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Marco Puerari – La fermata sbagliata
I riferimenti letterari sono una costante nell’opera di Puerari. Sarà un racconto di Italo Calvino ad accompagnarci alla scoperta delle sue nuove opere. Nuove tecniche e grandi dimensioni, queste alcune novità dell’artista.
Comunicato stampa
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Sembra, ormai, cosi lontano il periodo di boom economico post bellico. Se ai tempi di Calvino si poteva intravedere un possibile ritorno alla natura è ormai un’evidenza che nulla potrà riportarci indietro. Una città a dimensione d’uomo potremo solo immaginarla, come nel racconto di Italo Calvino.
Così nella città industriale come nelle tele di Puerari, ciò che ci rimane oggi è la solitudine dell’individuo che non è più capace di essere natura.
La città e la foresta, l’inizio e la fine del viaggio attraverso le tele dell’artista.
Nelle opere troviamo incombenti alberi, vedute di foreste e strade di campagna, rappresentate in tele di grande formato, dove prevale una forte attrazione per tinte tenui. Puerari predilige l’utilizzo della tela quadrata, nella quale è capace di catturare la scena da un’angolatura, che uno sguardo distratto non permette di cogliere
L’opposto accade, nei suoi paesaggi urbani, sono costretti a vivere in uno spazio definito, ristretto. La tavolozza diventa fredda, quasi ricoperta da una sottile nebbia, che non esiste, ma come In Marcovaldo accompagna l’artista alla ricerca di un paesaggio che non vuole più percepire ma che riscopre nella sua immaginazione.
Questa mostra rappresenta per l’artista e per l’osservatore, non, un itinerario volto al raggiungimento di una meta, bensì un viaggio interiore alla scoperta del Se.
Così nella città industriale come nelle tele di Puerari, ciò che ci rimane oggi è la solitudine dell’individuo che non è più capace di essere natura.
La città e la foresta, l’inizio e la fine del viaggio attraverso le tele dell’artista.
Nelle opere troviamo incombenti alberi, vedute di foreste e strade di campagna, rappresentate in tele di grande formato, dove prevale una forte attrazione per tinte tenui. Puerari predilige l’utilizzo della tela quadrata, nella quale è capace di catturare la scena da un’angolatura, che uno sguardo distratto non permette di cogliere
L’opposto accade, nei suoi paesaggi urbani, sono costretti a vivere in uno spazio definito, ristretto. La tavolozza diventa fredda, quasi ricoperta da una sottile nebbia, che non esiste, ma come In Marcovaldo accompagna l’artista alla ricerca di un paesaggio che non vuole più percepire ma che riscopre nella sua immaginazione.
Questa mostra rappresenta per l’artista e per l’osservatore, non, un itinerario volto al raggiungimento di una meta, bensì un viaggio interiore alla scoperta del Se.
26
marzo 2011
Marco Puerari – La fermata sbagliata
Dal 26 marzo al 23 aprile 2011
arte contemporanea
performance - happening
presentazione
serata - evento
giovane arte
performance - happening
presentazione
serata - evento
giovane arte
Location
VIOLABOX ART GALLERY
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Orario di apertura
da martedi a sabato dalle 15e30 alle 19e30
Vernissage
26 Marzo 2011, ore 18e30
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