’Agostino, alle esplorazioni aperte al non senso e libere dalla gabbia dei significati di Samuele Bianchi e Orith Youdovich, fino all’inquietudine esistenziale di Giovanna Gammarota e alla sospensione del nesso, solo apparentemente incontrovertibile, tra realtà e immagine di Alfredo Covino.
Samuele Bianchi è nato nel 1967 a Lucca, dove vive e lavora come grafico. Attraverso il mezzo fotografico in questi ultimi anni intraprende un percorso artistico che gli permette di affrontare tematiche che nascono da un atteggiamento introspettivo. Ha partecipato a diverse esposizioni, tra le quali al Museo Marino Marini di Firenze (2006), al Fotografia Festival Internazionale di Roma (2007), a Palazzo Albertini a Forlì e al Centro della Fotografia d’autore di Bibbiena (2008). Nel 2010 è stato selezionato per la Biennale di Asolo.
Alfredo Covino è nato nel 1973 a Roma, dove attualmente vive e lavora. Ha studiato fotografia all'Istituto Europeo di Design e in seguito si è specializzato con un master in fotogiornalismo all'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata. La sua ricerca è incentrata sui cambiamenti soggettivi, sul bisogno dell’individuo di affermare la propria identità e sulle appartenenze culturali.
Pietro D’Agostino, nato a Roma nel 1958, è attivo nell’ambito della fotografia dal 1982. Nel tempo matura un rapporto intimo e inconscio con la luce usandola, attraverso il dispositivo fotografico e il video, come strumento di indagine ed espressivo. Ha partecipato e collaborato a varie iniziative performative con i musicisti Ariano-Martusciello-Tedeschi al progetto Xubuxue (2010) e con il poeta Marco Giovenale ha dato vita alla performance Atto Senza Attori (2009).
Giovanna Gammarota è nata nel 1959 a Milano, dove vive e lavora. La sua ricerca si orienta verso la rappresentazione del paesaggio con l’intento di dar modo a chi lo osserva di potersi riconciliare con esso, in una sorta di ridefinizione del rapporto uomo/luogo/memoria. Tra i suoi principali lavori: Di case e di alberi, camminando con Beppe (2009); A piccoli passi. Un treno per Auschwitz (2008); Sopralluoghi in Lucania. Sulle tracce del "Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini (2006).
Orith Youdovich, nata a Tel Aviv, vive e lavora a Roma. Diplomata in fotografia presso l'Istituto Superiore di Fotografia di Roma (ISF,1992), da diversi anni si confronta con il mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra visione soggettiva e paesaggio. Ha esposto in varie mostre, tra cui Come devo vivere – dialoghi visivi con il cinema di Michelangelo Antonioni, mostra personale allestita presso Officine Fotografiche (Roma, novembre-dicembre 2010) e Fuori 4, una collettiva allestita presso la Galleria Gallerati (Roma, dicembre 2010 - gennaio 2011).
In mostra opere di Samuele Bianchi, Alfredo Covino, Pietro D’Agostino, Giovanna Gammarota e Orith Youdovich.
L’idea alla base di questa iniziativa è quella di mettere in evidenza, attraverso il lavoro creativo dei cinque artisti, un incontro di riflessioni sul fotografico che sfocia nel tema del paesaggio.
Gli autori della mostra hanno condiviso, nell’ambito del Ritiro di Studi sulla Fotografia di Prato, un percorso di riflessione teorico/filosofica in grado di creare tra loro una fitta rete di corrispondenze espressive non dettate dall’uniformità stilistica quanto piuttosto dalla ricerca comune sulle innumerevoli questioni riguardanti lo “spirito dei luoghi” e la “metafora del paesaggio”.
I fotografi, partendo dal presupposto che lo sguardo individuale produce sulla porzione di realtà catturata dal dispositivo ottico un effetto esplorativo profondo e complesso, hanno realizzato immagini capaci di cogliere non la realtà ma l’enigmatica stratificazione del mondo che si palesa nel mistero della relazione indecifrabile tra individuo e luogo.
In galleria sono esposte due opere per ogni artista, per un totale di nove immagini fotografiche e un video: dal lavoro sull’esperienza diretta dell’autore nel paesaggio e sulle possibilità offerte dall’azione della luce di Pietro D’Agostino, alle esplorazioni aperte al non senso e libere dalla gabbia dei significati di Samuele Bianchi e Orith Youdovich, fino all’inquietudine esistenziale di Giovanna Gammarota e alla sospensione del nesso, solo apparentemente incontrovertibile, tra realtà e immagine di Alfredo Covino.
Samuele Bianchi è nato nel 1967 a Lucca, dove vive e lavora come grafico. Attraverso il mezzo fotografico in questi ultimi anni intraprende un percorso artistico che gli permette di affrontare tematiche che nascono da un atteggiamento introspettivo. Ha partecipato a diverse esposizioni, tra le quali al Museo Marino Marini di Firenze (2006), al Fotografia Festival Internazionale di Roma (2007), a Palazzo Albertini a Forlì e al Centro della Fotografia d’autore di Bibbiena (2008). Nel 2010 è stato selezionato per la Biennale di Asolo.
Alfredo Covino è nato nel 1973 a Roma, dove attualmente vive e lavora. Ha studiato fotografia all'Istituto Europeo di Design e in seguito si è specializzato con un master in fotogiornalismo all'Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata. La sua ricerca è incentrata sui cambiamenti soggettivi, sul bisogno dell’individuo di affermare la propria identità e sulle appartenenze culturali.
Pietro D’Agostino, nato a Roma nel 1958, è attivo nell’ambito della fotografia dal 1982. Nel tempo matura un rapporto intimo e inconscio con la luce usandola, attraverso il dispositivo fotografico e il video, come strumento di indagine ed espressivo. Ha partecipato e collaborato a varie iniziative performative con i musicisti Ariano-Martusciello-Tedeschi al progetto Xubuxue (2010) e con il poeta Marco Giovenale ha dato vita alla performance Atto Senza Attori (2009).
Giovanna Gammarota è nata nel 1959 a Milano, dove vive e lavora. La sua ricerca si orienta verso la rappresentazione del paesaggio con l’intento di dar modo a chi lo osserva di potersi riconciliare con esso, in una sorta di ridefinizione del rapporto uomo/luogo/memoria. Tra i suoi principali lavori: Di case e di alberi, camminando con Beppe (2009); A piccoli passi. Un treno per Auschwitz (2008); Sopralluoghi in Lucania. Sulle tracce del "Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini (2006).
Orith Youdovich, nata a Tel Aviv, vive e lavora a Roma. Diplomata in fotografia presso l'Istituto Superiore di Fotografia di Roma (ISF,1992), da diversi anni si confronta con il mondo in un continuo processo di analisi del rapporto tra visione soggettiva e paesaggio. Ha esposto in varie mostre, tra cui Come devo vivere – dialoghi visivi con il cinema di Michelangelo Antonioni, mostra personale allestita presso Officine Fotografiche (Roma, novembre-dicembre 2010) e Fuori 4, una collettiva allestita presso la Galleria Gallerati (Roma, dicembre 2010 - gennaio 2011).
04
marzo 2011
Correlazioni
Dal 04 marzo all'otto aprile 2011
fotografia
Location
GALLERIA GALLERATI
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Roma, Via Apuania, 55, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì: ore 17.00-19.00 / sabato, domenica e fuori orario: su appuntamento
Vernissage
4 Marzo 2011, ore 19.00
Autore
Curatore