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Toni Benetton – Per una scultura vivibile
Il 16 febbraio del 1910 nasceva Toni Benetton. Giusto a conclusione del centenario, Treviso, la sua città, gli dedica una importante retrospettiva che fa seguito all’omaggio che negli scorsi mesi gli ha tributato la Biennale di Venezia.
Comunicato stampa
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Il 16 febbraio del 1910 nasceva Toni Benetton. Giusto a conclusione del centenario, Treviso, la sua città, gli dedica una importante retrospettiva che fa seguito all'omaggio che negli scorsi mesi gli ha tributato la Biennale di Venezia.
L'esposizione, ospitata da Palazzo dei Trecento dal 16 febbraio al 24 aprile, è ideata da Marzio Favero e curata da Carlo Sala e Nico Stringa. A promuoverla sono il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Toni Benetton e la Regione del Veneto con il supporto della Provincia di Treviso e del Comune di Treviso.
Il medioevale Palazzo simbolo dell'antica municipalità di Treviso, diviene affascinante, scabro scenario di alcuni cicli di lavori di Benetton.
Ad essere privilegiato è il filone di ricerca che indaga i rapporti tra arte, architettura e paesaggio. In mostra bozzetti, sculture, disegni e un percorso fotografico che visualizza il profondo dialogo tra le creazioni di Benetton e l'ambiente per cui sono state pensate e nel quale sono state create.
Tra i vari momenti creativi esposti spiccano i "Vivibili", lavori che vogliono creare una relazionalità diffusa: il semplice spettatore è chiamato ad essere fruitore attivo in empatia con l'opera. Un rapporto metaforico con la scultura, ma anche fisico vista la possibilità di avvicinarvisi, e scrutarla nelle sue sfaccettature.
Di rilievo anche il ciclo dei "Semoventi" connotati da forme armoniche e leggere: il metallo si pone in relazione con elementi naturali quali il vento e rende di sé un'immagine flessibile.
Il corpus delle "Linee generatrici", è composto da opere in dichiarata relazione con l'ambiente e complessivamente dominate da un vuoto frastagliato fatto di luci e trasparenze. Un filone che prelude al ciclo dei "Townscapes" indagato alla Biennale e al quale è stata dedicata la recente monografia edita da Allemandi. Questi sono il punto più avanzato e di massima sintesi delle riflessioni compiute dall'artista circa il rapporto tra arte e urbanistica L'autore, nell'ideare questi lavori, non sviluppa una semplice speculazione estetica, ma si pone delle problematiche di tipo architettonico. Le opere, destinate a contesti urbani mai realizzate nella realtà, sono strutture nate dallo sviluppo di forme geometriche basilari che si ergono in senso verticale. Solidi che devono dialogare con un ambiente metropolitano in evoluzione, riferendosi allo skyline delle grandi città.
Proprio perché in mostra sono esposti bozzetti e studi di lavori destinati ai contesti cittadini e collettivi in genere, l'allestimento curato da Emozioni.com ricrea, all'interno dell'antico palazzo, l'idea di piazza fatta di elementi rigorosi e al tempo stesso stratificati.
In mostra ricerche accomunate della volontà di non essere solo atti formali, ma di portare con sé riflessioni di carattere sociale, legate alla persona e al territorio in cui sono collocate.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo che documenta il percorso espositivo edito da Umberto Allemandi & C. Il catalogo, a cura di Carlo Sala e Nico Stringa, conterrà testi di Marzio Favero, Carlo Sala e Andrea Zanzotto.
L'esposizione, ospitata da Palazzo dei Trecento dal 16 febbraio al 24 aprile, è ideata da Marzio Favero e curata da Carlo Sala e Nico Stringa. A promuoverla sono il Comitato regionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Toni Benetton e la Regione del Veneto con il supporto della Provincia di Treviso e del Comune di Treviso.
Il medioevale Palazzo simbolo dell'antica municipalità di Treviso, diviene affascinante, scabro scenario di alcuni cicli di lavori di Benetton.
Ad essere privilegiato è il filone di ricerca che indaga i rapporti tra arte, architettura e paesaggio. In mostra bozzetti, sculture, disegni e un percorso fotografico che visualizza il profondo dialogo tra le creazioni di Benetton e l'ambiente per cui sono state pensate e nel quale sono state create.
Tra i vari momenti creativi esposti spiccano i "Vivibili", lavori che vogliono creare una relazionalità diffusa: il semplice spettatore è chiamato ad essere fruitore attivo in empatia con l'opera. Un rapporto metaforico con la scultura, ma anche fisico vista la possibilità di avvicinarvisi, e scrutarla nelle sue sfaccettature.
Di rilievo anche il ciclo dei "Semoventi" connotati da forme armoniche e leggere: il metallo si pone in relazione con elementi naturali quali il vento e rende di sé un'immagine flessibile.
Il corpus delle "Linee generatrici", è composto da opere in dichiarata relazione con l'ambiente e complessivamente dominate da un vuoto frastagliato fatto di luci e trasparenze. Un filone che prelude al ciclo dei "Townscapes" indagato alla Biennale e al quale è stata dedicata la recente monografia edita da Allemandi. Questi sono il punto più avanzato e di massima sintesi delle riflessioni compiute dall'artista circa il rapporto tra arte e urbanistica L'autore, nell'ideare questi lavori, non sviluppa una semplice speculazione estetica, ma si pone delle problematiche di tipo architettonico. Le opere, destinate a contesti urbani mai realizzate nella realtà, sono strutture nate dallo sviluppo di forme geometriche basilari che si ergono in senso verticale. Solidi che devono dialogare con un ambiente metropolitano in evoluzione, riferendosi allo skyline delle grandi città.
Proprio perché in mostra sono esposti bozzetti e studi di lavori destinati ai contesti cittadini e collettivi in genere, l'allestimento curato da Emozioni.com ricrea, all'interno dell'antico palazzo, l'idea di piazza fatta di elementi rigorosi e al tempo stesso stratificati.
In mostra ricerche accomunate della volontà di non essere solo atti formali, ma di portare con sé riflessioni di carattere sociale, legate alla persona e al territorio in cui sono collocate.
In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo che documenta il percorso espositivo edito da Umberto Allemandi & C. Il catalogo, a cura di Carlo Sala e Nico Stringa, conterrà testi di Marzio Favero, Carlo Sala e Andrea Zanzotto.
16
febbraio 2011
Toni Benetton – Per una scultura vivibile
Dal 16 febbraio al 24 aprile 2011
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI TRECENTO
Treviso, Piazza Dei Signori, (Treviso)
Treviso, Piazza Dei Signori, (Treviso)
Orario di apertura
da martedì a venerdì: 15-19, sabato e domenica: 10-19 lunedì chiuso.
Vernissage
16 Febbraio 2011, ore 16 introduzione critica a cura del Comitato regionale per il centenario.
Seguirà alle ore 18.00 la visita alla mostra con i curatori
Sito web
www.museotonibenetton.it
Editore
ALLEMANDI
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore