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Indovina chi viene a cena … L’Archeologia a tavola
La mostra propone un percorso attraverso gli instrumenta ( parola latina che significa “attrezzi”, in questo caso utensili da cucina) rinvenuti nelle sepolture degli antichi abruzzesi; opere d’arte che sono una testimonianza delle tradizioni culinarie dei nostri antenati nella vita domestica ma anche documentazione del cerimoniale funebre.
Comunicato stampa
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Aprirà il 3 febbraio prossimo presso MUSé – Nuovo Museo Paludi di Celano, la mostra “Indovina chi viene a cena…l’Archeologia a Tavola”, che vuole raccontare un particolare aspetto, quello del cibo, del modo di vivere dei nostri antenati. La cerimonia d’inaugurazione prevista proprio il 3 febbraio prossimo darà anche la possibilità di degustare alcuni dei piatti tipici di questo lontano passato attraverso un libro di ricette firmato da Apicio, un ricco proprietario romano, noto per la passione per la cucina tanto da averci lasciato un corpus di ricette noto come De Re Coquinaria.
La mostra propone un percorso attraverso gli instrumenta ( parola latina che significa "attrezzi", in questo caso utensili da cucina) rinvenuti nelle sepolture degli antichi abruzzesi; opere d’arte che sono una testimonianza delle tradizioni culinarie dei nostri antenati nella vita domestica ma anche documentazione del cerimoniale funebre. Infatti i vasi sepolti nelle tombe erano solitamente gli stessi usati in vita dal defunto ma, a volte, erano quelli utilizzati per le libagioni che precedevano la deposizione nella tomba durante il rito funebre.
Importanti notizie sulle abitudini alimentari degli antichi sono attestate dalla varietà ceramica delle forme e dalla consistenza degli impasti da cui è possibile desumere quale vaso fosse usato per la cottura e quale per il trasporto; mentre le analisi effettuate sui resti di cibo presenti all'interno dei vasi aiutano a comprendere quali prodotti erano più diffusi, quali venivano cotti o semplicemente conservati: in poche parole è possibile risalire al contenuto dallo studio del contenitore.
Il percorso espositivo esplora circa mille anni di storia (IX sec a.C. - I sec. d.C.) durante i quali corredi ceramici hanno cambiato aspetto e forma, qualità e utilizzo, ma sono sempre costantemente documentati in ogni sepoltura dalla più antica alla più recente, come dalla più ricca a quella più umile.
La mostra propone un percorso attraverso gli instrumenta ( parola latina che significa "attrezzi", in questo caso utensili da cucina) rinvenuti nelle sepolture degli antichi abruzzesi; opere d’arte che sono una testimonianza delle tradizioni culinarie dei nostri antenati nella vita domestica ma anche documentazione del cerimoniale funebre. Infatti i vasi sepolti nelle tombe erano solitamente gli stessi usati in vita dal defunto ma, a volte, erano quelli utilizzati per le libagioni che precedevano la deposizione nella tomba durante il rito funebre.
Importanti notizie sulle abitudini alimentari degli antichi sono attestate dalla varietà ceramica delle forme e dalla consistenza degli impasti da cui è possibile desumere quale vaso fosse usato per la cottura e quale per il trasporto; mentre le analisi effettuate sui resti di cibo presenti all'interno dei vasi aiutano a comprendere quali prodotti erano più diffusi, quali venivano cotti o semplicemente conservati: in poche parole è possibile risalire al contenuto dallo studio del contenitore.
Il percorso espositivo esplora circa mille anni di storia (IX sec a.C. - I sec. d.C.) durante i quali corredi ceramici hanno cambiato aspetto e forma, qualità e utilizzo, ma sono sempre costantemente documentati in ogni sepoltura dalla più antica alla più recente, come dalla più ricca a quella più umile.
03
febbraio 2011
Indovina chi viene a cena … L’Archeologia a tavola
Dal 03 febbraio al 30 aprile 2011
archeologia
Location
MUSE’
Celano, Località Paludi di Celano, (L'aquila)
Celano, Località Paludi di Celano, (L'aquila)
Orario di apertura
dalle 8.30 alle 19.30 – chiuso il lunedì
Vernissage
3 Febbraio 2011, ore 17