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Gli scatti della crisi
Nello spazio di Officine Fotografiche, dal 21 gennaio 19 autori, un premio Pulitzer e diversi vincitori del World Press Photo
Comunicato stampa
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Espongono: Walter Astrada | Marco Bulgarelli | Giancarlo Ceraudo | Giampiero Codogni | Paolo Contursi | Alfredo Covino | Ashley Gilbertson | Rick Loomis | Myriam Meloni | Pietro Masturzo | Sara Prestianni | Alessandra Quadri | Andrea Star Reese | Reza | Riccardo Scibetta | Aldo Soligno | Mario Spada | Riccardo Venturi | Maria Zorzon.
La crisi economica e le trasformazioni globali che l'hanno innescata. Le guerre aperte e le rivolte silenziose, i conflitti sociali e i disastri ambientali, testimoniati dagli scatti di 19 importanti fotoreporter mondiali. Dal premio Pulitzer Rick Loomis a Pietro Masturzo, il giovane napoletano vincitore del Word Press Photo 2010, arrestato dopo aver documentato la protesta delle donne sui tetti di Teheran, fino a Ashley Gilbertson, vincitore della medaglia d’oro “Robert Capa”. La mostra che verrà ospitata alle Officine Fotografiche di Roma, dal 21 gennaio al 21 febbraio, offrirà un mosaico di immagini sui temi fondamentali del nuovo millennio. Dai rifiuti di Scampia ai clochard che vivono nella metro di New York, dalla guerra in Iraq fino alla liberazione di Aung San Suu Kyi in Birmania, raccontata dagli scatti ancora inediti di Pietro Masturzo.
Organizzata dalla rivista Loop con il contributo della Provincia di Roma, l’esposizione collettiva si pone da un lato come una ‘cartografia della crisi’, nei suoi molteplici aspetti, ma anche come un tentativo di prefigurare il mondo nuovo e ancora inesplorato che essa sta dischiudendo, facendo emergere le conseguenze più inquietanti ma anche le imprevedibili risposte positive che in varie parti del globo ha generato. Esporranno gli autori che dal 2008 hanno collaborato a vario titolo con la rivista, nata in Italia quando New York veniva scossa dai primi segnali del terremoto finanziario mondiale: da Rick Loomis a Giancarlo Ceraudo, da Pietro Masturzo a Ashley Gilbertson, da Reza a Riccardo Venturi e Walter Astrada. «Mentre tutto si frammenta e personalizza, si fa instabile e transitorio, dai rapporti umani ai rapporti di lavoro, all’informazione - spiega Stefano Simoncini, photoeditor di Loop e tra i curatori della mostra - abbiamo cercato di costituire una visione condivisa della realtà che ci circonda, di far trasparire la struttura nascosta degli interessi e dei conflitti, di far affiorare storie di eroi ignorati. La fotografia – conclude Simoncini - è scrittura per immagini che lascia spazio all’immaginazione, seleziona i momenti salienti di un’esperienza, parla ancora del rapporto tra realtà e soggetto». La mostra è dunque un viaggio “dentro l’apocalisse” attraverso una raccolta d'immagini “straordinarie”, ma è anche una descrizione delle “potenzialità linguistiche ed espressive” della fotografia come strumento ideale per raccontare una “difficile” e “opaca” contemporaneità.
Lo spazio e il periodo dell’esposizione saranno anche l’occasione per dibattiti e incontri letterari e teatrali sui temi della crisi del giornalismo e della fotografia. Il 21 gennaio, per il vernissage, sono attesi tra gli altri, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il consigliere provinciale Gianluca Peciola e il direttore di Loop Luciano Ummarino. In calendario il 4 febbraio, una performance teatrale, mentre l’11 febbraio verrà presentato il nuovo numero di Loop dedicato al declino dell’era berlusconiana, con un dibattito sulle mafie cui prenderà parte Francesco Forgione. Il 18 febbraio, infine, Officine Fotografiche
ospiterà la tavola rotonda su “Crisi dell’editoria, fotografia e citizen journalism”, un’occasione per fare il punto, con autorevoli autori e giornalisti, sugli sviluppi del giornalismo d’inchiesta, del fotogiornalismo e sulle possibili iniziative in grado di far crescere, anche in Italia, un’informazione indipendente.
La crisi economica e le trasformazioni globali che l'hanno innescata. Le guerre aperte e le rivolte silenziose, i conflitti sociali e i disastri ambientali, testimoniati dagli scatti di 19 importanti fotoreporter mondiali. Dal premio Pulitzer Rick Loomis a Pietro Masturzo, il giovane napoletano vincitore del Word Press Photo 2010, arrestato dopo aver documentato la protesta delle donne sui tetti di Teheran, fino a Ashley Gilbertson, vincitore della medaglia d’oro “Robert Capa”. La mostra che verrà ospitata alle Officine Fotografiche di Roma, dal 21 gennaio al 21 febbraio, offrirà un mosaico di immagini sui temi fondamentali del nuovo millennio. Dai rifiuti di Scampia ai clochard che vivono nella metro di New York, dalla guerra in Iraq fino alla liberazione di Aung San Suu Kyi in Birmania, raccontata dagli scatti ancora inediti di Pietro Masturzo.
Organizzata dalla rivista Loop con il contributo della Provincia di Roma, l’esposizione collettiva si pone da un lato come una ‘cartografia della crisi’, nei suoi molteplici aspetti, ma anche come un tentativo di prefigurare il mondo nuovo e ancora inesplorato che essa sta dischiudendo, facendo emergere le conseguenze più inquietanti ma anche le imprevedibili risposte positive che in varie parti del globo ha generato. Esporranno gli autori che dal 2008 hanno collaborato a vario titolo con la rivista, nata in Italia quando New York veniva scossa dai primi segnali del terremoto finanziario mondiale: da Rick Loomis a Giancarlo Ceraudo, da Pietro Masturzo a Ashley Gilbertson, da Reza a Riccardo Venturi e Walter Astrada. «Mentre tutto si frammenta e personalizza, si fa instabile e transitorio, dai rapporti umani ai rapporti di lavoro, all’informazione - spiega Stefano Simoncini, photoeditor di Loop e tra i curatori della mostra - abbiamo cercato di costituire una visione condivisa della realtà che ci circonda, di far trasparire la struttura nascosta degli interessi e dei conflitti, di far affiorare storie di eroi ignorati. La fotografia – conclude Simoncini - è scrittura per immagini che lascia spazio all’immaginazione, seleziona i momenti salienti di un’esperienza, parla ancora del rapporto tra realtà e soggetto». La mostra è dunque un viaggio “dentro l’apocalisse” attraverso una raccolta d'immagini “straordinarie”, ma è anche una descrizione delle “potenzialità linguistiche ed espressive” della fotografia come strumento ideale per raccontare una “difficile” e “opaca” contemporaneità.
Lo spazio e il periodo dell’esposizione saranno anche l’occasione per dibattiti e incontri letterari e teatrali sui temi della crisi del giornalismo e della fotografia. Il 21 gennaio, per il vernissage, sono attesi tra gli altri, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il consigliere provinciale Gianluca Peciola e il direttore di Loop Luciano Ummarino. In calendario il 4 febbraio, una performance teatrale, mentre l’11 febbraio verrà presentato il nuovo numero di Loop dedicato al declino dell’era berlusconiana, con un dibattito sulle mafie cui prenderà parte Francesco Forgione. Il 18 febbraio, infine, Officine Fotografiche
ospiterà la tavola rotonda su “Crisi dell’editoria, fotografia e citizen journalism”, un’occasione per fare il punto, con autorevoli autori e giornalisti, sugli sviluppi del giornalismo d’inchiesta, del fotogiornalismo e sulle possibili iniziative in grado di far crescere, anche in Italia, un’informazione indipendente.
21
gennaio 2011
Gli scatti della crisi
Dal 21 gennaio al 21 febbraio 2011
fotografia
Location
OFFICINE FOTOGRAFICHE
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.30
Vernissage
21 Gennaio 2011, ore 18.30
Autore
Curatore