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L’arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis #8
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis a cura di Francesco Bernardelli
Comunicato stampa
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L'arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis
Sabato 7 aprile, Teatro, ore 17
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis a cura di Francesco Bernardelli
Ingresso libero
Martial Raysse (1967)
bianco e nero, sonoro, 13'55"
Raro documento storico dedicato a Martial Raysse (1936), il breve documentario-réportage mostra l'artista francese intento a preparare la sua mostra al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, nel pieno degli anni della sua rapida affermazione. Co-fondatore del celebre gruppo dei Nouveaux Réalistes, fin dalla metà degli anni Sessanta, Raysse catturò l'attenzione di critica e di pubblico con la sua fortunata serie di assemblaggi realizzati impiegando oggetti dai colori brillanti e forti - spesso simili ad insegne pubblicitarie - riferendosi con grande ironia alla coeva e nascente società dei consumi. Attraverso l'utilizzo e la ripresa di immagini fotografiche di modelle e di ragazze eleganti ri-proiettate su tela, nonché il particolare gusto per forme di ingrandimenti fotografici, spesso in combinazione con tubi al neon, la particolare cifra stilistica di Raysse lo portò a rappresentare ed incarnare una versione molto originale e riuscita del gusto Pop che si era diffuso alla metà degli anni Sessanta.
Les vacances de Monsieur MAG (1993)
colore – bianco e nero, sonoro, 59'57"
"Le Vacanze del Signor MAG" accompagna lo spettatore lungo le traiettorie che hanno segnato il carattere e lo sviluppo dell'arte di René Magritte (1898 - 1967), rivelando al contempo anche i tratti personali e più profondi di uno fra gli artisti più noti probabilmente del XX secolo, ma anche fra i meno conosciuti sino in fondo nella ricchezza e complessità del suo operato in costante interazione fra realtà e illusione. Unendo documenti di prima mano (anche completamente inediti come i famosi brevi film amatoriali girati dall'artista) e preziose testimonianze, il documentario di Jef Cornelis lascia emergere nuove possibilità di lettura e descrizione non soltanto dedicati ai suoi celebri lavori pittorici, ma anche sul significato particolare legato alla vita di un artista. Nella prima parte del documentario, Zonder leven, geen kunst (Senza vita, nessuna arte), l'attenzione è rivolta ai lavori degli anni iniziali, con numerosi esempi dati dalla presenza (e minaccia) dell'idea di catastrofe e il tentativo di fuga da essa, nonché da una concezione di una corporeità problematica e dalla presenza di spazi ed "interni" fortemente inquietanti. Nella seconda parte, Tegendraads en Ondersteboven (il Contrario e il Ribaltato), è mostrato un aspetto ironico, giocoso e perfino sarcastico della pratica artistica di Magritte - caratteristica fondamentale della sua personalità che emerge rivelandosi già anche nei lavori degli anni Quaranta del '900 - il cosiddetto periodo "Renoir" e il "période vache". Grazie all'inclusione di alcuni esempi dei materiali filmici in 8mm e in Super-8 girati da Magritte stesso (realizzati dal 1956 in avanti e soprattutto verso la fine della sua vita - e spesso rimasti allo stato frammentario), sono ricostruite modalità di lavoro che offrono preziose indicazioni e ulteriori chiavi di lettura per situare e riconsiderare la sua pratica artistica nel contesto più ampio di una carriera ed un'opera di largo respiro - durata tutta una vita.
Sabato 7 aprile, Teatro, ore 17
Ciclo di incontri e proiezioni dedicati ai documentari di Jef Cornelis a cura di Francesco Bernardelli
Ingresso libero
Martial Raysse (1967)
bianco e nero, sonoro, 13'55"
Raro documento storico dedicato a Martial Raysse (1936), il breve documentario-réportage mostra l'artista francese intento a preparare la sua mostra al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, nel pieno degli anni della sua rapida affermazione. Co-fondatore del celebre gruppo dei Nouveaux Réalistes, fin dalla metà degli anni Sessanta, Raysse catturò l'attenzione di critica e di pubblico con la sua fortunata serie di assemblaggi realizzati impiegando oggetti dai colori brillanti e forti - spesso simili ad insegne pubblicitarie - riferendosi con grande ironia alla coeva e nascente società dei consumi. Attraverso l'utilizzo e la ripresa di immagini fotografiche di modelle e di ragazze eleganti ri-proiettate su tela, nonché il particolare gusto per forme di ingrandimenti fotografici, spesso in combinazione con tubi al neon, la particolare cifra stilistica di Raysse lo portò a rappresentare ed incarnare una versione molto originale e riuscita del gusto Pop che si era diffuso alla metà degli anni Sessanta.
Les vacances de Monsieur MAG (1993)
colore – bianco e nero, sonoro, 59'57"
"Le Vacanze del Signor MAG" accompagna lo spettatore lungo le traiettorie che hanno segnato il carattere e lo sviluppo dell'arte di René Magritte (1898 - 1967), rivelando al contempo anche i tratti personali e più profondi di uno fra gli artisti più noti probabilmente del XX secolo, ma anche fra i meno conosciuti sino in fondo nella ricchezza e complessità del suo operato in costante interazione fra realtà e illusione. Unendo documenti di prima mano (anche completamente inediti come i famosi brevi film amatoriali girati dall'artista) e preziose testimonianze, il documentario di Jef Cornelis lascia emergere nuove possibilità di lettura e descrizione non soltanto dedicati ai suoi celebri lavori pittorici, ma anche sul significato particolare legato alla vita di un artista. Nella prima parte del documentario, Zonder leven, geen kunst (Senza vita, nessuna arte), l'attenzione è rivolta ai lavori degli anni iniziali, con numerosi esempi dati dalla presenza (e minaccia) dell'idea di catastrofe e il tentativo di fuga da essa, nonché da una concezione di una corporeità problematica e dalla presenza di spazi ed "interni" fortemente inquietanti. Nella seconda parte, Tegendraads en Ondersteboven (il Contrario e il Ribaltato), è mostrato un aspetto ironico, giocoso e perfino sarcastico della pratica artistica di Magritte - caratteristica fondamentale della sua personalità che emerge rivelandosi già anche nei lavori degli anni Quaranta del '900 - il cosiddetto periodo "Renoir" e il "période vache". Grazie all'inclusione di alcuni esempi dei materiali filmici in 8mm e in Super-8 girati da Magritte stesso (realizzati dal 1956 in avanti e soprattutto verso la fine della sua vita - e spesso rimasti allo stato frammentario), sono ricostruite modalità di lavoro che offrono preziose indicazioni e ulteriori chiavi di lettura per situare e riconsiderare la sua pratica artistica nel contesto più ampio di una carriera ed un'opera di largo respiro - durata tutta una vita.
07
maggio 2011
L’arte di rivelare l’arte: Il caso Jef Cornelis #8
07 maggio 2011
incontro - conferenza
Location
CASTELLO DI RIVOLI – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Rivoli, Piazza Mafalda Di Savoia, (Torino)
Vernissage
7 Maggio 2011, ore 17 Teatro
Curatore