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Ashenafi Frassinelli Birku – Sculture
In corpi deformi, attraversati dall’esclusiva bellezza scura, attribuita da Giovanni Testori alla pittura di Max Beckman e Francis Bacon, ma anche dall’inquietudine che traspare nei dipinti di Munch, senza trascurare l’ideale riferimento all’art negre africana, lo scultore Ashenafi Frassinelli Birku (Assab, 1978), cittadino spezzino di origine etiope, ha concretizzato la sua austera ed essenziale modellazione dalle forti e crescenti emozioni.
Comunicato stampa
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“In corpi deformi, attraversati dall’esclusiva bellezza scura, attribuita da Giovanni Testori alla pittura di Max Beckman e Francis
Bacon, ma anche dall’inquietudine che traspare nei dipinti di Munch, senza trascurare l’ideale riferimento all’art negre africana,
lo scultore Ashenafi Frassinelli Birku (Assab, 1978), cittadino spezzino di origine etiope, ha concretizzato la sua austera ed
essenziale modellazione dalle forti e crescenti emozioni. Il vigore espressivo di Birku, la cui formazione è transitata negli studi
al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Carrara, arricchiti da esperienze all’estero (Parigi e New York), risulta
particolarmente palpabile nelle monumentali figure erette, dalla superficie non sempre levigata, che nelle intenzioni dell’artista
evocano uno stato d’animo turbato, piuttosto partecipe della condizione umana del nostro tempo. Sono sculture dal
misterioso fascino primitivo, riconducibili all’affermazione di un linguaggio, caratterizzato dalla tipica severità formale di
superlative testimonianze artistiche di riconosciuta rilevanza estetica, così pure ad opere riconducibili a lontane civiltà.
Rimasero, infatti, sedotti dalla speciale stilizzazione dell’arte primordiale africana celebri artisti del Novecento, tra i quali
Alexander Archipenko, Costantin Brancusi, George Braque, Paul Gauguin, Jaques Lipchitz , Amedeo Modigliani, Pablo Picasso
e Ossip Zadkine. In Birku si percepisce il proposito di non attribuire alle sue sculture, spoglie di dettagli superflui e intrise di una
drammaticità che non tende a placarsi, toni celebrativi, bensì di affermare in quelle sembianze l’essenza di un processo
creativo che predilige importanti contenuti, formulati con altrettanta determinazione. S’impone, inoltre, una continuità formale
nella trasformazione della materia, dalla quale l’artista ricava suggestive soluzioni antropomorfe dall’arcaica bellezza. In esse
s’inseguono impegnative domande dalle risposte spesso dubbiose, sul senso della vita, lacerata dal dolore e dal male.”
Valerio P. Cremolini
Bacon, ma anche dall’inquietudine che traspare nei dipinti di Munch, senza trascurare l’ideale riferimento all’art negre africana,
lo scultore Ashenafi Frassinelli Birku (Assab, 1978), cittadino spezzino di origine etiope, ha concretizzato la sua austera ed
essenziale modellazione dalle forti e crescenti emozioni. Il vigore espressivo di Birku, la cui formazione è transitata negli studi
al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Carrara, arricchiti da esperienze all’estero (Parigi e New York), risulta
particolarmente palpabile nelle monumentali figure erette, dalla superficie non sempre levigata, che nelle intenzioni dell’artista
evocano uno stato d’animo turbato, piuttosto partecipe della condizione umana del nostro tempo. Sono sculture dal
misterioso fascino primitivo, riconducibili all’affermazione di un linguaggio, caratterizzato dalla tipica severità formale di
superlative testimonianze artistiche di riconosciuta rilevanza estetica, così pure ad opere riconducibili a lontane civiltà.
Rimasero, infatti, sedotti dalla speciale stilizzazione dell’arte primordiale africana celebri artisti del Novecento, tra i quali
Alexander Archipenko, Costantin Brancusi, George Braque, Paul Gauguin, Jaques Lipchitz , Amedeo Modigliani, Pablo Picasso
e Ossip Zadkine. In Birku si percepisce il proposito di non attribuire alle sue sculture, spoglie di dettagli superflui e intrise di una
drammaticità che non tende a placarsi, toni celebrativi, bensì di affermare in quelle sembianze l’essenza di un processo
creativo che predilige importanti contenuti, formulati con altrettanta determinazione. S’impone, inoltre, una continuità formale
nella trasformazione della materia, dalla quale l’artista ricava suggestive soluzioni antropomorfe dall’arcaica bellezza. In esse
s’inseguono impegnative domande dalle risposte spesso dubbiose, sul senso della vita, lacerata dal dolore e dal male.”
Valerio P. Cremolini
17
febbraio 2011
Ashenafi Frassinelli Birku – Sculture
Dal 17 febbraio al 05 marzo 2011
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ALLENDE
La Spezia, Viale Giuseppe Mazzini, (La Spezia)
La Spezia, Viale Giuseppe Mazzini, (La Spezia)
Orario di apertura
da Martedì a Sabato dalle 14,30 alle 18,30.
Vernissage
17 Febbraio 2011, ore 18
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