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La centralità del corpo #2 – Nicolò Lombardi
La mostra di un lavoro di Nicolò Lombardi è il secondo dei tre appuntamenti del ciclo ‘La centralità del corpo’ a cura di Elisabetta Longari. La prossima esposizione sarà dedicata a Mattia Costa.
Comunicato stampa
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La centralità del corpo 2. Nicolò Lombardi
<<[…] Questo corpo è leggero, è trasparente, è imponderabile. Niente è meno “cosa” di lui: corre, agisce, vive, desidera>>.
Michel Foucault
La mostra di Nicolò Lombardi si basa e si sviluppa interamente attorno a un video, e alle “foto di scena” da cui è composto, dato che è stato eseguito in stop motion. La scelta di documentare la nascita di un’opera su muro, un grande disegno tracciato utilizzando esclusivamente matite colorate, con il susseguirsi incalzante d’immagini statiche restituisce da un lato la carica di adrenalina mercuriale che regge l’atto creativo, e nel contempo salva l’effetto sorpresa legato all’apparizione improvvisa di qualcosa laddove fino a un istante prima v’era solo il bianco delle infinite possibilità. Le mani si muovono, cambiano posto velocemente, s’intrecciano e sovrappongono in questo duetto, ma è in verità grazie al movimento dell’intero corpo delle due autrici, che sembrano ballare una danza propiziatoria, che l’opera si compie. Sembra che Nicolò conosca interiormente, non perché l’abbia imparato o glielo abbiano insegnato, l’incognita carica presente nel corpo, e che lavori intorno alla restituzione di questo sentimento, anche altrove (penso in particolare ad Adesso smetto (2010), cortometraggio in cui il corpo, luogo di domande e di ricerca più che d’identità stabili, cova cose che nessuno è in grado di comprendere pienamente).
Ma torniamo al video presentato da Tufano: il soggetto è la genesi progressiva di un dipinto a quattro mani sulle pareti di una stanza (ribadisco che all’osservatore pare davvero di vederlo prendere corpo sotto i propri occhi). Oltre all’effetto sorpresa, già sottolineato, il video contiene anche una vena ludica, soprattutto per via del ritmo accelerato da gag comica, che la scelta musicale della colonna sonora sottolinea (l’autore ha utilizzato un pezzo della colonna sonora de Il fantastico mondo di Amelie, che si basa sulla ripetizione quasi ossessiva dello stesso motivo).
L’occasione: il 10 febbraio 2010 Marisa Albanese e Adele Prosdocimi esperimentano per la prima volta l’esecuzione congiunta di un lavoro pittorico sulle pareti di un ambiente milanese molto luminoso. Le due artiste chiedono a Nicolò Lombardi il suo sguardo sull’azione.
Documentare la nascita delle immagini non è facile, ma se riesce ha del meraviglioso: ha il fascino della flagranza, si pensi alle riprese di Pollock al lavoro filmato da Namuth e a Picasso spiato da Clouzot.
In ogni caso si assiste alla magia che dal niente fa nascere il mondo.
1 La formazione di Nicolò Lombardi è di natura prevalentemente cinematografica e televisiva.
2 Albanese e Prosdocimi ripeteranno l’operazione presso la galleria G7 di Bologna nel giugno 2010, ultimando il lavoro con un atto performativo in presenza del pubblico (il 9 giugno).
<<[…] Questo corpo è leggero, è trasparente, è imponderabile. Niente è meno “cosa” di lui: corre, agisce, vive, desidera>>.
Michel Foucault
La mostra di Nicolò Lombardi si basa e si sviluppa interamente attorno a un video, e alle “foto di scena” da cui è composto, dato che è stato eseguito in stop motion. La scelta di documentare la nascita di un’opera su muro, un grande disegno tracciato utilizzando esclusivamente matite colorate, con il susseguirsi incalzante d’immagini statiche restituisce da un lato la carica di adrenalina mercuriale che regge l’atto creativo, e nel contempo salva l’effetto sorpresa legato all’apparizione improvvisa di qualcosa laddove fino a un istante prima v’era solo il bianco delle infinite possibilità. Le mani si muovono, cambiano posto velocemente, s’intrecciano e sovrappongono in questo duetto, ma è in verità grazie al movimento dell’intero corpo delle due autrici, che sembrano ballare una danza propiziatoria, che l’opera si compie. Sembra che Nicolò conosca interiormente, non perché l’abbia imparato o glielo abbiano insegnato, l’incognita carica presente nel corpo, e che lavori intorno alla restituzione di questo sentimento, anche altrove (penso in particolare ad Adesso smetto (2010), cortometraggio in cui il corpo, luogo di domande e di ricerca più che d’identità stabili, cova cose che nessuno è in grado di comprendere pienamente).
Ma torniamo al video presentato da Tufano: il soggetto è la genesi progressiva di un dipinto a quattro mani sulle pareti di una stanza (ribadisco che all’osservatore pare davvero di vederlo prendere corpo sotto i propri occhi). Oltre all’effetto sorpresa, già sottolineato, il video contiene anche una vena ludica, soprattutto per via del ritmo accelerato da gag comica, che la scelta musicale della colonna sonora sottolinea (l’autore ha utilizzato un pezzo della colonna sonora de Il fantastico mondo di Amelie, che si basa sulla ripetizione quasi ossessiva dello stesso motivo).
L’occasione: il 10 febbraio 2010 Marisa Albanese e Adele Prosdocimi esperimentano per la prima volta l’esecuzione congiunta di un lavoro pittorico sulle pareti di un ambiente milanese molto luminoso. Le due artiste chiedono a Nicolò Lombardi il suo sguardo sull’azione.
Documentare la nascita delle immagini non è facile, ma se riesce ha del meraviglioso: ha il fascino della flagranza, si pensi alle riprese di Pollock al lavoro filmato da Namuth e a Picasso spiato da Clouzot.
In ogni caso si assiste alla magia che dal niente fa nascere il mondo.
1 La formazione di Nicolò Lombardi è di natura prevalentemente cinematografica e televisiva.
2 Albanese e Prosdocimi ripeteranno l’operazione presso la galleria G7 di Bologna nel giugno 2010, ultimando il lavoro con un atto performativo in presenza del pubblico (il 9 giugno).
07
febbraio 2011
La centralità del corpo #2 – Nicolò Lombardi
Dal 07 al 19 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
TUFANO STUDIO 25
Milano, Via Monfalcone, 34/a, (Milano)
Milano, Via Monfalcone, 34/a, (Milano)
Orario di apertura
Pomeriggio su appuntamento
Vernissage
7 Febbraio 2011, ore 18:30
Autore
Curatore