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Mibramig
Una deliziosa prima “Personale” dedicata a due soggetti: maschere ed animali.
46 tavole ad olio con l’impronta del grottesco, del surreale e del fantastico.
Una galleria di “personaggi” ironici, caricaturali e attraenti.
Comunicato stampa
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Un’operazione originale e inedita quella proposta dalla Galleria Davico, che ospita 42 opere del giovanissimo illustratore lombardo Michele Braschi, in arte Mibramig.
Per quale motivo originale e inedita? Il corpus delle opere del ventottenne Mibramig nasce da bozzetti realizzati completamente in digitale e poi trasposti su tavola con la tecnica della pittura ad olio. Due i filoni presenti in mostra: le maschere – in gran parte della commedia dell’arte - e gli animali – di specie rare o in via d’estinzione - resi con un inconfondibile guizzo fantastico ed entrambi accomunati dall’originalità e vivacità dei colori vibranti, dalla levità delle immagini che infondono gioia e buon umore, come ci fa notare il suo “scopritore” Emilio Gargioni, rimasto colpito da alcune tavole dell’artista al primo sguardo, un paio di anni fa, trovate esposte alla Fiera del Libro per ragazzi.
“Le sue tavole” – prosegue il testo introduttivo del catalogo - “mi hanno colpito perché totalmente diverse da qualunque tipo di illustrazione già vista, sorprendenti per un segno inconfondibile, per un accostamento dei colori ardito ma equilibrato, per il tratto caricaturale e morbidamente grottesco. Erano dei piccoli quadri ad olio dipinti su tela, da bozzetti realizzati in digitale!”
E da questa folgorazione nasce l’avventura di Mibramig, che Gargioni accosta alla scuola lombarda delle bambocciate del XVII secolo, per la somiglianza ai personaggi bizzarri della corrente pittorica che narrava scene popolari di feste e banchetti, attraverso la raffigurazione di figure fantasiose e grottesche dall’aspetto satirico e deforme.
Michele Braschi si avventura così nel caldo e morbido mondo della pittura – in antitesi possiamo dire a quello freddo e “seriale” del digitale - dando vita ad una galleria di attraenti personaggi imprevisti e imprevedibili, misteriosi e inusuali. Dalle maschere più note come Pulcinella, Arlecchino, Brighella e Balanzone, a strane figure nascoste da maschere dai nasi “adunchi” o pronunciati; da un gatto che par quasi intimidito di fronte ad un topolino ad uno strampalato draghetto buffo ed improbabile. Il mondo di Mibramig è vasto e affascinante:
“I suoi sono piccoli-grandi attori che ci fanno sorridere compiaciuti, perché le loro fisionomie, i loro atteggiamenti, sono dipinti con l’obiettivo di piacere a chi li osserva, lasciando la voglia di tornare ad ammirarli”.
Per quale motivo originale e inedita? Il corpus delle opere del ventottenne Mibramig nasce da bozzetti realizzati completamente in digitale e poi trasposti su tavola con la tecnica della pittura ad olio. Due i filoni presenti in mostra: le maschere – in gran parte della commedia dell’arte - e gli animali – di specie rare o in via d’estinzione - resi con un inconfondibile guizzo fantastico ed entrambi accomunati dall’originalità e vivacità dei colori vibranti, dalla levità delle immagini che infondono gioia e buon umore, come ci fa notare il suo “scopritore” Emilio Gargioni, rimasto colpito da alcune tavole dell’artista al primo sguardo, un paio di anni fa, trovate esposte alla Fiera del Libro per ragazzi.
“Le sue tavole” – prosegue il testo introduttivo del catalogo - “mi hanno colpito perché totalmente diverse da qualunque tipo di illustrazione già vista, sorprendenti per un segno inconfondibile, per un accostamento dei colori ardito ma equilibrato, per il tratto caricaturale e morbidamente grottesco. Erano dei piccoli quadri ad olio dipinti su tela, da bozzetti realizzati in digitale!”
E da questa folgorazione nasce l’avventura di Mibramig, che Gargioni accosta alla scuola lombarda delle bambocciate del XVII secolo, per la somiglianza ai personaggi bizzarri della corrente pittorica che narrava scene popolari di feste e banchetti, attraverso la raffigurazione di figure fantasiose e grottesche dall’aspetto satirico e deforme.
Michele Braschi si avventura così nel caldo e morbido mondo della pittura – in antitesi possiamo dire a quello freddo e “seriale” del digitale - dando vita ad una galleria di attraenti personaggi imprevisti e imprevedibili, misteriosi e inusuali. Dalle maschere più note come Pulcinella, Arlecchino, Brighella e Balanzone, a strane figure nascoste da maschere dai nasi “adunchi” o pronunciati; da un gatto che par quasi intimidito di fronte ad un topolino ad uno strampalato draghetto buffo ed improbabile. Il mondo di Mibramig è vasto e affascinante:
“I suoi sono piccoli-grandi attori che ci fanno sorridere compiaciuti, perché le loro fisionomie, i loro atteggiamenti, sono dipinti con l’obiettivo di piacere a chi li osserva, lasciando la voglia di tornare ad ammirarli”.
03
marzo 2011
Mibramig
Dal 03 marzo al 02 aprile 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA DAVICO
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Torino, Galleria Subalpina, 30, (Torino)
Orario di apertura
ore 10.00 - 12,30
16.00 - 19.30
da Martedì a Sabato compreso.
Vernissage
3 Marzo 2011, Ore 18.00
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