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Enzo Faraoni – Natura e verità
La mostra, curata da Mirella Branca, ha il carattere di una retrospettiva antologica, tale da consentire, attraverso sessantaquattro dipinti e dodici disegni, di ripercorrere le varie fasi della pittura di Faraoni, pittore e incisore che ha sempre lavorato a Firenze e che testimonia un’epoca oggi conclusa della città novecentesca: dalle prove giovanili della metà degli anni trenta del Novecento fino al 2004, quando una grave malattia agli occhi lo ha costretto ad interrompere l’attività.
Comunicato stampa
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Il 5 febbraio 2011, presso la sala del Fiorino alla Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, apre al pubblico la mostra Natura e verità nella pittura di Enzo Faraoni, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria d’arte moderna, l'Accademia delle Arti del Disegno e Firenze Musei, in occasione dei novant'anni dell'artista.
La mostra, curata da Mirella Branca, ha il carattere di una retrospettiva antologica, tale da consentire, attraverso sessantaquattro dipinti e dodici disegni, di ripercorrere le varie fasi della pittura di Faraoni, pittore e incisore che ha sempre lavorato a Firenze e che testimonia un'epoca oggi conclusa della città novecentesca: dalle prove giovanili della metà degli anni trenta del Novecento fino al 2004, quando una grave malattia agli occhi lo ha costretto ad interrompere l'attività.
Le sezioni in cui è suddivisa scandiscono i diversi momenti della sua pittura: la formazione all'Istituto d'arte di Porta Romana e la frequentazione nei primi anni quaranta del Novecento di Ottone Rosai e del gruppo di letterati e artisti che si incontravano nel caffè delle “Giubbe Rosse”; il periodo degli anni cinquanta, quando ha partecipato, prima con la pittura e poi con le incisioni, alla Biennale di Venezia e, a Firenze, alla Mostra Nazionale Premio del Fiorino, ricevendo numerosi riconoscimenti, culminati nel 1961 nell'assegnazione del primo premio “Città di Firenze”, al dipinto Ragazza addormentata, oggi alla Galleria d’arte moderna ed esposto per la prima volta in quest'occasione; i temi ai quali si è sempre di più dedicato, nel suo studio di piazza Donatello, figure femminili, nature morte, il mondo vegetale indagato anche nei suoi aspetti più umili; la fase tarda della sua pittura a partire dagli anni novanta; gli autoritratti, tema per lui centrale fin dal periodo di Porta Romana; la relazione con la grande pittura del passato e la grafica, qui documentata da undici disegni facenti parte del nucleo di 73, donato dal pittore nel 1974 al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. La mostra consente di cogliere il percorso rigoroso e coerente di un pittore che ha sempre perseguito la resa di una propria espressività, in un costante confronto con il dato naturale, secondo una strada che lo ha accomunato ad altri pittori toscani del secolo scorso. Alla sua opera hanno guardato con interesse, sin dagli esordi, figure di primo piano del mondo della poesia, della narrativa e della critica del Novecento, come Luigi Baldacci, Carlo Betocchi, Romano Bilenchi, Mario Luzi, Piero Santi, Giovanni Testori o della critica d'arte novecentesca, come Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Renzo Federici, Carla Lonzi, Lara-Vinca Masini, Raffaele Monti, Alessandro Parronchi, Carlo Ludovico Ragghianti, Pier Carlo Santini, Antonello Trombadori. Una breve scelta di brani riportati in mostra consente di ripercorrerne in parte la fortuna critica.
Tra le opere esposte sono, oltre al nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, l'Autoritratto facente parte della Collezione di autoritratti della Galleria degli Uffizi; quattro dei sei dipinti presenti alla Galleria d’arte moderna; opere di proprietà dei comuni di Firenze, Empoli, Colle Val d'Elsa, tra le quali si segnalano, per la valenza sotto l'aspetto storico, la Ragazza sdraiata di proprietà dei Musei Civici Fiorentini, donata dal pittore dopo l'alluvione per il costituendo Museo d'arte contemporanea su proposta di Carlo Ludovico Ragghianti; due dipinti di proprietà del Comune di Colle Val d'Elsa - Natura morta del 1947 e Sassifraga del 1964 - appartenuti alla collezione di Romano Bilenchi. Figurano poi numerose opere appartenenti a collezioni private, oltre a un consistente numero di proprietà del pittore.
Il catalogo della mostra, a cura di Mirella Branca, con saggi di Mirella Branca e Antonio Natali, è edito da Polistampa.
Del percorso espositivo fa parte il video Enzo Faraoni. Testimonianza di un viaggio, a cura di Tayu Vlietstra, tratto da un’intervista fatta per questa mostra al pittore e che, avendo Faraoni attraversato gran parte del Novecento, assume il carattere di prezioso documento della storia della cultura a Firenze per tutto un secolo, ascoltata dalla voce di uno dei suoi ultimi testimoni.
Altre due iniziative correlate sono previste per il prossimo mese di marzo, in parallelo con questa esposizione: una mostra dedicata all'opera grafica dell'artista nella sala dell'Accademia delle Arti del Disegno in piazza San Marco; un'esposizione alla Galleria del Costume a Palazzo Pitti di bozzetti e abiti di Dianora Marandino, la moglie di Faraoni morta nel 2003, dalla donazione fatta dal pittore alla Galleria.
La sinergia tra i due istituti promotori ha portato a un'accoglienza a più voci e in diverse sedi per due figure operose nel corso del Novecento nell'ambito artistico fiorentino.
La mostra, curata da Mirella Branca, ha il carattere di una retrospettiva antologica, tale da consentire, attraverso sessantaquattro dipinti e dodici disegni, di ripercorrere le varie fasi della pittura di Faraoni, pittore e incisore che ha sempre lavorato a Firenze e che testimonia un'epoca oggi conclusa della città novecentesca: dalle prove giovanili della metà degli anni trenta del Novecento fino al 2004, quando una grave malattia agli occhi lo ha costretto ad interrompere l'attività.
Le sezioni in cui è suddivisa scandiscono i diversi momenti della sua pittura: la formazione all'Istituto d'arte di Porta Romana e la frequentazione nei primi anni quaranta del Novecento di Ottone Rosai e del gruppo di letterati e artisti che si incontravano nel caffè delle “Giubbe Rosse”; il periodo degli anni cinquanta, quando ha partecipato, prima con la pittura e poi con le incisioni, alla Biennale di Venezia e, a Firenze, alla Mostra Nazionale Premio del Fiorino, ricevendo numerosi riconoscimenti, culminati nel 1961 nell'assegnazione del primo premio “Città di Firenze”, al dipinto Ragazza addormentata, oggi alla Galleria d’arte moderna ed esposto per la prima volta in quest'occasione; i temi ai quali si è sempre di più dedicato, nel suo studio di piazza Donatello, figure femminili, nature morte, il mondo vegetale indagato anche nei suoi aspetti più umili; la fase tarda della sua pittura a partire dagli anni novanta; gli autoritratti, tema per lui centrale fin dal periodo di Porta Romana; la relazione con la grande pittura del passato e la grafica, qui documentata da undici disegni facenti parte del nucleo di 73, donato dal pittore nel 1974 al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. La mostra consente di cogliere il percorso rigoroso e coerente di un pittore che ha sempre perseguito la resa di una propria espressività, in un costante confronto con il dato naturale, secondo una strada che lo ha accomunato ad altri pittori toscani del secolo scorso. Alla sua opera hanno guardato con interesse, sin dagli esordi, figure di primo piano del mondo della poesia, della narrativa e della critica del Novecento, come Luigi Baldacci, Carlo Betocchi, Romano Bilenchi, Mario Luzi, Piero Santi, Giovanni Testori o della critica d'arte novecentesca, come Raffaele De Grada, Mario De Micheli, Renzo Federici, Carla Lonzi, Lara-Vinca Masini, Raffaele Monti, Alessandro Parronchi, Carlo Ludovico Ragghianti, Pier Carlo Santini, Antonello Trombadori. Una breve scelta di brani riportati in mostra consente di ripercorrerne in parte la fortuna critica.
Tra le opere esposte sono, oltre al nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, l'Autoritratto facente parte della Collezione di autoritratti della Galleria degli Uffizi; quattro dei sei dipinti presenti alla Galleria d’arte moderna; opere di proprietà dei comuni di Firenze, Empoli, Colle Val d'Elsa, tra le quali si segnalano, per la valenza sotto l'aspetto storico, la Ragazza sdraiata di proprietà dei Musei Civici Fiorentini, donata dal pittore dopo l'alluvione per il costituendo Museo d'arte contemporanea su proposta di Carlo Ludovico Ragghianti; due dipinti di proprietà del Comune di Colle Val d'Elsa - Natura morta del 1947 e Sassifraga del 1964 - appartenuti alla collezione di Romano Bilenchi. Figurano poi numerose opere appartenenti a collezioni private, oltre a un consistente numero di proprietà del pittore.
Il catalogo della mostra, a cura di Mirella Branca, con saggi di Mirella Branca e Antonio Natali, è edito da Polistampa.
Del percorso espositivo fa parte il video Enzo Faraoni. Testimonianza di un viaggio, a cura di Tayu Vlietstra, tratto da un’intervista fatta per questa mostra al pittore e che, avendo Faraoni attraversato gran parte del Novecento, assume il carattere di prezioso documento della storia della cultura a Firenze per tutto un secolo, ascoltata dalla voce di uno dei suoi ultimi testimoni.
Altre due iniziative correlate sono previste per il prossimo mese di marzo, in parallelo con questa esposizione: una mostra dedicata all'opera grafica dell'artista nella sala dell'Accademia delle Arti del Disegno in piazza San Marco; un'esposizione alla Galleria del Costume a Palazzo Pitti di bozzetti e abiti di Dianora Marandino, la moglie di Faraoni morta nel 2003, dalla donazione fatta dal pittore alla Galleria.
La sinergia tra i due istituti promotori ha portato a un'accoglienza a più voci e in diverse sedi per due figure operose nel corso del Novecento nell'ambito artistico fiorentino.
04
febbraio 2011
Enzo Faraoni – Natura e verità
Dal 04 febbraio al 30 aprile 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO PITTI – GALLERIA D’ARTE MODERNA E GALLERIA DEL COSTUME
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Biglietti
Intero € 12,00 (comprensivo dell’ingresso alla Galleria d’arte moderna e alla Galleria Palatina)
Ridotto € 6,00 per i cittadini della Comunità Europea tra i 18 e i 25 anni
Gratuito per i cittadini della Comunità Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni
Orario di apertura
da Martedì a Domenica 8.15–18.50
Chiuso: lunedì
Vernissage
4 Febbraio 2011, ore 17
Ufficio stampa
CAMILLA SPERANZA
Autore
Curatore