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architettonico e scultoreo, fotografico e testuale – è alla base dei lavori
presentati alla Prometeogallery dagli artisti invitati dal curatore Marco
Scotini: Rossella Biscotti, Mirko Smerdel, Moira Ricci (artisti, tra l’altro,
presenti anche alla Biennale di Scultura di Carrara, tra biennale e mostre
collaterali) e Gianluca e Massimiliano De Serio. I loro lavori sottolineano
un’attenzione al contesto politico-sociale, interrogando il documento storico
con modalità differenti. Quattro artisti accomunati anche a livello anagrafico,
essendo tutti nati alla fine degli anni ‘70: è una generazione in cui in
diversi tornano a fare del contesto politico e sociale – direbbe Hans Haacke – materiale del proprio lavoro.
La prima sala della galleria
espone le fotografie e i documenti d’archivio del progetto di Rossella
Biscotti, Le
teste in oggetto,
presentato lo scorso anno alla Nomas Foundation, dove sono stati esposti e
fotografati i cinque ritratti bronzei di Mussolini e Vittorio Emanuele III
abbandonati nei depositi dell’Eur. L’artista è stata inoltre insignita il mese
scorso del Premio Michelangelo alla Biennale di Carrara con un lavoro centrato
sempre sull’archivio, Gli anarchici che non archiviano, che comprende frammenti di testi
anarco-socialisti composti al contrario.
Il documento fotografico,
sezionato e ricomposto, costituisce il lavoro di Mirko Smerdel, Mille antenne ripetono:
“Addio…”:
attraverso un collage di scene tratte da fotografie del funerale di Enrico
Beringuer, l’artista sottolinea riferimenti al tricolore e alla folla. La
cerimonia pubblica è una presa di coscienza collettiva, il funerale diviene una
forma di monumento, come suggerito dalla serie di collage di Smerdel in bianco
e nero antistanti quelli a colori.
Racconti popolari toscani
costituiscono la memoria collettiva di un paese nel lavoro di Moira Ricci, Da buio a buio, dove fotografie e documenti
scritti testimoniano la vita di tale Lumediluna, un signore accusato di essere
un lupo mannaro. Una memoria su cui Ricci gioca: è documentata o inventata
dall’artista utilizzando documenti reali per avvalorare la narrazione? Al
pubblico l’interpretazione.
E il documento verbale, la testimonianza
orale ripresa in video costituisce Tanatologia, 14 maggio 1958 di Gianluca e Massimiliano De
Serio, un
racconto individuale che delinea al tempo stesso le contraddizioni di un’epoca.
Il video crea un cortocircuito tra presente, passato e futuro: un’anziana
contadina racconta, come se fosse la propria, la morte della nonna degli
artisti, avvenuta a 33 anni in seguito a un aborto spontaneo di un parto
gemellare dovuta al troppo lavoro nei campi. Cattolica, ma comunista, le fu
rifiutato il funerale da parte delle autorità ecclesiastiche.
Biscotti
alla Fondazione Sandretto
francesca guerisoli
mostra visitata il 7 luglio 2010
dal 22 giugno al 7
settembre 2010
The Documentary
a cura di Marco Scotini
Prometeogallery di Ida Pisani
Via Ventura, 3
(zona Ventura) – 20134 Milano
Orario: da
martedì a sabato ore 11-14 e 15-19
Ingresso
libero
Info: tel./fax
+39 0226924450; info@prometeogallery.com; www.prometeogallery.com
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