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Da Doré a Tàpies – Disegni
Siniscalco Arte, in collaborazione con Mattia Jona, presenta in galleria una selezione di disegni ed opere su carta che spazia dalla fine del ‘800 fino agli ultimi decenni del secolo scorso accostando modalità espressive che vanno dal romanticismo all’informale.
Comunicato stampa
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A partire da un foglio di Gustave Doré, in cui brani di una poesia si accompagnano ad annotazioni e schizzi preparatori, il percorso della mostra si apre verso il capofila ed ideologo del gruppo dei Macchiaioli, Telemaco Signorini, presente con una delicata figura a cavallo con suggestioni medievali, accompagnato da uno studio di un altro esponente dello stesso movimento, Federico Zandomenighi.
Altri testimoni in mostra delle diverse esperienze artistiche italiane dell'800 sono l'esponente della Scapigliatura milanese Luigi Conconi, insieme a Tommaso Minardi per la scuola romana.
Il centro pulsante dell'arte figurativa di quegli anni è però Parigi. Alla capitale francese e ai suoi paesaggisti orientali guarda Alberto Pasini, così come, alcuni decenni più tardi, sarà il mondo della Belle Epoque ad affascinare Pietro Scoppetta e Raffaele Ragione, esponenti della scuola napoletana a cavallo tra '800 e '900.
Alla scuola napoletana appartiene Eduardo Dalbono così come da una Napoli insieme plebea e borghese arriva il "fenomeno" Vincenzo Gemito, scultore e disegnatore, qui presente con un delicatissimo disegno di bimbo.
A Parigi opera Louis Emile Adan, espressione di un naturalismo attento ai dettagli inattesi, così come, dalla nativa Losanna, l'illustratore Theophile Steinlen, a cui si deve gran parte dell'immaginario visivo associato alla Belle Epoque.
Testimonianze della Parigi capitale mondiale dell'arte dei primi decenni del '900 sono uno studio di nudo di Pierre Bonnard e un disegno con influenze post cubiste di André Derain. Sempre in terra transalpina opera con successo Mario Tozzi, esponente del "gruppo dei sette".
Nel contempo, il fascino storico della cultura italiana non smette di attrarre personalità straniere che stabiliscono la loro residenza nel Belpaese, come il gallese Llewelyn Lloyd e lo svizzero Heinrich Ludolf Werwoner in Toscana e la francese Elizabeth Chaplin a Roma.
Tre maestri dell'arte internazionale italiana sono presenti in mostra con opere degli anni '40: un nudo di donna del periodo barocco di Lucio Fontana, un disegno di Francesco Casorati rappresentante una triplice figura di musicista, un doppio disegno di Osvaldo Licini con un suo caratteristico angelo ribelle.
L'astrattismo entra in gioco con un raro disegno con frottage di grandi dimensioni del maestro spagnolo dell'informale Antoni Tàpies, mentre l'espressionismo nelle sue diverse connotazioni è il marchio di una Facezia di Tancredi, come di un Guardiano di Tino Vaglieri o di un bozzetto di crocifissione del maestro statunitense Willem de Kooning.
Completano la mostra un pregevole disegno di Primo Conti, un motivo vegetale di Zoran Music, un delicato nudo dalle reminescenze matissiane di Emilio Greco, due disegni di Mirko Basaldella, un foglio dell'inglese Charles Shannon, un bozzetto pubblicitario di Marcello Dudovich, e due opere di Alberto Manfredi.
Altri testimoni in mostra delle diverse esperienze artistiche italiane dell'800 sono l'esponente della Scapigliatura milanese Luigi Conconi, insieme a Tommaso Minardi per la scuola romana.
Il centro pulsante dell'arte figurativa di quegli anni è però Parigi. Alla capitale francese e ai suoi paesaggisti orientali guarda Alberto Pasini, così come, alcuni decenni più tardi, sarà il mondo della Belle Epoque ad affascinare Pietro Scoppetta e Raffaele Ragione, esponenti della scuola napoletana a cavallo tra '800 e '900.
Alla scuola napoletana appartiene Eduardo Dalbono così come da una Napoli insieme plebea e borghese arriva il "fenomeno" Vincenzo Gemito, scultore e disegnatore, qui presente con un delicatissimo disegno di bimbo.
A Parigi opera Louis Emile Adan, espressione di un naturalismo attento ai dettagli inattesi, così come, dalla nativa Losanna, l'illustratore Theophile Steinlen, a cui si deve gran parte dell'immaginario visivo associato alla Belle Epoque.
Testimonianze della Parigi capitale mondiale dell'arte dei primi decenni del '900 sono uno studio di nudo di Pierre Bonnard e un disegno con influenze post cubiste di André Derain. Sempre in terra transalpina opera con successo Mario Tozzi, esponente del "gruppo dei sette".
Nel contempo, il fascino storico della cultura italiana non smette di attrarre personalità straniere che stabiliscono la loro residenza nel Belpaese, come il gallese Llewelyn Lloyd e lo svizzero Heinrich Ludolf Werwoner in Toscana e la francese Elizabeth Chaplin a Roma.
Tre maestri dell'arte internazionale italiana sono presenti in mostra con opere degli anni '40: un nudo di donna del periodo barocco di Lucio Fontana, un disegno di Francesco Casorati rappresentante una triplice figura di musicista, un doppio disegno di Osvaldo Licini con un suo caratteristico angelo ribelle.
L'astrattismo entra in gioco con un raro disegno con frottage di grandi dimensioni del maestro spagnolo dell'informale Antoni Tàpies, mentre l'espressionismo nelle sue diverse connotazioni è il marchio di una Facezia di Tancredi, come di un Guardiano di Tino Vaglieri o di un bozzetto di crocifissione del maestro statunitense Willem de Kooning.
Completano la mostra un pregevole disegno di Primo Conti, un motivo vegetale di Zoran Music, un delicato nudo dalle reminescenze matissiane di Emilio Greco, due disegni di Mirko Basaldella, un foglio dell'inglese Charles Shannon, un bozzetto pubblicitario di Marcello Dudovich, e due opere di Alberto Manfredi.
02
marzo 2011
Da Doré a Tàpies – Disegni
Dal 02 marzo al 22 aprile 2011
disegno e grafica
Location
SINISCALCO ARTE
Milano, Via Friuli, 34, (Milano)
Milano, Via Friuli, 34, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato, ore 10-13 e 15.30-19.30
Vernissage
2 Marzo 2011, ore 18.30
Autore